Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attore teatrale del Novecento fonda il senso della propria identità artistica e della [...] . Il riferimento è qui ai generi cosiddetti minori quali il teatro popolare e dialettale, il mimo o la pantomima, il cabaret o il varietà, l’operetta, l’avanspettacolo, la rivista o il music-hall, ma anche a forme spettacolari diverse, reinventate ...
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COSTA, Pasquale Antonio Cataldo Maria (detto Pasquale Mario)
Raoul Meloncelli
Nacque a Taranto il 26 luglio 1858 da Angelo, controllore di dogana, e da Maria Giuseppa Malagisi. Discendente da una gloriosa [...] a quello fuggevole dell'esperienza canzonettistica, le canzoni del C. appartengono a una categoria meno labile della canzone da cabaret, cui peraltro egli offrì lo spunto per più o meno riuscite imitazioni, quali Ninì Tirabusciò di S. Gambardella ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , G. Amelio, S. Piscicelli, e all’inizio del decennio successivo un gruppo di autori-attori per lo più provenienti dal cabaret e dalla televisione, come R. Benigni, C. Verdone, M. Troisi, F. Nuti.
Caratteristica comune di questo nuovo c. italiano fu ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] da F. Wotruba. Negli anni 1950, la Wiener Gruppe, composta prevalentemente da scrittori e musicisti, con i suoi cabaret letterari (1958, 1959) spesso sconfina nel campo dell’espressione visuale e dell’azionismo; negli anni 1960 il Wiener Aktionismus ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] dagli anni Settanta. Sembra che le origini del raï vadano rintracciate nei repertori contadini importati nei caffé e nei cabaret della città fin dagli inizi del 20° secolo. Inizialmente accompagnate da strumenti tradizionali come il flauto gasba, il ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] nella contrapposizione tra comportamento dell'artista e spettatore avevano il loro perno cruciale), delle serate dadaiste al cabaret Voltaire (provocazioni violente anti-a. tese ad accogliere la casualità e la contraddizione della vita quotidiana) o ...
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MONACO di Baviera (ted. München; fr. Munich; anticamente ad Monacos "zu den Mönchen": un piccolo monaco "das Münchner Kindl" è lo stemma della città; A. T., 56-57)
Hans MOHLE
Karl SCHOTTENLOHER
Elio [...] s'era spesso compiaciuta di atteggiamenti satirici, fu importata in Germania, con un più spiccato orientamento lirico: e appunto nel cabaret degli "Elf Scharfrichter" - fondato a Monaco da A. G. D'Ailly-Vaucheret e Leo Greiner, con la direzione di O ...
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La modificazione della città europea
Benedetto Gravagnuolo
Uno scenario in fase di trasformazione
All’alba del nuovo secolo le grandi città d’Europa hanno attuato sistematici programmi di modificazione [...] , che era mitica negli anni Venti del 20° sec. (quando intorno all’intreccio di linee tranviarie e ferroviarie sorsero i più seducenti cabaret e centri di incontro per gli intellettuali d’avanguardia, come il Café Josty), ma che fu rasa al suolo dai ...
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La città dei «piaseri»
Feliciano Benvenuti
L’Europa e Venezia
Concorrono molte ragioni per fare della Venezia del Settecento uno dei punti focali dell’attenzione europea, molte ragioni che subito appaiono, [...] il fine ultimo, anzi veniva considerato come una occasione per il gusto del ritrovarsi insieme, come potrebbe essere oggi il cabaret; e spesso anche il palcoscenico era luogo per motteggi e lazzi, non privi tuttavia di un qualche significato sociale ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] pirandelliani di volontario esilio. Seguì la drammaturgia tedesca, apprezzando Georg Kaiser e Ferdinand Bruckner, e frequentò cabaret e ritrovi intellettuali, intercalando il soggiorno berlinese con rientri in Italia e con altri viaggi, come, nell ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...