riso
Emilio Pasquini
Parola-chiave del mondo dantesco, nelle sue varie connotazioni semantiche (come anche ‛ ridere '), spesso delegata al rilievo della posizione in rima. Pochi gli esempi estranei [...] come sole in viso che più trema, / così lo rimembrar del dolce riso / la mente mia da me medesmo scema (XXX 26).
Così Cacciaguida, mentre si rivolge a D., è quello amor paterno, / chiuso e parvente del suo proprio riso (Pd XVII 36): cioè occulto nel ...
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valle
Domenico Consoli
In senso proprio indica lo spazio di terreno che è racchiuso fra opposti pendii montani e lungo il quale di solito scorre un torrente o un fiume.
In If XXXII 56 la valle onde [...] , v. 115), alla sommità dei circoli dei beati nella rosa celeste.
Infine v. ha valore metaforico-morale nelle parole con cui Cacciaguida predice a D. che il maggior danno a lui riservato dall'esilio sarà la compagnia di esuli indegni: quel che più ti ...
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seme
Domenico Consoli
Giorgio Stabile
La parola è usata piuttosto raramente nel senso proprio di " corpo riproduttivo " dei vegetali: altrimenti è disposta una stagione a ricevere lo seme che un'altra [...] collettivo) qualifica i dannati, i reprobi, essendo Adamo " il primo nostro padre... del quale noi siamo tutti seme " (Boccaccio), e Cacciaguida benedice commosso Dio per esser stato tanto cortese nel suo seme, cioè in D. (Pd XV 48).
Discutibile è se ...
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vista
Domenico Consoli
Vocabolo di uso assai esteso, presente in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore; non figura invece nel Detto.
Si collega in tutti i casi con l'atto del vedere, specificandosi [...] vel demonstrata ratione " (Benvenuto), onde la funzione di argomento delle cose non parventi che ha la fede.
In Pd XVII 45 Cacciaguida afferma che dalla mente di Dio, dove tutto è presente ab aeterno, gli viene / a vista il tempo futuro: egli legge ...
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GUALTIERI, Lorenzo (Lorenzo Spirito)
Guido Arbizzoni
Nacque a Perugia da Cipriano, notaio di prestigio, e da Andrea Matteucci, che morì quando il G. era ancora in tenera età. In assenza di documenti [...] dall'antica morigeratezza e dai sobri costumi del passato. Il calco dei canti danteschi di cui è protagonista Cacciaguida giunge fino alla proclamata assunzione, da parte del poeta, del compito di richiamare i concittadini corrotti alla via ...
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fortuna
Federigo Tollemache
Voce frequente nelle opere volgari (2 occorrenze nella Vita Nuova, 3 nelle Rime, 7 nel Convivio, 10 nell'Inferno, 3 nel Purgatorio, 5 nel Paradiso, 7 nel Fiore, 2 nel Detto), [...] le nazioni e le famiglie (v. 80), riceve il suo compimento in Pd XVI 34-154. Con una ricca esemplificazione Cacciaguida documenta l'opera della f. nella vita di alcune città italiane e, con più minuti particolari, in quella di Firenze, mettendo ...
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Giove (Iove)
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il dio Zeus (che i Latini identificarono con il loro G.), figlio di Crono (identificato dai Latini con Saturno) e di Rea, è la somma divinità [...] , Mercurio, Venere, Sole, Marte). Appunto da Marte D. ascende al pianeta di G., avvedendosi di ciò in quanto, dopo che Cacciaguida ha ripreso il suo posto nei bracci della croce luminosa, voltosi a conoscere dal cenno di Beatrice che cosa debba fare ...
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seguire (seguere)
Antonietta Bufano
Quanto alla morfologia, accanto all'infinito seguer (che costituisce la rima composta seguer de' con verde) di Rime XCV 14, va registrata, per la III singol. del pass. [...] che men seguon voler ne' più veraci (Pg XXI 108, connesso a seguaci del v. 106); secondo le previsioni di Cacciaguida, la colpa seguirà la parte offensa / in grido, cioè, contestualmente, " sarà attribuita dalla voce comune " ai Bianchi (Scartazzini ...
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vivo
Alessandro Niccoli
Le presenze fuori della Commedia sono appena otto (nessuna nel Detto), mentre nel poema compare 76 volte, sia in senso proprio sia in una vasta gamma di usi estensivi. Ha prevalentemente [...] 'apostolo Giacomo, tremolava un lampo (XXV 79); Beatrice è invocata come isplendor di viva luce etterna (Pg XXXI 139); a Cacciaguida il poeta si rivolge chiamandolo vivo topazio / che questa gioia prezïosa ingemmi (Pd XV 85); la vergine Maria è la ...
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Fiesole
Franco Cardini
Città dell'Etruria settentrionale, fondata al confine ligure, sulla via di Felsina, attorno al V sec. a.C. in seguito alla colonizzazione etrusca del medio Valdarno.
L'antica [...] e come ingenua e struggente, ma al tempo stesso piena di consapevole orgoglio, sia l'evocazione delle favole fiesolane laddove Cacciaguida rammenta il tempo onesto ed eroico del comune, il tempo delle vittorie all'esterno e della pace all'interno che ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...