culla
Bruna Cordati Martinelli
Due occorrenze, in due luoghi assai diversi come ispirazione e come linguaggio; nella grande canzone della liberalità (CVI 78 Maladetta tua culla, / che lusingò cotanti [...] miglior, i migliori di me); in Pd XV 121 L'una vegghiava a studio de la culla, siamo al momento saliente della rievocazione della Firenze antica da parte di Cacciaguida, e all'esaltazione delle virtù morali dei cittadini di allora. Vedi anche CUNA. ...
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cinquecento
Andrea Mariani
. Il numerale cardinale compare tre volte nel Convivio e tre nella Commedia. In Cv II XIII 11 e IV VIII 7 serve a indicare la misura del diametro de la terra che è sei milia [...] dopo (XXII 93) per quattrocento anni nella cornice degli accidiosi (trecento li avrà dunque passati nell'Antipurgatorio). In Pd XVI 37 Cacciaguida, per indicare l'anno della sua nascita, dice che da quel dì che fu detto ‛ Ave ' al giorno in cui sua ...
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pudico
È p. chi ha il senso del pudore, il quale è uno ritraimento d'animo da laide cose, con paura di cadere in quelle; sì come vedemo... ne li adolescenti, che tanto sono pudici, da arrossire dove [...] e di castigatezza di costumi che caratterizzavano la Firenze di un tempo, quale D. la vede attraverso l'accorata rievocazione di Cacciaguida: Fiorenza... / si stava in pace, sobria e pudica, " cioè in abito ed in atto onesto " (Ottimo, a Pd XV 99 ...
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ambage
Aldo Duro
Dei due significati che il vocabolo aveva in latino, " cammino tortuoso " (documentato specie in Virgilio Aen. VI 29-30, Ovidio Met. VIII 160-161, Stazio Theb. XII 668, con riferimento [...] alle tortuose e ingannevoli oscurità degli oracoli pagani, in netta contrapposizione alle chiare parole e al preciso latino con cui Cacciaguida predice al poeta la sorte futura. Del significato più concreto si ha un esempio, ma latino, in VE I X ...
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fido
Fernando Salsano
Qualifica persona o cosa " che merita fiducia ", " che ispira sicurezza ": If XIV 100 Rëa la scelse già [l'Ida, la montagna] per cuna fida (cfr. Aen. III 111 ss.); Pg XVII 10 pareggiando [...] e quasi mistica fiducia è significata nell'evocazione di un'esemplare e mitica cittadinanza fiorentina fatta da Cacciaguida in Pd XV 131 (così fida / cittadinanza, " immagine di una riconquistata elementarità umana, di una concordia originaria ...
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Figurelli, Fernando
Critico letterario, nato a Santomenna (Salerno) nel 1907, professore di letteratura italiana nelle università di Catania e di Bari. Il suo giovanile volume sul Dolce stil nuovo (Napoli [...] da ricordare, per novità di spunti critici, quelle sull'Inferno: canti VII (in Nuove lett. I 183-208), XII (Lect. Scaligera I 393-419), XVI (Napoli 1953), e di un ampio saggio su I canti di Cacciaguida (in " Cultura e scuola " 13-14 [1965] 634-661). ...
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scala
Alessandro Niccoli
Nelle opere canoniche compare solo nella Commedia, ma è presente una volta nel Fiore e una nel Detto.
Appartengono ai due poemetti gli unici esempi nei quali il vocabolo conserva [...] da un'amara esperienza e dal ricordo delle umiliazioni e delle sofferenze patite, tutta figurata è l'immagine alla quale ricorre Cacciaguida per predire a D. l'angoscia dell'esilio: Tu proverai... come è duro calle / lo scendere e 'l salir per l ...
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torto
Alessandro Niccoli
Ricorre solo in poesia; come contrario di ‛ diritto ', indica azione colpevole e ingiusta, o per lo meno non rispettosa dei doveri di chi la compie o noncurante dei meriti della [...] vocabolo ricorre nelle parole rivolte da Beatrice a D. per consolarlo dell'immeritata condanna all'esilio poco prima profetizzatagli da Cacciaguida: Muta pensier; pensa ch' i' sono / presso a colui ch'ogne torto disgrava (Pd XVIII 6), presso Dio che ...
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Adimari
Arnaldo D'addario
. Consorteria magnatizia fiorentina, alla quale alcuni genealogisti meridionali del sec. XVII (Filadelfo Mugnos, Biagio Aldimari), parlando del ramo che si era trasferito nel [...] origine. Anche D. (Pd XVI 115-120) si fa eco di questa convinzione quando fa ricordare da Cacciaguida l'oltracotanza degli A., contrapponendola polemicamente alla modestia delle loro origini. Tanto recenti, queste, da indurre Ubertino Donati ...
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seguitare [seguitasse, imperf. cong. I singol.; seguiterieno, cond. pres. III plur.]
Antonietta Bufano
Frequentativo di ‛ seguire ' (v.), di cui ripete usi e accezioni, e di cui è sovente nei codici [...] - seguitai lo 'mperador Currado, Pd XV 139 - il verbo assume un significato più ampio, rilevato, per es., dal Porena (" Cacciaguida si mise al séguito di Corrado "; anche il Mattalia: " militai, fui al servizio di... ". Per i problemi inerenti all ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...