Gruppo musicale italiano formatosi nel 1980 su iniziativa di S. Belisari (meglio noto come Elio). Già noto da tempo nel circuito del cabaret milanese, il gruppo ha raggiunto il grande pubblico nel 1996 [...] grazie a un secondo posto al Festival di Sanremo (con La terra dei cachi), per poi consolidare il successo partecipando a trasmissioni televisive quali Mai dire gol e Zelig. Gli E. si distinguono per i ...
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Cantautore italiano (Milano 1935 - ivi 2013). Vicino fin dagli anni Sessanta a G. Gaber e a D. Fo, ispirato dal jazz (Vengo anch'io) e dal cabaret (Ho visto un re), dalla tradizione popolare lombarda (El [...] purtava i scarp del tennis) e dalla ballata d'impegno (Quelli che), J. ha proposto negli anni uno stile originale e poliedrico in canzoni intessute di ironia e di amarezza, tra spunti realistici e trattamenti ...
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Attore e regista teatrale italiano (Milano 1921 - ivi 1989). Interprete estroso ed eclettico, dopo aver esordito al Piccolo di Milano (1947) si dedicò con successo alla radio e al cabaret, accanto a D. [...] Fo e G. Durano con i quali tentò la carta del cabaret politico in Il dito nell'occhio (1953) e Sani da legare (1954). Fu poi primo attore in compagnie di giro e in teatri stabili, imponendosi per il vigore delle sue interpretazioni e la ...
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Comico e conduttore televisivo italiano (n. Taranto 1945). Trasferitosi a Milano ancora bambino, negli anni Sessanta ha acquisito una discreta popolarità come cantante, per poi dedicarsi al cabaret a partire [...] dal decennio successivo. Come molti altri comici della sua generazione ha mosso i primi passi in alcuni locali milanesi diventati poi storici (come il Derby), e ha ottenuto grossi successi in TV grazie ...
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Regista, autore drammatico e attore tedesco (Düsseldorf 1908 - Castellina in Chianti 1980); studente, esordì come attore e nel 1931 fondò con B. Todd, K. E. Heyne e W. Kleine il cabaret Die vier Nachrichter, [...] dove i fondatori rappresentarono testi parodistici scritti e musicati da loro stessi, fino al 1935 quando il cabaret fu chiuso dalle autorità. K. proseguì la sua attività di attore e regista presso varî teatri sperimentali, nel 1942-44 fu attore e ...
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Attore e regista italiano (Milano 1933 - Roma 2012). Dopo aver frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano, si fece conoscere come mimo e interprete di spettacoli di cabaret, di commedie musicali [...] e di un varietà televisivo (Cab Cobelli). Regista innovativo, capace di raffinate invenzioni visive, ha allestito numerosi testi classici e moderni, rileggendoli in chiave ora polemica ora ironica: Woyzeck ...
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Keaton, Michael
Monica Cardarilli
Nome d'arte di Michael John Douglas, attore cinematografico statunitense, nato a Coraopolis (Pennsylvania) il 9 settembre 1951. Formatosi artisticamente nel mondo del [...] cabaret, K. è riuscito a muoversi con disinvoltura in ruoli ora comici ora drammatici, imponendosi come uno degli interpreti più interessanti della sua generazione. Ha prestato la sua maschera di comedian a registi di grande valore come Ron Howard, ...
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Nome d'arte del regista, attore e produttore tedesco naturalizzato statunitense Michel Igor Peschkowsky (Berlino 1931 - New York 2014). Ha lavorato a lungo, anche come attore, in teatro e nel cabaret, [...] affrontando la prima regia cinematografica con Who's afraid of Virginia Woolf? (1966). Regista colto e versatile, attento ai temi d'attualità quanto alle esigenze spettacolari, ha diretto tra l'altro: ...
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Pseudonimo del poeta francese di origine romena Samuel Rosenstock (Moinesti 1896 - Parigi 1963). Esordì giovanissimo con versi in lingua romena ispirati al simbolismo, quindi si trasferì a Zurigo dove, [...] al Cabaret Voltaire, fondò nel 1916 il dadaismo, che illustrò con il dramma "antipoetico" La première aventure céleste de M. Antipyrine (1916) e con la raccolta di versi 25 poèmes (1918). Dal 1919 a Parigi, collaborò con Breton e il gruppo di ...
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Attrice italiana (Parabiago 1929 - Milano 2013). Figlia d'arte, debuttò giovanissima nella compagnia girovaga del padre. Passata alla rivista nel 1948, incontrò D. Fo, divenuto poi suo marito, nello spettacolo [...] di cabaret Il dito nell'occhio (1953). Dal 1958 è stata protagonista delle numerose commedie scritte da Fo. Si è imposta con una recitazione estrosa ed aggressiva, passando con disinvoltura dalla satira spregiudicata di La signora è da buttare (1967) ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...