EVANGELISTI
W. Melczer
La radice etimologica del termine e., che nel senso cristiano significa 'colui che annuncia la buona novella relativa a Cristo', è il verbo εὐαγγελίζομαι 'annunciare lieti eventi'. [...] in territorio bizantino. Un altro degli esempi più antichi è sulla porta di S. Sabina a Roma, nel rilievo del 430 ca. con la Seconda venuta di Cristo (Wiegand, 1900, tav. 18). Tali immagini con la Maiestas Domini sono composizioni di concordanza, il ...
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Movimento radicale in seno alla Riforma, che prende nome dall’uso di ribattezzare gli adepti. Gli a. infatti ritenevano il battesimo non un sacramento, ma il frutto dell’attività morale e del libero arbitrio [...] Austria e poi in Boemia e Moravia. Dopo la guerra dei Trent’anni passarono in Transilvania, quindi in Ucraina (1780 ca.) e di lì negli Stati Uniti (1874). I gruppi radicali della Renania, detti melchioriti (➔) da Melchior Hofmann, si diffusero anche ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] del monachesimo bizantino (monte Latmos, presso Mileto, e monte Galesio, presso Efeso, in auge rispettivamente nei secc. 10° e 11°) dei ca. cinquanta m. di Bitinia, dove vissero, nel corso del sec. 8°, i ss. Platone, Teodoro Studita e Pietro d'Atroa ...
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MENOLOGIO
N.P. ¿evcenko
Il termine m. deriva dal gr. μήν ('mese') e indica un tipo di calendario liturgico in cui sono riportate tutte le feste fisse dell'anno liturgico secondo la loro cadenza, mese [...] , BAV, Vat. gr. 1613). I suoi testi consistono in brevi biografie, della lunghezza media di un paragrafo ca., dei quattrocentotrenta santi commemorati tra settembre e febbraio; frequentemente vi compare il nome del santuario costantinopolitano dove i ...
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JACOPO da Varazze (o de Voragine, de Varagine)
P. Réfice
Scrittore domenicano, nato tra il 1228 e il 1230, J. entrò nell'Ordine nel 1244 e fu provinciale di Lombardia nel 1267-1277 e poi nel 1281-1286; [...] composti intorno al 1244 (Boureau, 1984).La Legenda aurea ebbe un'immediata, enorme diffusione - testimoniata dai ca. mille manoscritti conservati -, che seguì tre direttrici fondamentali a partire dai principali centri dell'Ordine, dall'Italia ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] ilm al-muktasab fī zirā'at al-dhahab, La scienza acquistata sulla semina dell'oro); infine, 'Alī ibn Aydamir al-Jildaqī (m. 1342 ca.), che commenta le opere degli autori precedenti - in particolare le citate opere di Ibn Arfa' Ra's e al-'Irāqī - ed è ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] chiesa un edificio ristrutturato nel momento in cui le C. ne presero possesso.Nella vicina Anagni le C. si stabilirono nel 1255 ca. presso la chiesa di S. Biagio, situata a N della città, per trasferirsi nel 1256 a S. Pietro in vineis, un monastero ...
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maroniti
Membri della Chiesa cattolica orientale di rito siriano. Traggono il loro nome da s. Marone (m. inizi sec. 5°), anacoreta sulla cui tomba ad Apamea era sorto un centro di vita religiosa. Nel [...] politica distinta dalla Siria, sia nelle successive vicende del Paese, in gran parte legate al problema dei rapporti fra le diverse comunità religiose. I m. hanno la sede del patriarcato a Bkerké, a N di Beirut e contano ca. 3 milioni di fedeli. ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] nel sec. 14° si ricordano la Haggādāh d'Oro, del 1320 ca. (Londra, BL, Add. Ms 27210), con forti componenti del Add. Ms 15282), tutti databili intorno al 1300; il Maḥazor Tripartito del 1320 ca., che deve il suo nome al fatto che i tre volumi di cui ...
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CAMPANA
P.F. Pistilli
Strumento di metallo, generalmente in bronzo ma anche in lamina di ferro battuto, a forma di tazza rovesciata, che emette suono in seguito alla percussione mediante un batacchio [...] torri dei complessi religiosi e lo stesso piano del monastero di San Gallo (San Gallo, Stiftsbibl., 1092), dell'820 ca., non fa riferimento, nella leggenda relativa alle due torri del Westwerk abbaziale, alla presenza di campane. Ancora nella prima ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...