Hardicanute
Re d’Inghilterra (n. 1019 ca.-m. 1042). Figlio di Canuto il Grande, al momento della nascita fu designato erede al trono d’Inghilterra e proclamato re di Danimarca. Ma l’Assemblea dei liberi [...] (witan), alla morte di Canuto, elesse re il figlio illegittimo Harold Harefoot (1035). H., impegnato nella guerra contro il ribelle Magnus di Norvegia, perdette anche il Wessex, che gli era stato riconosciuto. ...
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Zoe
Imperatrice d’Oriente (n. 980 ca.-m. 1050). Figlia di Costantino VIII, fu data in sposa (nov. 1028) dal padre, morente, a Romano Argiro, che venne subito dopo riconosciuto imperatore (Romano III). [...] Decisa a portare sul trono il suo giovane amante, Michele, nella notte tra l’11 e il 12 apr. 1034 fece uccidere il marito; lo stesso giorno sposò Michele (IV), con il quale per sette anni condivise il ...
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Tana, Lago
Lago di origine vulcanica (ca. 3600 kmq) nel Nord-Ovest dell’acrocoro etiopico, nella regione Amhara, a 1800 m sul mare. L’Abay (Nilo Azzurro) è suo emissario e il T., il più esteso lago d’Etiopia, [...] è importante fonte idrica e idroelettrica. Centro di monachesimo fin da epoche antiche, ha visto almeno a partire dal 14° sec. sorgere su una ventina delle sue 37 isole chiese e monasteri, che custodiscono ...
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Stilicone
Politico e generale (n. 360 ca.-m. 408). Di padre vandalo, si distinse soprattutto contro i visigoti (391-392). Fu personaggio tra i più influenti alla corte di Teodosio, a Costantinopoli. [...] Tentò di mantenere l’unità dell’impero, osteggiato in questo da Arcadio, imperatore d’Oriente. Non essendo riuscito a domare una rivolta di visigoti (395), S. fu accusato di complicità con il nemico. In ...
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Zenone
Imperatore d’Oriente (n. 430 ca.-m. 491). Fece rapida carriera nell’esercito bizantino, e sposò Ariadne, figlia di Leone I e di Verina (468), suscitando l’ostilità di Aspar, capo dei goti al servizio [...] di Leone medesimo. Ucciso Aspar (471), morto Leone I (474) e poco dopo il legittimo erede Leone II, figlio di Z. stesso e di Ariadne e in nome del quale Z. aveva esercitato la reggenza, Z. salì sul trono ...
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Attila
Re degli unni (n. 395 ca.-m. 453). Unificò le diverse tribù unne, su cui regnò dal 434 (fino al 445 insieme al fratello Bleda, che poi uccise), imponendosi sui germani. In lotta dal 441 con Teodosio [...] II, imperatore d’Oriente, riuscì a imporgli una pace umiliante (447), ottenendo terre sul Danubio. Si spinse in seguito verso la Gallia (451), dove fu fermato da Flavio Ezio. L’anno successivo (452) invase ...
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Perseo
Re di Macedonia (n. 213 ca.-m. 165 o 162 a.C.). Figlio di Filippo V e ultimo re dei macedoni. Indusse il padre a sopprimere il fratello più giovane, Demetrio, per l’amicizia che questi portava [...] ai romani. Morto Filippo (179), P. rinnovò il trattato con Roma, ma continuò la preparazione politico-militare della riscossa. Eumene di Pergamo, impensierito dalla politica di lui, indusse il senato romano ...
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Agatocle
Tiranno di Siracusa (n. 360 ca.-m. 289 a.C.). Figlio di un fuoriuscito di Reggio stabilitosi in Siracusa, valoroso ufficiale e oratore di parte democratica, s’impadronì del potere con una sanguinosa [...] rivolta (316). Divenuto tiranno di Siracusa, si adoperò a unificare la Sicilia greca e a respingere le minacce di italici e cartaginesi. Sconfitto da questi ultimi all’Ecnomo (310), A. riuscì a infrangere ...
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Alarico I
Re dei visigoti (n. ca. 370-m. 410). Acclamato capo dal suo popolo (395), invase la Macedonia e la Grecia, ma, contrastato da Stilicone, venne a patti. L’imperatore d’Oriente Arcadio lo nominò [...] poi comandante militare dell’Illirico, conferendo così la piena autonomia ai visigoti. Nel 400, proclamato re dai suoi, A. invase l’Italia, ma fu sconfitto da Stilicone a Pollenzo (402). Ritiratosi nell’Illirico, ...
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Pisistrato
Tiranno di Atene (n. 600 ca.-m. 528/27 a.C.). Acquistò fama vincendo i megaresi, con cui Atene era in guerra, ai quali tolse il porto di Nisea, e forse anche l’isola di Salamina; approfittò [...] del credito acquistato per inserirsi nelle lotte politiche che allora agitavano Atene e per ottenere una guardia armata. Con questa occupò l’acropoli (560) e assunse in Atene il supremo potere: secondo ...
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ca
cong. [lat. quam e quia], ant. – Che, perché: Lo padre mio mi fa stare pensosa, Ca di servire a Cristo mi distorna (Compiuta Donzella). La forma è tuttora in uso in qualche dialetto (per es., nel napoletano).
ca'
ca’ (o cà o ca) s. f. – Antico troncamento di casa: E reducemi a ca per questo calle (Dante); anche per indicare le casate nobili: madonna Lisetta da ca’ Quirino (Boccaccio). Rimane vivo e d’uso comune in denominazioni di palazzi storici...