Gaia TomazzoliMetafore e linguaggio figurato nel Medioevo e nell’opera di DanteVenezia, Edizioni Ca’ Foscari, 2023 Ricercatrice presso il Dipartimento di Studi Europei dell’Università «La Sapienza» di [...] Roma, petrarchista, specialista di retorica, lir ...
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Luciano BianciardiAprire il fuocoIntroduzione di Oreste Del Buono. Postfazione di Michele CecchiniRoma, minimum fax, 2022 Vorremo cominciare con delle scuse, e sacrosante. Trattare di Bianciardi (e degli [...] altri Bianciardi che ad esso si affiancano, ca ...
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Edoardo Lombardi Vallauri Giorgio MorettiParole di giornata Bologna, Il Mulino, 2015 Di primo ac.chì.to (p. 22), sembrerebbe che di parole, in questo in.tri.gàn.te (p. 132) quanto i.cà.sti.co (p. 123) [...] volumetto, ce ne siano a biz.zèf.fe (p. 51). Tut ...
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Ragionamento perfettamente condivisibile. Una certa pubblicistica tende, per l’appunto, a gettare nello stesso calderone ogni novità interpretata come deviazione dalla norma. Chiunque si occupi di linguistica [...] sa bene che, a livello strutturale, il ca ...
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Non è facile trovare una soluzione soddisfacente per la resa grafica di una sequenza di suoni che non trova un rispecchiamento codificato nella scrittura in corrispondenza con quei lessemi. Ciò deriva dal fatto che l'uso della particella ci davanti ...
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La i che compare nei gruppi cia, cio, ciu e gia, gio, giu si dice “diacritica”: non va pronunciata, non corrisponde a un suono, ma serve graficamente per ricordarci che quei gruppi si pronunciano in modo [...] diverso da ca, co, cu e ga, go, gu. Vi sono po ...
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Intanto ricordiamo che quadrisdrucciola è la parola che reca l'accento sulla sestultima sillaba: fàb-bri-ca-mi-ce-ne. Il guaio di esempi come fabbricamicene (l'autorevole grammatica Italiano di Luca Serianni, [...] con la collaborazione di A. Castelvecchi ...
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Il verbo carburare deriva dal sostantivo carburo /carbùro/ (nome di un composto del carbonio) e ne conserva l’accentazione piana nelle forme flesse. Carbùro, dunque, e non càrburo. ...
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Tra langueva e languiva non ci sono dubbi: langueva non è una forma ammessa, languiva è l’unica forma autorizzata («Già languiva la notte / e i zeffiretti alati con aliti odorati / scorreano a ravvivar [...] sui campi i fiori...», nel primo verso di una ca ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...
ca
Amedeo Quondam
. Apocope di ‛ casa ', normale nei dialetti settentrionali; è presente anche negli scrittori toscani, e ha lasciato tracce di sé nei nomi di luogo (cfr. Parodi, Lingua 274, 289). In If XV 54 è usato da D. nel suo discorso...
PIROTA, CA' (o Casa Pirota)
Gaetano Ballardini
Si chiamano così le diverse attivissime officine dei figli di un Pierotto di Gaspare di Michele Paterni (morto prima del 1505) operanti a Faenza e altrove (ad es., Ravenna); nonché il complesso...