Strauss, Leo
Alessandro Campi
Filosofo tedesco, naturalizzato statunitense, nato nel 1899 a Kirchhain (Assia) in una famiglia di ebrei osservanti. Dopo il dottorato in filosofia, conseguito nel 1921 [...] per le suggestioni esoterico-iniziatiche che contiene (non escluse talune digressioni numerologiche derivanti dai suoi interessi cabalistici), si presenta in effetti come potenzialmente ambigua. Al punto da aver spinto alcuni interpreti (ad es ...
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DELLA VECCHIA (Dalla Vecchia), Pietro
Bernard Aikema
Figlio del pittore Gasparo, di famiglia veneziana, nacque probabilmente a Vicenza nel 1602 o 1603.
Il cognome Muttoni, con il quale è conosciuto [...] un'Allegoria nell'Accademia Carrara di Bergamo del 1654), che rappresentano i pensieri matematici, filosofici e cabalistici coltivati in quell'ambiente, in alcuni casi trattandoli seriamente e in altri rendendoli ridicoli con immagini scabrose ...
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TASSO, Ercole
Massimo Castellozzi
TASSO, Ercole. – Nacque a Bergamo intorno al 1540, quartogenito di Gian Giacomo e di Pace de’ Grumelli.
Dalla seconda metà del XV secolo la famiglia aveva assunto l’appalto [...] da un breve canzoniere che alterna, legando gli uni agli altri con variabile intensità, ventiquattro sonetti a tredici misteri cabalistici e tredici imprese. Sempre del 1593 sono poi le Poesie, suddivise in tre libri e completate da un’orazione ...
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ZORZI, Francesco.
Michele Camaioni
– Nacque a Venezia il 7 aprile 1466 da Benedetto e da Bianca Sanudo. Scarse le notizie sull’infanzia e sulla formazione che, com’era comune ai membri del patriziato [...] cui sei voluminosi tomi raccolse circa tremila questioni ordinate secondo la Bibbia e interpretate alla luce della letteratura cabalistica (in particolare dello Zohar), con un impiego originale di fonti arabe, ebraiche, greche e latine che denota l ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] Dei numerosi alfabeti riprodotti soltanto alcuni sono autentici; siquanti sono fantastici, altri, desunti da taluni degli scritti cabalistici e magici, dei quali è ricca la letteratura del Medioevo e del Rinascimento (vi figurano perfino quelli "del ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] simbolica religiosa della l., come in Nicola Cusano o nei neoplatonici del 14° e 15° secolo. Inoltre questa tradizione cabalistica lega la concezione della visione e del vedere anche al simbolo dello specchio, per cui la l. divina non risplende ...
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La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] " del Museo Egizio di Torino, proveniente dalle collezioni sabaude. La testa è in stile classicheggiante, con strani segni cabalistici che nella seconda metà del Settecento diedero luogo a dispute famose. I primi falsi etruschi nacquero nel clima del ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] non avesse rinunciato alle sue idee: vi è fatto grande uso dell’esegesi ebraica alla Genesi, è continuamente richiamata l’esegesi cabalistica e vi si trovano idee dell’Oratio e delle Conclusiones. E non a caso l’opera irritò ancora di più Roma, da ...
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MAGINI, Giovanni Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Padova il 14 giugno 1555. Della famiglia, non agiata, sono noti solo i nomi del padre, Pasquale, e di un fratello, Sebastiano. In una lettera a G. Galilei [...] somatici e comportamentali, soprattutto quelli devianti. Il M. ebbe anche interessi alchemico-magici (lesse Lullo) e forse anche cabalistici, attestati però solo indirettamente a causa della scomparsa dei suoi libri e delle sue carte.
Dal 1590 circa ...
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DORI (Galigai), Leonora
William Monter
Nacque a Firenze il 19 maggio 1568, ultima di quattro figli, da Caterina Dori e da lacopo de Bastiano. Suo padre era carpentiere e sua madre balia presso la corte [...] , Montalto giovò alla salute della D. prescrivendole un'alimentazione leggera e molto riposo. Ma egli era anche dedito agli studi cabalistici, esorcizzava la sua paziente leggendole in ebraico i Salmi 54 e 34 e per prevedere l'esito delle sue terapie ...
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cabalistico
cabalìstico (o cabbalìstico) agg. [der. di cabala] (pl. m. -ci). – Relativo alla cabala, nel sign. proprio ed estens.: dottrine c.; opere c.; arte c.; numeri c.; per estens., strano, misterioso, incomprensibile: segni c.; scrittura...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...