cambiare
Antonietta Bufano
Il verbo, frequentemente usato nelle sue diverse accezioni (e v. anche CANGIARE) nella lirica due-trecentesca, anche in D. è di uso esclusivamente poetico, con un'unica eccezione [...] ' tra di loro il risplendente candore col vermiglio infocato " (Venturi); con oggetto astratto, in Pd XVII 90, dove Cacciaguida esalta Cangrande della Scala, per cui fia trasmutata molta gente, / cambiando condizion ricchi e mendici, " imperò che li ...
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città (cittade)
Andrea Mariani
In prosa ricorre sempre ‛ cittade ', mentre in poesia prevale la forma apocopata; ma non mancano esempi di ‛ cittade ' in poesia, dovuti a ragioni metriche (e cfr. Petrocchi, [...] ‛ c. di Lucifero ': La tua città... di colui è pianta / che pria volse le spalle al suo fattore); e, dice l'aristocratico Cacciaguida, la confusion de le persone/ principio fu del mal de la cittade (XVI 68). Anche in Pd XVI 144 la c. è Firenze, ma ...
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Pelli, Giuseppe
Aurelia Accame Bobbio
Erudito (Firenze 1729 - ivi 1808). Compilò le Memorie per servire alla vita di D. e alla storia della sua famiglia, che uscirono per la prima volta a corredare [...] personaggio (Dantino degli Alighieri); o quello, conosciuto per comunicazione di L. Galletti, del 1189 relativo ai due figli di Cacciaguida, Alighiero e Preitenitto; o ancora quello del 1277 relativo ai figli di Bello Alighieri, tra i quali Geri (cfr ...
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contingente
Alfonso Maierù
Il latino (contingens), nella tradizione filosofica, rende i valori dei termini greci συμβαίνειν(" accadere ") in concorrenza con accidere, evenire, e l' ἐνδέχεσθαι (" accettare [...] cose contingenti sono le cose a venire (anzi che siano in sé, v. 17), non aventi ragione di necessità, che Cacciaguida vede mirando a Dio eterno. Così anche i commentatori antichi e Passavanti (Specchio Penit. 240), ove è identico il riferimento alla ...
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bianco
Freya Anceschi
. Nella sua accezione più comune, riferito al colore, l'aggettivo ricorre frequente (e quattro volte nella forma del superlativo assoluto) in tutte le opere volgari, escluso il [...] apparver ali.
Contrapposto al sostantivo bruno, si trova in Pd XV 51, dove i decreti immutabili di Dio sono detti da Cacciaguida magno volume / du' non si muta mai bianco né bruno; e XXII 93, dove s. Benedetto depreca amaramente il progressivo ...
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Lamartine, Alphonse de
Remo Ceserani
Poeta francese (Mâcon 1790-1869). Benché abbia spesso parlato e scritto di D., e ne abbia letto l'opera con più impegno e attenzione di tanti altri scrittori del [...] Montor) era forte e incisivo come il tratto di Michelangelo, alcuni episodi (Francesca, Ugolino, Pia, l'incontro con Beatrice, Cacciaguida) hanno un fascino eterno, ma il poema è nel complesso tenebroso e inesplicabile.
Bibl. - V. alla voce FRANCIA ...
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Quevedo y Villegas, Francisco Gómez de
Joaquín Arce
Scrittore spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). L'accostamento delle fantasie satirico-morali del Q., i Sueños, all'Inferno dantesco [...] accostare i versi della Epístola satírica y censoria sul rimpianto del tempo passato e l'evocazione dell'antica Firenze fatta da Cacciaguida.
Bibl. - A.G. De Amezúa, Fases y caracteres de la influencia del D. en España, Madrid 1922; S.E. Fernández ...
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Della Scala, Giuseppe
Eugenio Chiarini
Figlio naturale di Alberto, ricordato con sferzante disprezzo in Pg XVIII 121-129 come mal del corpo intero, / e de la mente peggio, e che mal nacque, ossia " [...] altresì di Cangrande, cioè del benefattore dal poeta più altamente celebrato. Vige anche nei confronti degli Scaligeri il precetto di Cacciaguida: e lascia pur grattar dov'è la rogna (Pd XVII 129).
Bibl. - Oltre alle opere citate in bibl. le voci ...
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Latini, Brunetto
Francesco Mazzoni
Letterato e uomo politico fiorentino, protagonista di uno dei più interessanti episodi dell'Inferno (terzo girone del VII cerchio, ove sono puniti i violenti contro [...] e delle Parti, con la virile dantesca accettazione di un amaro avvenire, preparano, anticipandola nettamente, la tematica dell'incontro con Cacciaguida, pur se a mente di If XV 89-90 D. pensava allora ad altro incontro paradisiaco); ma soprattutto il ...
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rispondere (respondere)
Domenico Consoli
La variante latineggiante è accolta dagli editori solo in Rime LXXXIII 104 (non responde / il lor frutto a le fronde) e Fiore CCXX 9 (Vergogna sì respuose). Per [...] a me; ché le memorie triste / in te non sono ancor da l'acqua offense, XXXI 11), alla carità fervorosa di Cacciaguida (per chiare parole e con preciso / latin rispuose quello amor paterno, Pd XVII 35), o infine alla solenne professione che conclude ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...