autonegazione
s. f. Negazione, mortificazione di sé stessi.
• Hugo Ball, fondatore del Cabaret Voltaire a Zurigo, col quale nasce il Dadaismo, esortava a non credere all’esistenza della sua persona e [...] diceva di «simulare con grande sforzo un’esistenza reale»: negava cioè beffardamente in se stesso l’Io compatto e unitario, cardine del pensiero, della cultura e della società borghese, dei suoi valori, ...
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Attore teatrale e cinematografico italiano (n. Catania 1934). Con alle spalle diverse esperienze nel cabaret e nell’avanspettacolo, all’inizio degli anni Sessanta è entrato nella compagnia del Teatro Stabile [...] di Catania, facendosi apprezzare tanto nei ruoli comici quanto in quelli drammatici. M. recita anche in dialetto siciliano ed è un abile caratterista, in teatro e al cinema; tra le pellicole cui ha preso ...
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Scrittore (Brno 1876 - Berlino 1928). Entrato in contatto con Wedekind a Monaco, vi fondò il cabaret "Die Elf Scharfrichter", circolo culturale su modello parigino. Diresse quindi con W. von Scholz la [...] rivista d'avanguardia Der Frühling. Passò infine a Berlino. Scrisse soprattutto per il teatro, partendo da forme neoromantiche per volgersi in seguito al dramma neoclassico. Nel primo stile si hanno la ...
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Cantante, attore e scrittore italiano (Asti 1950 - Torino 2014). Dopo aver lavorato a lungo nel cabaret nei locali milanesi, dalla metà degli anni Ottanta ha partecipato ad alcune fortunate trasmissioni televisive [...] (Drive In, Emilio). Parallelamente ha scritto canzoni per autori come A. Branduardi, Mina e Fiordaliso, e nel 1994 ha partecipato al Festival di Sanremo classificandosi secondo. Nel 2002 ha pubblicato ...
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Pieraccioni, Leonardo. – Regista e attore italiano (n. Firenze 1965). Ha esordito nel 1982 con spettacoli di cabaret e successivamente è apparso in svariati programmi televisivi. L’esordio cinematografico [...] è avvenuto nel 1991 con una parte nel film Zitti e mosca. Ha raggiunto vasta popolarità con il film I laureati nel 1995. Tra gli altri film girati e interpretati si ricordano: Il ciclone (1996); Fuochi ...
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Scrittore tedesco (Pirmasens 1886 - Sant'Abbondio di Lugano 1926). Fondò (1916) con Emmy Hennings a Zurigo il Cabaret Voltaire, e con T. Tzara iniziò il movimento dadaista, da cui poi (1917) si staccò, [...] postulando un ritorno all'ordine e rientrando nella Chiesa cattolica. Scrisse: Zur Kritik der deutschen Intelligenz (1919); Byzantinisches Christentum (1923); Die Flucht aus der Zeit, autobiografico (1927) ...
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Cabarettista, attore e regista italiano (n. Catania 1951). Trasferitosi a Verona ancora bambino, ha iniziato a esibirsi nei cabaret veneti con il gruppo comico “I gatti” di Vicolo Miracoli insieme con [...] gli amici di scuola U. Smaila, N. Salerno e F. Oppini. Grazie alla trasmissione televisiva Non stop, negli anni Settanta “I gatti” hanno acquisito una grande popolarità; dopo l’uscita di due film comici ...
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Pseudonimo di E. Schmidt (Praga 1888 - ivi 1946), giornalista e narratore ceco. Autore di canzoni, sketches, parodie per il cabaret, scrisse anche felici bozzetti e feuilletons sulla vecchia Praga (Potulky [...] pražského reportéra "Vagabondaggi di un cronista praghese", 1929), alcuni racconti e il romanzo Cirkus Humberto (1941) ...
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Attore e regista cinematografico italiano (n. Roma 1950). Diplomato al Centro sperimentale di cinematografia, si è affermato prima nel cabaret, poi in televisione con una fortunata serie di monologhi satirici. [...] Nel cinema ha esordito come regista e interprete nel 1980 (Un sacco bello), dirigendo in seguito numerose commedie divertenti e a tratti amare, che si collocano nella tradizione della commedia all'italiana ...
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Pseudonimo del poeta francese Gabriel Randon de Saint-Amand (Boulogne-sur-Mer 1867 - Parigi 1933). Conquistò la popolarità recitando nei cabaret Quatz'arts (1896) e Chat noir (1896-97) i suoi versi, composti [...] in un linguaggio vicino al parlato e intrisi di un'accorata adesione al mondo degli umili. Oltre alle raccolte poetiche (Les soliloques du pauvre, 1897; Doléances, 1899; Cantilènes du malheur, 1902; Le ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...