Scrittore e semiologo, nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Professore di Semiotica all'università di Bologna (dal 1975), ha iniziato come studioso di estetica con una tesi di laurea su Il problema estetico [...] prendere sul serio un presunto progetto di rivincita nel tempo del medievale ordine dei Templari. Fitto oltretutto di riferimenti cabalistici, magici, filosofici e religiosi, si tratta di un romanzo d'idee venato di humour, sullo sfondo di terribili ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] Dei numerosi alfabeti riprodotti soltanto alcuni sono autentici; siquanti sono fantastici, altri, desunti da taluni degli scritti cabalistici e magici, dei quali è ricca la letteratura del Medioevo e del Rinascimento (vi figurano perfino quelli "del ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] ricerca del C. si muove in una prospettiva in parte autonoma, specie in relazione a quegli interessi simbolici, ermetici, cabalistici e magici che costituiscono un elemento essenziale dell'opera di Giulio Camillo e ne offrono la più efficace chiave ...
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cabalistico
cabalìstico (o cabbalìstico) agg. [der. di cabala] (pl. m. -ci). – Relativo alla cabala, nel sign. proprio ed estens.: dottrine c.; opere c.; arte c.; numeri c.; per estens., strano, misterioso, incomprensibile: segni c.; scrittura...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...