Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] vita culturale conobbe una svolta, segnata dalla nascita di nuove riviste, nuovi gruppi e nuove correnti. I caffè e i cabaret letterari, dominati dalla figura del poliedrico T. Żeleński Boy, divennero i centri della creazione artistica. Se la breve ...
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FRANZI, Giovanni Pietro, detto Gino
Paola Campi
Nacque a Torino il 25 luglio 1884 da Pietro e da Catterina Alberto. Figlio di operai, iniziò la carriera artistica come attore in compagnie dialettali [...] , Romano Canavese 1977, p. 105; M.T. Contini - P.A. Paganini - M. Vannucci, Café-chantant, Firenze 1977, p. 149; La canzone italiana, salotti e cabaret anni '20, a cura di G.F. Vené, Milano 1982, I, pp. 4 s., 8 s., 10, 12; III, pp. 25 ss., 30, 32, 34 ...
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La canzone d'autore in Italia
Roberto Vecchioni
di Roberto Vecchioni
Pur partendo da due sistemi semantici preesistenti (il linguaggio poetico e quello musicale), la c. d'autore costituisce un'unità [...] il già citato Nuovo canzoniere italiano, L. Betti canta F. Fortini, Fo se stesso, i Gufi propongono il 'cabaret totale' in tutta la sua originalità come mistione di esistenzialismo francese, ballata dialettale, macchiettismo surrealista. In questa ...
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Jazz
Leo Izzo
La musica afroamericana diventata patrimonio culturale del mondo
Il jazz, una tradizione musicale radicata nella cultura afroamericana, nasce e si sviluppa negli Stati Uniti nell’arco [...] New York nacquero alcuni locali dedicati al solo pubblico bianco. Nel celebre Cotton club gli spettacoli di danza e cabaret erano spesso ambientati in un’Africa selvaggia e coinvolgevano, per la musica di scena, alcune delle più importanti orchestre ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] ; Victor Victoria) di Blake Edwards, alla Liza Minnelli del già citato New York, New York e prima ancora di Cabaret (1972) di Bob Fosse, nei panni della spregiudicata Sally Bowles la cui amoralità è perfettamente espressa nel numero musicale Money ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] francese (o per meglio dire parigino: si pensi alla figura dello chansonnier e al ruolo che il cabaret aveva assunto tra gli intellettuali dal tempo delle avanguardie), definibile riduttivamente come musica popolare e d'intrattenimento. Il ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] rese omaggio al m. classico con The boy friend (1971; Il boy friend) e Fosse portò alla ribalta Liza Minnelli in Cabaret (1972), gli umori del tempo si fecero sentire in Jesus Christ, superstar (1973), che Norman Jewison trasse dall'opera rock di ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] sei'), Maurice Jaubert, Georges Van Parys, Jean Wiener, Maurice Thiriet, gettarono ponti, con un uso scanzonato dei suoni, verso il cabaret, il jazz, e il gusto e i modi dell'avanguardia e del Surrealismo. La Germania poté vantare una calda adesione ...
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Sport e musica nella storia
Federico Del Sordo
L'incontro di due mondi
L'origine della molteplicità di relazioni fra attività sportive e musica va ricercata in senso generale nel significato che le [...] ) e poi nelle sale da cinema (prima dell'avvento del sonoro) e nei luoghi ove venivano rappresentati vari generi di spettacolo (cabaret, music-hall ecc.) quale sostituivo delle orchestre, con evidenti vantaggi economici per i gestori. La fonica e le ...
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COSTA, Pasquale Antonio Cataldo Maria (detto Pasquale Mario)
Raoul Meloncelli
Nacque a Taranto il 26 luglio 1858 da Angelo, controllore di dogana, e da Maria Giuseppa Malagisi. Discendente da una gloriosa [...] a quello fuggevole dell'esperienza canzonettistica, le canzoni del C. appartengono a una categoria meno labile della canzone da cabaret, cui peraltro egli offrì lo spunto per più o meno riuscite imitazioni, quali Ninì Tirabusciò di S. Gambardella ...
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cabaret
‹kabarè› s. m., fr. [prob. dal medio oland. cabret, che è dal piccardo camberete «cameretta»]. – 1. a. Locale caratteristico, di solito piuttosto ristretto, con servizio di bibite, bevande alcoliche, meno spesso di ristorante, divenuto...
cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...