Bodin, Jean
Pensatore politico francese (Angers ca. 1530-Laon 1596). Dopo un periodo di attività politica a Parigi, divenne procuratore del re a Laon. Visse nel pieno delle guerre di religione di Francia [...] e fu sostenitore della tolleranza religiosa. Nei suoi scritti economici anticipò il mercantilismo, ma, soprattutto, nei suoi Les six livres de la République (1576) pose le basi teoriche dello stato di ...
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Cetshwayo
Re degli zulu (n. Eshowe ca. 1826-m. 1884). Regnò nel 1872-79 e quindi nel 1883-84. Riconosciuto dagli inglesi che controllavano il vicino Natal, subì poi pressioni per sottomettersi all’autorità [...] coloniale. Dopo una strenua resistenza, fu catturato (1879) e internato a Città del Capo. Nel 1882 poté recarsi in Gran Bretagna (dove incontrò la regina Vittoria) a patrocinare la restaurazione della ...
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Fozio
Patriarca di Costantinopoli (n. 827 ca.-m. dopo l’886). Divenne patriarca in sostituzione di Ignazio, deposto da Michele III; papa Niccolò I non ne riconobbe l’elezione. In contesa col papato per [...] l’evangelizzazione della Bulgaria, F. scomunicò il papa, rifiutando l’inserzione della formula «filioque» nel Credo. Lo scisma si protrasse con alterne vicende fino alla morte di F. che fu anche un grande ...
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Manasse
Re di Giuda (regno 687 ca.-642 a.C.). Figlio e successore di Ezechia, fu ardente fautore dell’introduzione dei culti stranieri, e in partic. assiri, nel quadro di una politica di asservimento [...] alla potenza mesopotamica; perseguitò pertanto con grandi stragi i fautori della religione nazionale. Secondo il libro II delle Cronache 33, 12-20, M., portato prigioniero in Babilonia, finì col pentirsi ...
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Enzo
Re di Sardegna (n. 1220 ca.-m. Bologna 1272). Figlio naturale di Federico II, sposò Adelasia, vedova di Ubaldo Visconti, giudice di Torres e Gallura, acquisendo il titolo sardo. Scomunicato nel [...] 1241 per aver attaccato la nave dei prelati che si recavano a Roma per il concilio, combatté contro l’alleanza antimperiale e fu catturato a Fossalta nel 1249 dai bolognesi, che lo tennero prigioniero ...
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Sitalce
Re (dal 440 a.C. ca.) del regno tracio degli Odrisi (m. 424 a.C.). Si alleò con Atene (431) e nel 429 iniziò una grande spedizione contro la Macedonia per accrescere il suo regno e assicurare [...] ad Atene il possesso della Calcidica. Dopo i primi successi, venne a trattative con Perdicca di Macedonia e tornò nel suo regno, forse per consiglio del nipote Seute, che poi sposò Stratonice, figlia di ...
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Giugurta
Principe di Numidia (n. 160 ca.-m. 104 a.C.). Nipote di Massinissa, nel corso della lotta per il potere (dal 118) con i cugini Iempsale e Aderbale, G. provocò l’intervento armato di Roma (111), [...] che diede il via alla cd. guerra giugurtina. Dopo qualche anno di scontri non risolutivi il comando fu affidato a Gaio Mario (107), che nel 105 sconfisse G. e celebrò a Roma il trionfo ...
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Vima Takto
Sovrano kushana (1° sec. ca.). Figlio di Kujula Kadphises, la sua esistenza è attestata dall’iscrizione di Rabatak, scoperta agli inizi degli anni Novanta, che riporta la genealogia del re [...] Kaniska; nelle fonti cinesi troviamo un Yen-Kao-Chen/mi nel quale ora, forse, sono da riconoscere sia V.T. sia Vima Kadphises. Da alcuni è identificato con l’anonimo «Soter megas» le cui monete seguono ...
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Tegbessu
Re del Dahomey (regno 1740 ca.-1774). T. perse molte delle conquiste economiche e territoriali del suo predecessore, Agaja. Permettendo nel 1737 ai capi locali di ingerirsi nell’economia di [...] tratta schiavista (che era monopolio del sovrano), T. fu il fautore del declino del Dahomey. Non essendo nel 1738 in grado di pagare tributo all’Oyo fu da questo invaso perdendo definitivamente gli antichi ...
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Rollone
Duca di Normandia (m. 931 ca.). Capo vichingo di origine norvegese, dopo aver saccheggiato le coste inglesi giunse in Francia (896), accampandosi alla foce della Senna. Conquistò Rouen e pose [...] sotto assedio Parigi (910); dopo la conquista di Chartres (911), ottenne dal re franco Carlo III il Semplice (879-929) il primo nucleo della regione che si chiamò poi Normandia. L’anno successivo R. si ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...