TITHONOS (Τιϑωνός)
E. Paribeni
È un antico dio della luce e come tale il consueto compagno e complemento di Eos. Nel processo di unificazione delle storie mitiche attraverso regolari genealogie, T. diviene [...] , come se questa l'avesse strappata al fanciullo.
Il fanciullo trepidante ed estatico che Eos solleva tra le braccia nell'acroterio di Caere, in un rilievo melio e in due superbi sköphoi del Pittore Lewis (H. R. W. Smith, Der Lewismaler, tav. 14, A ...
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ISMENE
B. Conticello
(᾿Ισμηᾒνη). − Figlia di Giocasta e di Edipo, re di Tebe, sorella di Eteocle, Polinice ed Antigone, nipote di Creonte, cugina di Laodamante.
Una leggenda vuole che I. sia stata uccisa, [...] vascolari, numerose sono le raffigurazioni del mito di I., in entrambe le versioni più note. Ricordiamo: 1) un'anfora tardo-corinzia da Caere al Museo del Louvre (E. 640), in cui compare I. sdraiata su una klíne, Tideo presso di lei con la spada ...
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FIKELLURA, Vasi di
W. Schiering
Nome dato a una classe di vasi dipinti dell'Oriente greco, databili fra il secondo e l'ultimo terzo del VI sec. a. C., della località F., dove avvennero i primi trovamenti, [...] diffusione dei vasi di F. coincide con quella delle altre più antiche ceramiche dell'Oriente greco: Italia (Tarquinia, Caere, Paestum, Siracusa), Grecia vera e propria (Atene, Egina, Eleusi, Delfi, Corinto), le Cicladi (Delo, Rheneia) l'Oriente greco ...
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PSYCHOSTASIA (Ψυχοστασία)
E. Paribeni
La bilancia delle sorti come attributo di un dio supremo, presumibilinente Zeus, è stata riconosciuta da M. Nilsson in un cratere miceneo di Enkomi. Questo lontano [...] di Eschilo.
Il documento più antico, e per molti aspetti il più toccante, è costituito da una raffinatissima hydrìa ionica da Caere, databile ancora entro il terzo venticinquennio del VI sec. a. C. In essa appaiono in due scene affiancate i due eroi ...
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Vedi PERIKLYMENOS dell'anno: 1965 - 1965
PERIKLYMENOS (Περικλύμενος)
A. Bisi
Figlio di Neleo, o, secondo altri, di Posidone, ricordato in Euripide (Fenicie, v. 1156) e di Clori. Appartiene all'epopea [...] col carattere bellicoso che nelle fonti sopra menzionate è attribuito all'eroe. Si tratta di un'anfora corinzia da Caere, nella Collezione Campana, rappresentante Tideo nudo, dipinto di bruno, che si appresta a trafiggere Ismene, distesa sulla kline ...
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GORGASOS (Γόργασος)
G. Caputo
Coroplasta e pittore, che decorò, con Damophilos (v.), il tempio di Cerere a Roma presso il Circo Massimo.
Nelle importanti questioni intorno alle origini dell'arte romana, [...] preciso ci è noto sulla vera patria dei due artisti.
È ammessa la possibilità che G. e Damophilos siano stati in Caere e di quella scuola artistica. Pitture di G. e Demophilos, nel restauro del Tempio di Cerere (sotto Augusto) vennero staccate.
Bibl ...
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Vedi URNA dell'anno: 1966 - 1997
URNA (v. vol. vii, p. 1075)
M. Cristofani
F. Sinn
p. 1075). Etruria. - L'utilizzazione di u., contenitori di diversa forma e materiale destinati a conservare i resti [...] . a cassetta in terracotta (esempi a Tarquinia e a Caere) si isola, a Caere, a partire dal 530-20 a.C., il tipo a reliefs archaïques de Chiusi, Roma 1984; M. Micozzi, Il giovane egineta di Caere e il suo contesto, in Prospettiva, 71, 1993, pp. 2-11. ...
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NESTORE (Νέστωρ)
A. Rumpf
Re di Pilo e, come tale, discendente di mitiche case regnanti, è figlio di Neleo, il quale condusse le colonie degli Ionî in Asia Minore; anche il tiranno ateniese Pisistrato [...] trattative con l'ambasceria per la pacificazione dell'irato Achille (testimoniato dall'iscrizione su un'idria ionica di Caere). Una volta N. viene rappresentato su una pyxis corinzia di Chares come guerriero a cavallo; tuttavia questa raffigurazione ...
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GENUCILIA, Gruppo di
G. Colonna
Questo nome è stato dato a una classe di piatti etruschi, a figure rosse, su basso piede, di forma caratteristica; decorati sull'orlo con un motivo ad onde in nero, nel [...] dall'agro falisco, si è pensato che la fabbrica, originariamente nata a Falerii, si sia poi da lì trasferita a Caere. Le aree di diffusione dei due gruppi sono per il resto indipendenti: mentre la falisca è esclusivamente locale, con esportazioni ...
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SFINGE BARBATA, Pittore della (Maler der bärtigen Sphinx)
L. Banti
Ceramografo etrusco così chiamato dal Benson che gli attribuisce alcune òlpai e oinochòai, imitanti la produzione corinzia del 630-615 [...] imitatori, in Etruria, dei vasi protocorinzi a fregio di animali. Non è isolato: altri hanno lavorato vicino a lui, in un centro che può essere Caere o Vulci. Il Benson e il Brown lo datano al VII sec. a. C., ma egli non è anteriore al 6oo a. C. e ...
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carnet
〈karnè〉 s. m., fr. [dim. dell’ant. caer(n), mod. cahier «quaderno»]. – Taccuino, libretto (per appunti). È usato soprattutto nelle seguenti locuz.: c. di ballo, cartoncino piegato a modo di libretto, su cui le dame, in una festa danzante,...