Musicista (Rohrau, Austria Inf., 1737 - Salisburgo 1806), fratello di Franz Joseph. Studiò alla cantoria di S. Stefano in Vienna e visse dal 1762 quale direttore d'orchestra e organista a Salisburgo. Notevole [...] compositore di musica di ogni genere, fu autore di una vastissima produzione, comprendente lavori sacri (messe, graduali, mitologiche, Singspiele, azioni sacre). Ebbe molti allievi, fra cui C. M. Weber e A. Diabelli. Scrisse il metodo didattico ...
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Musicista francese (Montluçon, Allier, 1853 - Parigi 1929). Studiò alla scuola Niedermeyer di Parigi. Fu dapprima organista di chiesa e poi direttore d'orchestra in teatri londinesi e parigini (Covent [...] e operette di stile elegante e raffinato (La Basoche, 1890; Madame Chrysanthème, 1893; Fortunio, 1896; Les P'tites Michus, 1897). Diresse la prima rappresentazione di Louise di G. Charpentier (1900) e di Pelléas et Mélisande di C. Debussy (1902). ...
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Musicista fiorentino o pistoiese (fine secolo 13º), del quale si sa solo che "diede il suono" a un madrigale di Lemmo da Pistoia conservatoci in un codice vaticano e che fu amico di Dante, di cui probabilmente [...] musicò alcune canzoni. Nel Purgatorio (c. II), Dante immagina di trovarlo sulla spiaggia dell'Antipurgatorio, di esserne salutato e di salutarlo con tenera effusione, e di pregarlo di cantare ancora una volta per lui una delle sue canzoni ("Amor che ...
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Musicista (n. Mantova 1535 circa - m. forse ivi tra il 1589 e il 1595); liutista, organista e compositore assai fecondo, fu alla corte di Firenze (1560-84 circa), pur compiendo molti viaggi in Italia e [...] . Celebre è il suo madrigale dialogico Il cicalamento delle donne al bucato (1567). Anche il figlio Alessandro iunior (o Sandrino; Mantova 1573 circa - Venezia 1630), fu valente liutista, ma è soprattutto noto come librettista dell'Orfeo musicato da ...
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Poeta greco della prima metà del 6º sec. a. C., nativo di Argo, che eccelse nella aulodia (poesia con accompagnamento musicale del flauto), più volte premiato alle feste Pitiche e autore, per la celebrazione [...] di quelle feste nel 586 a. C., di un νόμος Πυϑικός, il cui argomento è la lotta e la vittoria di Apollo sul drago Pitone. Fu anche autore di un νόμος aulodico corale (trimele), costituito da tre strofe, ognuna con caratteristiche melodiche proprie e ...
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Nell’opera sinfonica, motivo musicale ricorrente, corrispondente a un dato personaggio o a uno stato d’animo. Il termine, introdotto da F.W. Jähns nel 1871 con riferimento alle opere di C.M. von Weber [...] (dove il L. trovò però un impiego limitato), fu applicato al teatro wagneriano da H.P. von Wolzogen, editore del Bayreuther Blätter, nel 1887 commentando il Götterdämmerung. Infatti il L. ebbe la sua massima applicazione solo in R. Wagner, che ne ...
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Musicista (forse Verona tra il 1545 e il 1550 - Cremona 1592). Allievo di V. Ruffo nel duomo veronese, fu cantore (già prima del 1572) e poi maestro di cappella al duomo di Cremona; verso il 1580-82 fu [...] maestro di C. Monteverdi. Esordì, come compositore, con un primo libro di madrigali a 5 voci (1572), non più rintracciato; seguirono altri libri di madrigali (fino al 1578), messe, mottetti, e quei celebri responsorî della settimana santa (1588) che, ...
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Cantante e attrice drammatica francese (Parigi 1852 - ivi 1939). Esordì nel 1874 al Théâtre de la Renaissance, si fece notare in Giroflé Girofla e nel Petit Duc di A.-C. Lecocq, per un ventennio fu la [...] più applaudita interprete dell'operetta. Passò poi al teatro di prosa e nel 1895 riportò un grande successo, accanto a L. Guitry, in Amants di M. Donnay alla Renaissance; e in questo teatro e poi alle ...
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In musica, composizione strumentale, spesso solistica, nella quale più temi, quasi sempre di origine popolare, vengono svolti in forma libera, con significati epici o di esaltazione etnica e nazionale, [...] o destinate a valorizzare un particolare virtuosismo strumentale. Fu forma prediletta nel Romanticismo e oltre, fino all’inizio . Dvořák (Rapsodie slave), C. Saint-Saëns (Rapsodia d’Alvernia), M. Ravel (Rhapsodie espagnole), C. Debussy (Rhapsodies), G ...
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Capoorchestra, pianista e compositore afroamericano (Kansas City, Missouri, 1894 - ivi 1935). Iniziatore di un importante sviluppo regionale del jazz, nel decennio 1923-32 sperimentò in formazioni via [...] (con le sezioni di ance e ottoni a contrapporsi in un dinamico gioco di intarsi) e da un'espressività che traeva origine dal blues. L'eredità stilistica di M. fu raccolta da C. Basie, che ne rilevò l'orchestra sviluppando le premesse da lui poste. ...
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kung fu
⟨kuṅ fu⟩ s. cin., usato in ital. al masch. – Antica tecnica di lotta di origine cinese, di cui troviamo tracce sin dall’11° sec. a.C., durante la dinastia Zhou. Come sistema codificato di arti marziali nasce nel 527 d.C. nel monastero...