Pseudonimo del poeta francese Gabriel Randon de Saint-Amand (Boulogne-sur-Mer 1867 - Parigi 1933). Conquistò la popolarità recitando nei cabaret Quatz'arts (1896) e Chat noir (1896-97) i suoi versi, composti [...] in un linguaggio vicino al parlato e intrisi di un'accorata adesione al mondo degli umili. Oltre alle raccolte poetiche (Les soliloques du pauvre, 1897; Doléances, 1899; Cantilènes du malheur, 1902; Le ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1896 - Zurigo 1981). Dopo le poesie espressionistiche dell'esordio, aderì al dadaismo e si affermò come autore di cabaret (Ketzerbrevier, 1921; Die Gedichte, Lieder und Chansons, [...] 1929; Arche Noah SOS, 1931), esercitando la satira politica con toni anche violenti (come in Der Kaufmann von Berlin, 1929, dramma-rivista sull'inflazione). Emigrato a Vienna (1933-38), poi negli USA , ...
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Drammaturgo francese (Parigi 1927 - ivi 1991). Attivo nel dopoguerra a Montmartre con J. Gréco, L. Ferré e B.Vian, attore nel cabaret e nel varietà, ideatore di programmi radiotelevisivi, romanziere (L'animal, [...] 1955; Brouillon d'un bourgeois, 1961), esordì come autore drammatico con la commedia À la nuit la nuit (1955), affermandosi con Tchin Tchin (1959), cui fecero seguito Le comportement des époux Bredburry ...
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Attore e doppiatore italiano (n. Catania 1946). Già impegnato in attività di doppiaggio, negli anni Sessanta ha iniziato a recitare nei cabaret romani per poi esordire in TV nel cast del Bagaglino. Ormai [...] molto noto, ha dimostrato la sua versatilità e il suo talento cimentandosi con eguale successo nel varietà televisivo e nel cinema d’autore: ha vinto per tre volte il David di Donatello (II camorrista, ...
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Umorista francese, nato a Honfleur nel 1855, morto a Parigi nel 1905. Cominciò col comporre monologhi, che recitava al "cabaret" Le Chat Noir, e si conquistò rapidamente larga popolarità. Tentò più tardi [...] anche il romanzo (L'affaire Blaireau, 1899, Le Boomerang ou rien n'est mal qui finit bien, 1902), così come tentò il teatro, ora solo, ora in collaborazione con A. Capus e con Tristan Bernard; ma la migliore ...
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Gruppo musicale italiano formatosi nel 1980 su iniziativa di S. Belisari (meglio noto come Elio). Già noto da tempo nel circuito del cabaret milanese, il gruppo ha raggiunto il grande pubblico nel 1996 [...] grazie a un secondo posto al Festival di Sanremo (con La terra dei cachi), per poi consolidare il successo partecipando a trasmissioni televisive quali Mai dire gol e Zelig. Gli E. si distinguono per i ...
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Cantautore italiano (Milano 1935 - ivi 2013). Vicino fin dagli anni Sessanta a G. Gaber e a D. Fo, ispirato dal jazz (Vengo anch'io) e dal cabaret (Ho visto un re), dalla tradizione popolare lombarda (El [...] purtava i scarp del tennis) e dalla ballata d'impegno (Quelli che), J. ha proposto negli anni uno stile originale e poliedrico in canzoni intessute di ironia e di amarezza, tra spunti realistici e trattamenti ...
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Attore e regista teatrale italiano (Milano 1921 - ivi 1989). Interprete estroso ed eclettico, dopo aver esordito al Piccolo di Milano (1947) si dedicò con successo alla radio e al cabaret, accanto a D. [...] Fo e G. Durano con i quali tentò la carta del cabaret politico in Il dito nell'occhio (1953) e Sani da legare (1954). Fu poi primo attore in compagnie di giro e in teatri stabili, imponendosi per il vigore delle sue interpretazioni e la ...
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Comico e conduttore televisivo italiano (n. Taranto 1945). Trasferitosi a Milano ancora bambino, negli anni Sessanta ha acquisito una discreta popolarità come cantante, per poi dedicarsi al cabaret a partire [...] dal decennio successivo. Come molti altri comici della sua generazione ha mosso i primi passi in alcuni locali milanesi diventati poi storici (come il Derby), e ha ottenuto grossi successi in TV grazie ...
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Regista, autore drammatico e attore tedesco (Düsseldorf 1908 - Castellina in Chianti 1980); studente, esordì come attore e nel 1931 fondò con B. Todd, K. E. Heyne e W. Kleine il cabaret Die vier Nachrichter, [...] dove i fondatori rappresentarono testi parodistici scritti e musicati da loro stessi, fino al 1935 quando il cabaret fu chiuso dalle autorità. K. proseguì la sua attività di attore e regista presso varî teatri sperimentali, nel 1942-44 fu attore e ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...