Rufino, Flavio
Politico romano (Elusa, Aquitania, 335 ca.-Bisanzio 395). Ministro degli imperatori romani Teodosio I e Arcadio. A Costantinopoli fu nominato magister officiorum, poi console (392), e [...] nello stesso anno prefetto del pretorio per l’Oriente. Alla morte di Teodosio fu guida di Arcadio in Oriente e si trovò in contrasto con Stilicone, ministro di Onorio. Tentò di imparentarsi con la famiglia ...
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Clistene
Legislatore ateniese (n. 565 a.C. ca.), della famiglia degli Alcmeonidi. Vinta l’opposizione di Isagora che, spalleggiato dal re spartano Cleomene I, intendeva stabilire un ordinamento oligarchico, [...] C. mise in atto una riforma (508) che, spezzando il predominio delle consorterie gentilizie, avviò Atene a un’effettiva democrazia. La cittadinanza dell’Attica venne divisa in 10 tribù territoriali – ripartite ...
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Andronico I Comneno
Imperatore bizantino (n. 1120 ca.-m. Costantinopoli 1185). Figlio di Isacco, fratello minore dell’imperatore Giovanni I, cospirò (1155) contro il cugino Manuele I, che l’imprigionò. [...] Evase nel 1164 e dopo altre vicende ebbe il governo del Ponto. Quando nel 1183 scoppiarono a Costantinopoli tumulti contro l’imperatrice Maria d’Antiochia, accusata di seguire una politica d’intesa coi ...
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Crasso, Marco Licinio
Politico romano (n. 114 ca.-m. 53 a.C.). Partigiano di Silla, nel 72 a.C. ebbe insieme a Gneo Pompeo il comando della vittoriosa guerra contro Spartaco. Nel 70, insieme allo stesso [...] Pompeo, fu eletto console e nel 65 censore. Grande uomo d’affari e organizzatore, divenuto uno dei cittadini più ricchi di Roma, nel 64 sostenne la candidatura di Catilina e fu accusato di aver preso parte ...
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Filisto
Politico e storico siracusano (n. 430 ca.-m. 356 a.C.). Fu governatore dell’acropoli di Siracusa sotto Dionisio I che aiutò a farsi tiranno; più tardi, venuto in contrasto con Dionisio e da lui [...] bandito, si ritirò ad Adria donde fu richiamato poco dopo la morte di lui (367) dal figlio Dionisio II. Durante la lotta tra quest’ultimo e Dione, F. comandò una flotta di Dionisio, ma in una battaglia ...
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Bertrando del Poggetto
Ecclesiastico (Pouget, Agnac, 1280 ca.-Avignone 1352). Eletto cardinale da Giovanni XXII nel 1316, è noto soprattutto per la sua legazione in Italia, col compito di creare un vasto [...] dominio papale, affidatagli nel 1319 e iniziata effettivamente l’anno dopo. Sconfisse i suoi avversari ghibellini Matteo Visconti e il figlio Galeazzo, ottenendo poi successi in Emilia e Romagna, culminati ...
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Mecenate, Caio Clinio
Cavaliere romano (n. 69 ca.-m. 8 a.C.). Di nobile famiglia etrusca di Arezzo, fu uno dei più ascoltati consiglieri di Ottaviano; tra i principali autori dell’accordo di Taranto [...] del 37, fu, durante la guerra con Sesto Pompeo e dopo, il rappresentante di Ottaviano a Roma e in Italia. Quando Ottaviano divenne Augusto, M. conservò un ruolo di intermediario tra il principe e quel ...
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Fondatore dello Stato zulu (n. 1787 ca.-m. 1828) nell’od. Sudafrica. Secondo la tradizione, S. era figlio illegittimo del capo del piccolo clan Zulu, che lo cacciò a sei anni con la madre. Divenne un abilissimo [...] guerriero, combattendo per il capo nguni Dingiswayo. Morto il padre prese il comando del clan Zulu (1816) e, introducendo innovazioni di strategia militare e armamenti e imponendo una rigida disciplina ...
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Rabeh Zubair
Condottiero islamista sudanese (n. 1835 ca.-m. 1900). Schiavo del negriero al-Zubair Rahma Mansur, giunse a comandarne le forze che compivano razzie nelle regioni del Sudan nilotico e quindi [...] ne divenne il successore. Si scontrò con Gordon Pasha (➔ Gordon, C.G.). Fortemente antieuropeo, aderì alla rivoluzione mahdista di Muhammad Ahmad ibn ‛Abdallah, senza però porsi al suo comando. Costruì ...
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Boemondo III
Principe di Antiochia (n. 1144 ca.-m. 1201). Figlio di Costanza, figlia di Boemondo II, principessa d’Antiochia, e di Raimondo di Poitiers, successe alla madre nel 1163. Ambizioso e spregiudicato, [...] tentò due volte (1164 e 1180), ma inutilmente, d’impadronirsi dell’importante fortezza di Harenc. Nel 1183 fece la pace col Saladino, ma la ruppe nel 1187, e l’anno dopo questi invase le sue terre. Ancor ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...