REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] dell'insegnamento capocomicale nella linea napoletana; per il secondo l'elaborazione di uno stile drammaturgico e attorico fra il cabaret, l'Arte e le tecniche della scena popolare, messo al servizio di un'idea politica che tocca soprattutto le ...
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Caprioli, Vittorio
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 agosto 1921 e morto ivi il 2 ottobre 1989. Interpretò film appartenenti a generi assai diversi, ottenendo [...] e soprattutto Franca Valeri, che sarebbe divenuta sua moglie. Fu questo un esperimento anticonformista, che anticipava il cabaret impegnato del decennio successivo, e che, nella cifra icastica e stralunata di fulminante corrosività e di umorismo ...
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Scrittore e giornalista, nato a Voghera Casteggio (Pavia) nel 1930. Ha collaborato e collabora, tra gli altri periodici e quotidiani, al Giorno, al Corriere della Sera, a La Repubblica. Un'ambigua presenza [...] Kitsch, la orienta verso un modello narrativo che si affida prevalentemente alla riproduzione di moduli e tecniche mutuate dal cabaret e dall'arte pop. Un modello analogo, seppure semplificato e convertito da una versione centrifuga a una centripeta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La musica nel teatro di Bertolt Brecht ha un’importanza e una funzione che sono strutturanti. [...] che la musica diventa parte integrante e fondante della stessa drammaturgia del testo.L’uso di cantanti provenienti dal cabaret o dalla prosa ma privi di una vera formazione musicale, la voluta interruzione delle canzoni a favore dello svolgimento ...
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Picasso, Pablo
Eugenia Querci
Continue invenzioni pittoriche
Artista dalla straordinaria creatività, pittore, scultore, grafico, costumista, ceramista, Pablo Picasso è uno dei nomi più celebri dell’arte [...] di saltimbanchi, giocolieri e funamboli da circo, oppure interpreta scene di varia umanità colte per strada, ai caffè, a teatro, nei cabaret o nei luoghi di prostituzione. Le opere eseguite tra il 1901 e il 1906 – che la critica divide in periodo blu ...
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Gershwin, George (propr. Gershvin, Jacob)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, di origine russa, nato a New York) il 26 settembre 1898 e morto a Los Angeles l'11 luglio 1937. Considerato [...] , alla stregua di una 'pubblicità vivente', le canzoni che gli editori cercavano di vendere; lavorò anche come pianista di cabaret e maestro ripetitore per spettacoli musicali. Nel 1916 pubblicò la prima canzone e l'anno successivo un ragtime per ...
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Presson Allen, Jay (nata Presson, Jacqueline)
Patrick McGilligan
Commediografa, scrittrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica statunitense, nata a Forth Worth (Texas) il 3 marzo 1922. Sebbene [...] ; In viaggio con la zia), un adattamento da G. Greene scritto dalla P. A. in collaborazione. Sempre nel 1972 uscì Cabaret, diretto magistralmente da Bob Fosse, ottimo adattamento cinematografico (per il quale la P. A. ottenne una nomination all'Oscar ...
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Aimée, Anouk
Fulvia Caprara
Nome d'arte di Françoise Sorya Dreyfus, attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 27 aprile 1932. Il viso intenso dai tratti irregolari, l'eleganza del corpo sottile, [...] Demy, che la volle per il suo film d'esordio Lola (1961; Lola, donna di vita) nella parte di una cantante di cabaret, e con autori italiani come Vittorio De Sica che la inserì nel ricco cast di Il giudizio universale (1961); o Federico Fellini che ...
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Modelli e influenze della canzone internazionale
Vincenzo Perna
di Vincenzo Perna
Ruolo e modelli della canzone
Gran parte della produzione di musica popolare contemporanea - espressione preferibile [...] militare, con interpreti specializzati in ruoli macchiettistici. Figura popolarissima fu, sul finire del secolo 19°, il cantante di cabaret A. Bruant (1851-1921), i cui testi celebravano la vita pericolosa del faubourg impiegando l'argot e producendo ...
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MANN, Klaus
P. Ch.
Scrittore tedesco, nato a Monaco il 18 novembre 1906, morto suicida a Cannes il 22 maggio 1949. Figlio di Thomas Mann (v.), crebbe nella raffinata atmosfera familiare satura di cultura, [...] si recò in esilio, assumendo dapprima la cittadinanza ceca e poi quella statunitense; scrisse testi satirico-politici per il cabaret zurighese "Die Pfeffermühle" diretto dalla sorella Erika e continuato anche in America; fondò le riviste Die Sammlung ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...