Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Dotato di preparazione scientifica e ripetutamente soggetto di esperienze estatiche, volse la propria speculazione al sensibile e al rapporto [...] sua esegesi biblica, influenzata dai metodi di Filone e Origene e in genere dalla tradizione esegetica allegorizzante e cabalistica, tende a mettere in rilievo, oltre al senso letterale, un duplice significato, spirituale (relativo al processo psico ...
Leggi Tutto
FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] - "filosofia simbolica", l'autore sottolinea il valore mistico e allegorico delle combinazioni numeriche presenti nei misteri cabalistici, nella simbologia egiziana, nella teologia e nella filosofia pitagorica; tali combinazioni non sono altro che ...
Leggi Tutto
LINGUARDO, Francesco
Guido Dall'Olio
Nacque nei primi decenni del Cinquecento, da Beltrame; la famiglia era di origine pavese. Nel 1548 si trovava a Bologna, come collaboratore della bottega libraria [...] e altro ancora), di I. Sadoleto, ma anche di R. Lullo, di N. Machiavelli, di G. Savonarola, il De arte cabalistica di J. Reuchlin, il De inventoribus rerum di P. Virgili, il dizionario ebraico di S. Münster, oltre naturalmente a un'infinità di ...
Leggi Tutto
Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] la struttura stessa del reale) raffigurati in lettere o altri simboli (ove è chiara anche l'influenza della tradizione cabalistica) e dare i metodi di combinazione di tali elementi primi (lettere, cerchi, figure mobili, ecc.) che permettano di porli ...
Leggi Tutto
EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] nel 1514 gli chiede di fargli cercare, da qualcuno diretto a Damasco, una copia completa della più famosa delle opere cabalistiche, lo Zohar, di cui egli aveva fatto trascrivere e personalmente compendiato un esemplare incompleto. Si è già visto come ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Paolo Lomazzo
Tomaso Montanari
Il lombardo Giovanni Paolo Lomazzo è una delle figure di spicco della cultura artistica italiana della seconda metà del Cinquecento. I suoi scritti appaiono il [...] , in cui confluiscono non solo la miglior letteratura artistica antecedente, ma anche filoni più desueti, come la cabalistica o la filosofia ermetica, e che si risolve in un tentativo di sistematizzazione teorica generale, e insieme anche ...
Leggi Tutto
ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] . Comune è altresì non soltanto lo schema platonico-aristotelico dell'universo, ma l'accenno a una curiosa dottrina cabalistica che permette di conciliare l'eternità del mondo e l'affermazione platonica e biblica che questo mondo ha avuto ...
Leggi Tutto
ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] Dei numerosi alfabeti riprodotti soltanto alcuni sono autentici; siquanti sono fantastici, altri, desunti da taluni degli scritti cabalistici e magici, dei quali è ricca la letteratura del Medioevo e del Rinascimento (vi figurano perfino quelli "del ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Correggio (Giovanni Mercurio da Correggio)
Simona Foà
Nacque nel 1451, se si considera attendibile l'indicazione contenuta nella Epistola Enoch di Ludovico Lazzarelli, nella quale si afferma [...] prosa dedicata all'ostentazione così tratta di G.: "da un'altra specie di vanagloria tirato, avendo gran tempo circa la dottrina cabalistica e 'l Testamento Vecchio data opera, secondo egli predicava, or vestito di sacco e or con corona di spine, or ...
Leggi Tutto
CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] in Graal, II [1947]). Ha lasciato inedite traduzioni di testi sull'occultismo: Preziosità cabalistiche (1925-36); traduzioni di una scelta del Sēpher hazühar (1928); La Bibbia cabalistica (1930); Gesù Cristo e il Nuovo Testamento di J. Heibling (1944 ...
Leggi Tutto
cabalistico
cabalìstico (o cabbalìstico) agg. [der. di cabala] (pl. m. -ci). – Relativo alla cabala, nel sign. proprio ed estens.: dottrine c.; opere c.; arte c.; numeri c.; per estens., strano, misterioso, incomprensibile: segni c.; scrittura...
gematria
gematrìa s. f. [dall’ebr. gīmatrīyā, adattam. del gr. γεωμετρία «geometria»]. – Termine con cui è stata indicata una tecnica cabalistica cui facevano ricorso, a scopo crittografico, alcuni antichi scrittori e di cui si hanno esempi...