ZELEŃSKI, Tadeusz (pseud. Boy)
Letterato polacco, nato a Varsavia il 24 dicembre 1876. Laureato in medicina, cominciò a prendere parte alla vita letteraria nel 1906 a Cracovia: come uno dei creatori del [...] cabaret letterario-artistico Zielony Balonik (Piosenki i fraszki Zielonego Balonika, Canzonette e scherzi del palloncino Verde, 1908; raccolta ampliata Sùówka, Parolette, 1913, con parecchie ediz. successive) e come traduttore dal francese. Dopo la ...
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(Goodbye to Berlin) Romanzo (1939) dello scrittore inglese naturalizzato statunitense Ch. Isherwood (1904-1986). Scritto con intento "documentario", dopo un lungo soggiorno a Berlino nell'immediato dopoguerra, [...] il testo fornì lo spunto narrativo al film Cabaret (1972) di B. Fosse. ...
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Scrittore tedesco (Dresda 1899 - Monaco di Baviera 1974). Subì l'ostracismo del regime nazista; dopo la guerra si trasferì da Berlino a Monaco, dove fondò la rivista per ragazzi Der Pinguin (1946) e collaborò [...] al cabaret "Die Schaubude"; negli anni 1952-62 fu presidente del Pen Club della Repubblica federale di Germania. Erede dell'illuminismo tedesco, come amava definirsi, usò la schermaglia dell'umorismo o la violenza della satira per denunciare nelle ...
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Musicista (Honfleur, Normandia, 1866 - Parigi 1925). Studiò per qualche tempo al conservatorio di Parigi, proseguendo poi da autodidatta e riprendendo gli studî da adulto presso la Schola Cantorum. Per [...] guadagnarsi da vivere suonò il pianoforte nei cabaret, dove incontrò (1891) C. Debussy, di cui divenne amico, e nel 1922 aderì al movimento dadaista. La sua musica si presentò tra le più originali del tempo, precorrendo volta a volta le affermazioni ...
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Musicista (Vienna 1870 - Bad Ischl 1954). Studiò a Vienna con H. Grädener e a Berlino con M. Bruch. Dal 1895 al 1900 fu direttore d'orchestra nei teatri di Brno, Teplice, Magonza, Berlino. Passò poi all'Überbrettl, [...] cabaret artistico organizzato da E. von Wolzogen, per il quale scrisse musiche di scena. Si dedicò quindi all'operetta, riportando notevoli successi, soprattutto col celebre Ein Walzertraum (1907). ...
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Scrittore francese, nato ad Amiens nel 1886. Dal 1929 fa parte dell'Académie Goncourt.
Dopo aver pubblicato un primo libro sulla guerra (La machine à finir la guerre, 1917), pubblicò nel 1919 Le cabaret [...] de la belle femme e Les croix de bois, nei quali con un realismo vigoroso e sobrio è data una delle rappresentazioni più imparziali, potenti ed efficaci che della guerra mondiale siano state scritte. Il ...
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Gnocchi, Gene. – Pseudonimo del comico e conduttore televisivo italiano Eugenio Ghiozzi (n. Fidenza, Parma, 1955). Dopo la laurea in Giurisprudenza e un breve periodo come avvocato, nei primi anni Ottanta [...] G. ha iniziato a esibirsi nei cabaret milanesi, per poi approdare in TV dapprima al Maurizio Costanzo show e poi (nel 1989) nel programma Emilio (ideato dalla Gialappa’s Band e condotto da T. Teocoli). Durante tutti gli anni Novanta ha consolidato il ...
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Webb, Clifton
Francesco Costa
Nome d'arte di Webb Parmalee Hollenbeck, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Indianapolis il 19 novembre 1891 e morto a Hollywood il 13 ottobre 1966. [...] Diventato un noto ballerino di cabaret ancora giovanissimo, si accostò al cinema nel 1920, ma senza riuscire a sfondare, per poi tornarvi nel 1944 con il ruolo al quale dovette la sua fama: quello del mellifluo Waldo Lydeker, malato di snobismo e ...
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Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e che ebbe sedi importanti a New York, a Berlino e a Parigi, dove si sciolse nel 1922. Il nome deriva dalla voce onomatopeica ‘dada’ [...] un dizionario francese.
Le prime manifestazioni del d. si svolsero a Zurigo, dove nel 1916 H. Ball diede vita al ‘Cabaret Voltaire’, coadiuvato da E. Hennings, R. Huelsenbeck, T. Tzara, M. Janco, H. Arp e H. Richter. Riprendendo la tradizione delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stagione provocatoria del movimento dadaista è tanto intensa quanto breve: prende [...] a riscoprire nuove e rinnovate fonti di gioia e creatività.
La culla
Il 5 febbraio 1916 viene inaugurato a Zurigo il Cabaret Voltaire. Le serate del locale, fondato dal regista teatrale Hugo Ball e animate da un gruppo di intellettuali europei ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...