Cantautore statunitense (n. Pomona, Los Angeles, 1949). Influenzato dai poeti e dallo stile di vita della beat generation, esordì nel 1969 esibendosi nei locali dell'area di Los Angeles, e nel 1973 incise [...] e in seguito un musicista sempre più sofisticato, capace di evolversi da sonorità jazzistiche a una sorta di cabaret surreale. Tra i suoi successi discografici si ricordano: Blue valentine (1978); Swordfishtrombones (1983); Rain dogs (1985); Mule ...
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Pittore e scenografo (Pietroburgo 1884 - New York 1946). Si formò nell'ambito delle tendenze impressioniste, post-impressioniste e simboliste dell'arte russa dell'inizio del sec. 20º. Espose sue opere [...] Djagilev (a Parigi negli anni 1912-15). Negli anni 1917-20 visse a Tbilisi, dove continuò a dipingere e decorare caffè e cabaret artistici. Nel 1920 emigrò a Parigi e nel 1923 negli USA, dove realizzò molte scenografie per il Metropolitan opera house ...
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Regista teatrale francese (Buenos Aires 1942 - Levallois-Perret 2013). Ha iniziato la sua carriera a Parigi dirigendo Le labyrinthe di F. Arrabal (1966). La sua fama è legata al Grand magic circus, gruppo [...] 'ambito del teatro "tradizionale", S. si è dedicato con lo stesso successo alla commedia musicale (Bye bye show bizz, 1984; Cabaret, 1987) e ai classici (Cyrano di E. Rostand, 1987). Direttore del Théâtre nationale de Chaillot dal 1988 al 2000, ha ...
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Cantante italiano (n. Napoli 1967). Dopo aver acquisito una certa notorietà nel napoletano come pianista di M. Merola (con cui ha scritto Cient’anne), nel 1992 ha pubblicato il primo album, Lasciatemi [...] Chiaro (2012), Ora (2013), Malaterra (2015), 24 febbraio 1967 (2017), Noi due (2019), Buongiorno (2020) e Fra (2024). Nel 2017 ha condotto su Rai Due il programma di cabaret Made in Sud, e nel 2019 è stato coach del talent show The Voice of Italy. ...
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Poeta e scrittore tedesco (Grünberg 1865 - Dresda 1910). Fu tipico esponente della "bohème" monacense e berlinese sullo scorcio del secolo (la descrisse, non senza tocchi grotteschi, nei romanzi Stilpe, [...] poeta di tono burlesco-anacreontico (cfr. Irrgarten der Liebe, 1901), trovò nello "Überbrettl" di E. v. Wolzogen l'esatta misura del suo mondo, e nelle strofette agrodolci da cabaret la forma più congeniale alla propria vena ironico-sentimentale. ...
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FROBE, Gert
Italo Moscati
Fröbe, Gert (propr. Karl Gerhart)
Attore teatrale e cinematografico tedesco, nato a Planitz (od. Zwickau, Sassonia) il 25 febbraio 1913 e morto a Monaco di Baviera il 5 settembre [...] , prima come scenografo e dal 1937 come attore. Vestita la divisa nel 1944-45, dopo la fine della guerra recitò nei cabaret. Debuttò nel cinema nel 1948 con Berliner Ballade (Ballata berlinese) di Robert A. Stemmle, nella parte dello scanzonato Otto ...
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GORI, Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Roma, il 7 luglio 1876, da Vincenzo Guglielmo e Giovanna Santi. Terminato il liceo, si laureò dapprima in giurisprudenza, iscrivendosi poi a medicina, senza tuttavia [...] , con un anno di anticipo sul teatro degli Indipendenti di A.G. Bragaglia, egli aveva fondato e preso a dirigere quel cabaret, La Bottega del diavolo, sito all'interno dell'hôtel Élite et des étrangers, poi Majestic, di sua proprietà.
Dell'albergo ...
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Regista inglese (n. Redding, Londra, 1965). Attivo fin da giovanissimo nei circuiti del teatro alternativo, si è rivelato al Minerva Studio di Chichester; a Londra ha diretto The cherry orchard (1989, [...] di B. Friel, 1993; The blue room di D. Hare da Der Reigen di A. Schnitzler, 1998) come al musical (Cabaret, 1993), ha dimostrato uno spiccato gusto per la satira dei costumi e delle miserie della società contemporanea, tema che ricorre anche nel ...
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Nome d’arte dell’attore e cantante italiano Leopoldo Fiorini (Roma 1938 - ivi 2017). Nato nel popolare quartiere romano di Trastevere da umile famiglia, ha fatto diversi lavori come il facchino ai Mercati [...] , F. ha anche partecipato a programmi radiofonici e televisivi di successo oltre ad aver recitato sul grande schermo. Nel 1968 ha aperto il 'Puff', uno dei primi locali di cabaret della capitale, dove ha lanciato anche tanti importanti colleghi. ...
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Sanders, George
Daniela Angelucci
Attore cinematografico inglese, nato a Pietroburgo il 3 luglio 1906 e morto suicida a Barcellona il 25 aprile 1973. Raffinato e affascinante, con il suo naturale atteggiamento [...] in Gran Bretagna durante la Rivoluzione di ottobre, S., dopo essersi occupato di com-mercio e aver lavorato nel cabaret e alla radio, interpretò alcuni piccoli ruoli nel cinema, non accreditato. Ottenne però la notorietà soltanto a Hollywood: lo ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...