Scrittore francese (Courtenay, Loire, 1851 - Parigi 1925). Applaudito chansonnier nel cabaret parigino dello "Chat noir", poi "Mirliton", raccolse la sua opera nelle tre serie di Dans la rue: chansons [...] et monologues (1889, 1895, 1909) e in Sur la route (1897). Si valse del gergo della malavita di cui curò un piccolo dizionario: L'argot au XXe siècle (1905) ...
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Scrittore (Brno 1876 - Berlino 1928). Entrato in contatto con Wedekind a Monaco, vi fondò il cabaret "Die Elf Scharfrichter", circolo culturale su modello parigino. Diresse quindi con W. von Scholz la [...] rivista d'avanguardia Der Frühling. Passò infine a Berlino. Scrisse soprattutto per il teatro, partendo da forme neoromantiche per volgersi in seguito al dramma neoclassico. Nel primo stile si hanno la ...
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Cantante, attore e scrittore italiano (Asti 1950 - Torino 2014). Dopo aver lavorato a lungo nel cabaret nei locali milanesi, dalla metà degli anni Ottanta ha partecipato ad alcune fortunate trasmissioni televisive [...] (Drive In, Emilio). Parallelamente ha scritto canzoni per autori come A. Branduardi, Mina e Fiordaliso, e nel 1994 ha partecipato al Festival di Sanremo classificandosi secondo. Nel 2002 ha pubblicato ...
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Scrittore tedesco (Pirmasens 1886 - Sant'Abbondio di Lugano 1926). Fondò (1916) con Emmy Hennings a Zurigo il Cabaret Voltaire, e con T. Tzara iniziò il movimento dadaista, da cui poi (1917) si staccò, [...] postulando un ritorno all'ordine e rientrando nella Chiesa cattolica. Scrisse: Zur Kritik der deutschen Intelligenz (1919); Byzantinisches Christentum (1923); Die Flucht aus der Zeit, autobiografico (1927) ...
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Pseudonimo di E. Schmidt (Praga 1888 - ivi 1946), giornalista e narratore ceco. Autore di canzoni, sketches, parodie per il cabaret, scrisse anche felici bozzetti e feuilletons sulla vecchia Praga (Potulky [...] pražského reportéra "Vagabondaggi di un cronista praghese", 1929), alcuni racconti e il romanzo Cirkus Humberto (1941) ...
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Pseudonimo del poeta francese Gabriel Randon de Saint-Amand (Boulogne-sur-Mer 1867 - Parigi 1933). Conquistò la popolarità recitando nei cabaret Quatz'arts (1896) e Chat noir (1896-97) i suoi versi, composti [...] in un linguaggio vicino al parlato e intrisi di un'accorata adesione al mondo degli umili. Oltre alle raccolte poetiche (Les soliloques du pauvre, 1897; Doléances, 1899; Cantilènes du malheur, 1902; Le ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1896 - Zurigo 1981). Dopo le poesie espressionistiche dell'esordio, aderì al dadaismo e si affermò come autore di cabaret (Ketzerbrevier, 1921; Die Gedichte, Lieder und Chansons, [...] 1929; Arche Noah SOS, 1931), esercitando la satira politica con toni anche violenti (come in Der Kaufmann von Berlin, 1929, dramma-rivista sull'inflazione). Emigrato a Vienna (1933-38), poi negli USA , ...
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Pseudonimo del poeta francese di origine romena Samuel Rosenstock (Moinesti 1896 - Parigi 1963). Esordì giovanissimo con versi in lingua romena ispirati al simbolismo, quindi si trasferì a Zurigo dove, [...] al Cabaret Voltaire, fondò nel 1916 il dadaismo, che illustrò con il dramma "antipoetico" La première aventure céleste de M. Antipyrine (1916) e con la raccolta di versi 25 poèmes (1918). Dal 1919 a Parigi, collaborò con Breton e il gruppo di ...
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(Goodbye to Berlin) Romanzo (1939) dello scrittore inglese naturalizzato statunitense Ch. Isherwood (1904-1986). Scritto con intento "documentario", dopo un lungo soggiorno a Berlino nell'immediato dopoguerra, [...] il testo fornì lo spunto narrativo al film Cabaret (1972) di B. Fosse. ...
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Scrittore tedesco (Dresda 1899 - Monaco di Baviera 1974). Subì l'ostracismo del regime nazista; dopo la guerra si trasferì da Berlino a Monaco, dove fondò la rivista per ragazzi Der Pinguin (1946) e collaborò [...] al cabaret "Die Schaubude"; negli anni 1952-62 fu presidente del Pen Club della Repubblica federale di Germania. Erede dell'illuminismo tedesco, come amava definirsi, usò la schermaglia dell'umorismo o la violenza della satira per denunciare nelle ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...