SAVOIA
Armando TALLONE
Armando TALLONE
Walter MATURI
. L'origine della Casa di Savoia è controversa e offre ancora argomento a discussioni. Comunemente se ne dà come capostipite Umberto I, soprannominato [...] conti non sa dare che poche o inesatte notizie, la più antica cronaca di Savoia, di Giovanni d'Orville, o Orreville, detto Cabaret, che scrisse entro i primi due decennî del sec. XV, fa padre di Umberto I un Beroldo, figlio di Ugo, secondogenito di ...
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SANGIOVANNARA
Marcella Varriale
(Marianna De Crescenzo). – Nacque il 13 aprile 1817 a Napoli da Vincenzo, fruttivendolo, e da Maria Angela Feroce.
Secondo alcune fonti apparteneva al quartiere di pescatori [...] tricolores écloirés par des lampes à l’huile. Par-ce par-là des tables horribilment sales, comme tout le reste du cabaret, rarement chômant de consommateurs, dans tout ce bouge, plus de fumé que de lumière» (A. Kbolesan, Marianna la Sangiovannara, in ...
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Leni, Paul
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Paul Josef Levi, scenografo e regista tedesco, di origine ebraica, nato a Stoccarda l'8 luglio 1885 e morto a Hollywood il 2 settembre 1929. Tra le figure [...] riuscita dell'opera. Dopo aver fondato nel 1922 una propria casa di produzione, il Paul Leni-Film GmbH, e nel 1923 il cabaret Die Gondel insieme al compositore Hans May, L. ‒ che delle proprie regie curava di regola la scenografia e spesso i costumi ...
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Schmid, Daniel
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico, teatrale e televisivo svizzero, nato a Flims (Waldhaus) il 26 dicembre 1941. Autore tra i più rappresentativi del cinema svizzero-tedesco, nella [...] sul rapporto tra padroni e servi. Due anni più tardi, con La Paloma, melodramma ambientato nel mondo del cabaret che si inscrive criticamente nella tradizione romantica tedesca, S. trovò il genere cinematografico a lui più congeniale. Seguì ...
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È il figlio primogenito di Umberto I detto Biancamano, il capostipite della dinastia. I pochi documenti che ci sono giunti, presentano dei problemi assai ardui; e circa la figura di A. vertono molte discussioni [...] oltre tale anno. Nulla vi è in realta di attendibile nelle notizie date su Amedeo dallo storico ufficioso del sec. XV, il Cabaret, nelle sue Chroniques de Savoye: il viaggio a Roma con l'imperatore Enrico III, l'episodio a corte, a Verona, da cui ...
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Majakovskij, Vladimir Vladimirovič
Ornella Calvarese
Poeta, drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, sceneggiatore, pittore, cartellonista e giornalista russo, nato a Bagdadi (Georgia) il 7 luglio [...] partecipò come attore e co-sceneggiatore alla realizzazione del primo film futurista Drama v kabare futuristov n. 13 (Dramma nel cabaret futurista n. 13) di Vladimir P. Kas′janov, uscito nel 1914. Si trattava di un film-parodia sui drammi psicologici ...
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Genere cinematografico con meccanismi e dinamiche stilistiche proprie, volte a provocare il riso.
Fu G. Méliès a intuire per primo le possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche. [...] , L. Comencini e D. Risi. In seguito, a partire dagli anni 1980, una generazione di comici provenienti dal teatro e dal cabaret, una volta raggiunta la popolarità televisiva, si è messa alla prova nel cinema; tra questi: C. Verdone, M. Troisi e R ...
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CANGIULLO, Francesco
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 17 genn. 1884 da Gennaro e Concetta Pennino, primo di dieci figli.
Discendeva, per linea paterna, da affermati intagliatori in legno: il nonno, Francesco, [...] , del C., P. Buzzi, C. Garroni e di Marinetti, erano state da quest'ultimo spedite a Hugo Ball e poi esposte al cabaret Voltaire di Zurigo nel 1916; aveva collaborato, dal gennaio al marzo 1916, a Vela latina, dalle cui colonne lanciò l'alfabeto a ...
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TESTA, Michele (in arte Armando Gill)
Maria Rossetti
Nacque a Napoli nel quartiere Stella il 23 luglio 1877, terzogenito di Pasquale e Concetta Saracino: il padre, che vantava una discendenza dalla [...] a una canzone facile, comunicativa e spettacolare, rispondente alle esigenze di genuinità e frivolezza richieste dal pubblico dei cabaret; e nello stornello l’artista trovò il luogo ideale in cui trovò il genere idoneo per combinare spunti folklorici ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] alle tecniche della narrazione teatrale va interpretato il successo mondiale di Fo, l'attore drammaturgo italiano formatosi nel cabaret degli anni Cinquanta, inventore di forme autonome di t. comico e politico. Insignito del premio Nobel per la ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...