Carrey, Jim (propr. James Eugene)
Francesco Zippel
Attore cinematografico canadese, nato a Newmarket (Ontario) il 17 gennaio 1962. Considerato l'erede di Jerry Lewis per l'uso istintuale del corpo, per [...] .
Proveniente da una numerosa famiglia della piccola borghesia canadese, C. debuttò a soli quattordici anni come imitatore in un cabaret di Toronto. Nel 1981, abbandonata da tempo la scuola e ormai messosi in luce in Canada, si è quindi trasferito ...
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Richter, Hans
Bruno Di Marino
Pittore, regista, storico e teorico tedesco del cinema sperimentale, nato a Berlino il 6 aprile 1888 e morto a Muralto (Locarno) il 1° febbraio 1976. Tra i massimi esponenti [...] Dopo aver attraversato in pittura una fase espressionista e una cubista, R. nel 1916 approdò al Dadaismo, frequentando il Cabaret Voltaire di Zurigo dove conobbe il pittore svedese Viking Eggeling. Stabilitisi a Klein-Koelzig, i due artisti per circa ...
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Tati, Jacques
Simone Emiliani
Nome d'arte di Jacques Tatischeff, comico e attore cinematografico francese, nato a Pecq (Seine-et-Oise) il 9 ottobre 1908 e morto a Parigi il 4 novembre 1982. Erede della [...] ) di Jacques Berr e Soigne ton gauche (1938) di René Clément. Nel frattempo ottenne un enorme successo nei cabaret e nei music-hall, specializzandosi soprattutto nelle pantomime sportive. Venne poi arruolato dall'esercito francese durante la Seconda ...
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Hardy, Oliver (propr. Oliver Norvell, detto Ollie)
Antonio Costa
Attore cinematografico statunitense, nato a Harlem (Georgia) il 18 gennaio 1892 e morto a North Hollywood (California) il 7 agosto 1957. [...] alla Lubin Motion Pictures dove restò tre anni interpretando per lo più ruoli di cattivo. Successivamente si esibì come cantante di cabaret e interpretò la serie di Plump and Runt (34 titoli fino al 1918, molti dei quali diretti da Will Louis e ...
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Attore e regista cinematografico, nato a Firenze il 17 maggio 1955. Attraverso una marcata cadenza dialettale e dando vita personaggi che giocano sul tentativo di riappropriarsi del ruolo dominante all'interno [...] di Paperino (1981), rivisitazione del repertorio comico del terzetto toscano. Abbandonato il trio, con il quale si era cimentato nel cabaret e aveva partecipato a trasmissioni televisive di successo, quali, per es., Non stop (1977-78), ha avviato la ...
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Attore comico italiano (n. Monfalcone 1953). Intrattenitore dalla vena poetica e surreale e dalla comicità aggressiva, oltraggiosa e beffarda a dispetto del fisico minuto da folletto, ha affrontato le [...] da L'opera del mendicante di J. Gay (1990), Milanon Milanin (1994), sorta di antistoria di Milano e del suo cabaret; Rabelais, da Gargantua e Pantagruel (1995), Il circo di Paolo Rossi (1995), Romeo & Juliet-Serata di delirio organizzato (1999 ...
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Dalio, Marcel (propr. Israel Moshe Blau-schild)
Serafino Murri
Attore cinematografico francese, di famiglia ebrea romena, nato a Parigi il 17 luglio 1900 e morto ivi il 20 novembre 1983. Di formazione [...] d'arte drammatica di Parigi, durante gli anni Venti D. diede inizio alla sua carriera di interprete lavorando nei cabaret della capitale francese. Il primo, piccolo ruolo cinematografico lo ottenne nel 1934 nel cortometraggio di esordio di Robert ...
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(App. III, I, p. 596; IV, I, p. 766)
Regista cinematografico italiano; nella sua successiva produzione ha continuato a rileggere il proprio passato e il mondo contemporaneo con lucida fantasia, rinverdendo [...] , il suo mondo e le sue deformazioni pubblicitarie, attraversata però nel fondo da una struggente nostalgia degli anni del cabaret, quando lo spettacolo aveva un cuore.
Nuova discesa nell'io in Intervista (1987), apoteosi colorata di un regista che ...
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Hunziker, Michelle Yvonne. – Showgirl, conduttrice televisiva e attrice svizzera naturalizzata italiana (n. Sorengo 1977). Trasferitasi nel 1993 in Italia, nello stesso anno ha conosciuto ampia notorietà [...] (2008) e Natale in crociera (2009), compiendo felici incursioni nella recitazione teatrale (Tutti insieme appassionatamente, 2005; Cabaret, 2007; Mi scappa da ridere, 2010), e conducendo spettacoli televisivi di amplissima popolarità quali il Gran ...
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MUSICAL
Eugenio Ragni
Mino Argentieri
Genere di spettacolo teatrale, misto di prosa, musica, canzoni e balletti, nato negli ultimi decenni del secolo 19° in Gran Bretagna e, quasi contemporaneamente, [...] tratta da una commedia di Th. Wilder; The fiddler on the roof (1964), da racconti di vita ebraica di S. Aleichem; Cabaret (1966), ambientato nella Berlino degli inizi del nazismo; e Hair (1967), in cui l'obiezione di coscienza di un gruppo di hippies ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...