Eschine
Politico e oratore greco (Atene 390 ca.-Rodi dopo il 330 a.C.). Inviato con una missione nel Peloponneso (348) per costituire una lega contro la Macedonia, dopo il fallimento di questo tentativo [...] E. passò al partito filomacedone e si convertì all’idea di un accordo con Filippo. Accusato da Demostene di corruzione, dimostrò la propria innocenza ma dovette lasciargli la guida della vita pubblica. ...
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Compagni, Dino
Politico e scrittore (Firenze 1246 ca.-ivi 1324). Guelfo bianco, partecipò all’amministrazione del Comune fiorentino; priore nel 1289 e nel 1301, fu anche console nell’Arte della seta, [...] capitano di Orsanmichele e gonfaloniere di giustizia (1293). Ha legato il suo nome alla Cronica delle cose occorrenti ne’ tempi suoi, che narra la storia di Firenze dal 1280 al 1312, significativa per ...
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Procopio il Grande
Hussita boemo (n. 1380 ca.-m. Lipany, Boemia centrale, 1434). Capo degli hussiti e comandante (dal 1426) degli eserciti taboriti (hussiti radicali). Sconfisse i crociati a Tachov (1427) [...] e a Domažlice (1431). Fu a capo dell’ambasciata boema che prese parte al Concilio di Basilea (1431) e in seguito continuò a trattare con i legati del concilio a Praga finché, soddisfatte le richieste degli ...
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Socrate
Storico greco (n. Costantinopoli 370-380 ca.). Vissuto a Costantinopoli all’epoca di Teodosio II, la sua storia della Chiesa, in continuazione di quella di Eusebio di Cesarea, comprende il periodo [...] fra il 305 e il 439: è ben documentata in particolare per la storia della Chiesa orientale, e generalmente imparziale. Dopo avere completato l’opera, ne elaborò una seconda edizione, quella che ci è pervenuta ...
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Stuyvesant, Pieter
Governatore olandese (Scherpenzeel, Frisia, 1610 ca.-New York 1672). Al servizio della Compagnia delle Indie occidentali, governò (1643) nelle colonie di Curaçao, Aruba, Bonaire, nell’America [...] Settentrionale, sui Nuovi Paesi Bassi (od. Stato di New York). Dietro ordine degli Stati generali riunì il primo governo municipale di Nuova Amsterdam (od. New York); estese la sovranità della Compagnia ...
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Colonna, Ascanio
Capitano di ventura (n. 1490 ca.-m. Napoli 1557). Figlio di Fabrizio, nel 1520 divenne gran connestabile del regno di Napoli. Prese parte con l’esercito imperiale all’assalto e al sacco [...] di Roma (1527). Fu fatto più tardi prigioniero (nella battaglia di Capo d’Orso) da Filippo Doria, che finì col metterlo a capo delle sue milizie. Ebbe poi il governo degli Abruzzi, e col principe d’Orange ...
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Quattromani, Sertorio Filologo e filosofo (Cosenza 1541 ca
ivi 1607). Grande studioso della poesia provenzale, mise in luce i debiti di Petrarca verso di essa. Fu seguace di Telesio e ne diffuse le [...] dottrine (La philosophia di Bernardino Telesio ristretta in brevità, 1598, sotto lo pseud. di Montano accademico cosentino). Uomo di grande erudizione, Q. scrisse tra l’altro una traduzione dell’opera ...
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Aristarco di Samo
Aristarco di Samo (Samo ca 310 - 230 a.C.) astronomo e matematico greco. Fu probabilmente il primo a proporre una teoria eliocentrica, ben presto abbandonata dall’astronomia classica [...] a favore del geocentrismo tolemaico. L’unica sua opera giunta a noi è Sulle dimensioni e distanze del Sole e della Luna nella quale, in un modo eccessivamente approssimativo, dovuto soprattutto a errori ...
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Tassilone III
Duca di Baviera (m. 794 ca.). Figlio di Odilo di Baviera e di Geltrude, sorella di Pipino il Breve; ebbe dallo zio l’investitura ducale (757). Tentò di allentare i legami di dipendenza [...] della Baviera dalla monarchia franca e di riallacciare rapporti d’amicizia con i longobardi. Sposò Liutberga, figlia di Desiderio. Sotto il regno di Carlomagno, nella dieta di Ingelheim (788), fu dichiarato ...
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Ippia di Elide
Ippia di Elide (443 ca - prima metà del iv secolo a.C.) matematico e filosofo greco. Si occupò di astronomia e di geometria. Di vasta e multiforme cultura, fu uno dei principali esponenti [...] della sofistica; di lui sono rimasti soltanto pochi frammenti non particolarmente significativi e ciò che si sa del suo pensiero e della sua opera proviene da altre fonti, tra cui i due dialoghi di Platone, ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...