veltro
Antonietta Bufano
Charles T. Davis
Cane da caccia, di cui è peculiare la velocità (ogni bontade propria in alcuna cosa, è amabile in quella: sì come... nel bracco bene odorare, e sì come nel [...] -370; C. Hardie, Beatrice's Chariot in Dante's Earthly Paradise, in " Deutsches Dante-Jahrbuch " XXXIX (1961) 137-172; ID., Cacciaguida's Prophecy in Paradiso 17, in " Traditio " XIX (1963) 267-294; ID., The " Veltres " in the Chanson de Roland, in ...
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allegoria
Jean Pépin
Per valutare correttamente il posto occupato dall'a. nell'opera sia di D. che di qualunque altro, bisogna intendersi anzitutto sul significato del termine.
La nozione di A. - Le [...] Fetonte andò dalla madre Climene per assicurarsi di essere proprio il figlio di Apollo, così lui attende dal trisavolo Cacciaguida la rivelazione dei pericoli che lo minacciano. Potremmo anche sottoporre, come fa Pézard (Le sonnet de la Dame Verte ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] secondo verso: del resto, un tal procedimento anaforico, all'inizio di t. successive, è anche altrove presente nell'accorato discorso di Cacciaguida: Tu credi che, Tu credi 'l vero (vv. 55, 61); e nel canto XVII Tu lascerai, Tu proverai (vv. 55, 58 ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
paterno
patèrno agg. [dal lat. paternus, der. di pater «padre»]. – 1. a. Del padre, che appartiene al padre o da lui proviene: l’amore p.; i consigli, i rimproveri p.; l’autorità p.; la casa p.; beni p. (e analogam. eredità p., quella costituita...