Pieraccioni, Leonardo. – Regista e attore italiano (n. Firenze 1965). Ha esordito nel 1982 con spettacoli di cabaret e successivamente è apparso in svariati programmi televisivi. L’esordio cinematografico [...] è avvenuto nel 1991 con una parte nel film Zitti e mosca. Ha raggiunto vasta popolarità con il film I laureati nel 1995. Tra gli altri film girati e interpretati si ricordano: Il ciclone (1996); Fuochi ...
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Scrittore tedesco (Pirmasens 1886 - Sant'Abbondio di Lugano 1926). Fondò (1916) con Emmy Hennings a Zurigo il Cabaret Voltaire, e con T. Tzara iniziò il movimento dadaista, da cui poi (1917) si staccò, [...] postulando un ritorno all'ordine e rientrando nella Chiesa cattolica. Scrisse: Zur Kritik der deutschen Intelligenz (1919); Byzantinisches Christentum (1923); Die Flucht aus der Zeit, autobiografico (1927) ...
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Cabarettista, attore e regista italiano (n. Catania 1951). Trasferitosi a Verona ancora bambino, ha iniziato a esibirsi nei cabaret veneti con il gruppo comico “I gatti” di Vicolo Miracoli insieme con [...] gli amici di scuola U. Smaila, N. Salerno e F. Oppini. Grazie alla trasmissione televisiva Non stop, negli anni Settanta “I gatti” hanno acquisito una grande popolarità; dopo l’uscita di due film comici ...
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Pseudonimo di E. Schmidt (Praga 1888 - ivi 1946), giornalista e narratore ceco. Autore di canzoni, sketches, parodie per il cabaret, scrisse anche felici bozzetti e feuilletons sulla vecchia Praga (Potulky [...] pražského reportéra "Vagabondaggi di un cronista praghese", 1929), alcuni racconti e il romanzo Cirkus Humberto (1941) ...
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Attore e regista cinematografico italiano (n. Roma 1950). Diplomato al Centro sperimentale di cinematografia, si è affermato prima nel cabaret, poi in televisione con una fortunata serie di monologhi satirici. [...] Nel cinema ha esordito come regista e interprete nel 1980 (Un sacco bello), dirigendo in seguito numerose commedie divertenti e a tratti amare, che si collocano nella tradizione della commedia all'italiana ...
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Pseudonimo del poeta francese Gabriel Randon de Saint-Amand (Boulogne-sur-Mer 1867 - Parigi 1933). Conquistò la popolarità recitando nei cabaret Quatz'arts (1896) e Chat noir (1896-97) i suoi versi, composti [...] in un linguaggio vicino al parlato e intrisi di un'accorata adesione al mondo degli umili. Oltre alle raccolte poetiche (Les soliloques du pauvre, 1897; Doléances, 1899; Cantilènes du malheur, 1902; Le ...
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Attrice e conduttrice televisiva statunitense (n. New Orleans, Louisiana, 1958). Dotata di un grande talento comico, si è esibita nei cabaret statunitensi durante tutta la prima metà degli anni Ottanta, [...] per poi raggiungere la notorietà in TV. Dopo aver preso parte a diversi programmi televisivi di successo, tra il 1994 e il 1998 è stata l’assoluta protagonista della serie Ellen, molto seguita dal pubblico ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1896 - Zurigo 1981). Dopo le poesie espressionistiche dell'esordio, aderì al dadaismo e si affermò come autore di cabaret (Ketzerbrevier, 1921; Die Gedichte, Lieder und Chansons, [...] 1929; Arche Noah SOS, 1931), esercitando la satira politica con toni anche violenti (come in Der Kaufmann von Berlin, 1929, dramma-rivista sull'inflazione). Emigrato a Vienna (1933-38), poi negli USA , ...
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Drammaturgo francese (Parigi 1927 - ivi 1991). Attivo nel dopoguerra a Montmartre con J. Gréco, L. Ferré e B.Vian, attore nel cabaret e nel varietà, ideatore di programmi radiotelevisivi, romanziere (L'animal, [...] 1955; Brouillon d'un bourgeois, 1961), esordì come autore drammatico con la commedia À la nuit la nuit (1955), affermandosi con Tchin Tchin (1959), cui fecero seguito Le comportement des époux Bredburry ...
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Attore e doppiatore italiano (n. Catania 1946). Già impegnato in attività di doppiaggio, negli anni Sessanta ha iniziato a recitare nei cabaret romani per poi esordire in TV nel cast del Bagaglino. Ormai [...] molto noto, ha dimostrato la sua versatilità e il suo talento cimentandosi con eguale successo nel varietà televisivo e nel cinema d’autore: ha vinto per tre volte il David di Donatello (II camorrista, ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...