Giovanni X
Papa (n. Tossignano, Bologna-m. 929 ca.). Arcivescovo di Ravenna (905), fu eletto pontefice nel 914. Per aver riconosciuto nuovo re d’Italia Ugo di Provenza (926), G. entrò in conflitto con [...] i marchesi di Toscana alleati con Marozia, figlia del nobile romano Teofilatto che lo aveva eletto; fu deposto, imprigionato (928) e infine assassinato ...
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Anna Comnena
Principessa bizantina (n. 1083-m. 1148 ca.). Primogenita dell’imperatore Alessio I, contestò il diritto di successione al trono del fratello Giovanni Comneno (1088-1143) e cospirò contro [...] di lui per far salire al trono il marito, Niceforo Briennio (1062-1137). Di vasta cultura, scrisse un’opera storica, l’Alessiade, in onore del padre ...
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Zimri
Re d’Israele (n. 876 a.C. ca.). Si impadronì del trono uccidendo durante un banchetto il re Ela e mettendo a morte tutti i membri della famiglia reale. Dopo sette giorni fu costretto a uccidersi [...] tra le fiamme del palazzo, assediato da Amri che gli successe al trono ...
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Rainaldo di Dassel
Cancelliere dell’impero (n. 1120 ca.-m. 1167) nominato da Federico I Barbarossa (1156). Arcivescovo di Colonia (dal 1159), sostenne l’antipapa filoimperiale Vittore IV durante lo scisma. [...] Nel 1158, scese in Italia, dove ebbe un ruolo importante nella Dieta di Roncaglia e nell’azione imperiale nei confronti dei comuni. Dopo essere rientrato in Germania, nel 1167 discese nuovamente in Italia ...
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Gervaise, Isaac Mercante ed economista inglese (Parigi 1680 ca
Londra 1739), membro di una famiglia ugonotta rifugiata nel 1681 in Inghilterra. Nel 1720 pubblicò The system or theory of the trade of [...] the world, uno dei più antichi trattati di economia politica, nel quale espose per la prima volta il meccanismo di aggiustamento della bilancia commerciale basato non sulla variazione dei prezzi ma su ...
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Mattia I Corvino
Re d’Ungheria (Kolozsvar 1440 ca.-Vienna 1490). Figlio di Giovanni Hunyadi, alla morte di Ladislao V fu eletto al trono (1458). Lottò contro l’aristocrazia e gli ussiti e respinse i [...] turchi dalle province meridionali del regno. Aspirando alla corona imperiale, si volse contro gli Asburgo e giunse fino a Vienna. Per il suo accresciuto potere gli elettori imperiali gli preferirono il ...
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Tughlaq, Muhammad bin
Sultano di Delhi (n. 1300 ca.-m. 1351). Regnò dal 1325. Successe al padre Giyas al-din T. Per dieci anni (1327-37) spostò la capitale a Devagiri (nell’od. Maharashtra), ribattezzata [...] Daulatabad, trasferendovi forzatamente la popolazione di Delhi. Fu il fautore di riforme fiscali, monetarie e amministrative. Il fallimento della sua politica meridionale condusse nel 1336 alla perdita ...
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Tonti, Lorenzo de
Banchiere (Napoli 1630 - m. 1695 ca.). Governatore di Gaeta, trascorse la maturità in Francia. Ideò e propose al cardinal Mazzarino, nell’intento soprattutto di facilitare allo Stato [...] la contrazione di prestiti, una specie di operazione vitalizia, cui fu dato il nome di ‘tontina’ (1653), che permetteva a più soggetti conferenti un capitale di beneficiare di una rendita vitalizia e di ...
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Fakhr al-din
Ambasciatore siriano (n. Siria 1185 ca.-m. 1250). Nato in una famiglia eminente di mistici e giureconsulti di origine iraniana, fu ambasciatore per conto del sovrano ayyubide al-Kamil presso [...] Federico II. Con questi strinse rapporti di amicizia, mediando l’accordo che condusse alla restituzione di Gerusalemme e dei luoghi santi ai cristiani (1229). F.al-d. morì nella battaglia di al-Mansura ...
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Carvajal, Francisco de
Militare spagnolo (Arévalo, Ávila, 1464 ca.-Cuzco 1548). Dopo aver partecipato a numerose campagne europee ed essersi distinto nella battaglia di Pavia e nel sacco di Roma, si [...] recò in Messico. Fu quindi inviato nel Perù (1536) in aiuto di G. Pizarro. Quasi ottuagenario prese allora parte attiva allo scontro fra conquistadores, ascendendo al grado di generale. Fu preso prigioniero ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...