FORGES DAVANZATI, Roberto
Silvana Casmirri
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1880 da Domenico, la cui famiglia apparteneva da secoli al patriziato pugliese, e da Virginia Folinea. Ultimo di otto figli, di [...] riunioni presso palazzo Sciarra, sede del Giornale d'Italia e della redazione romana del Corriere della sera, e nel caffè Aragno si andavano precisando l'impianto ideologico e il programma politico del vero e proprio movimento nazionalista nonché il ...
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COLAUTTI, Arturo
Sergio Cella
Nacque il 9 ott. 1851 a Zara (Dalmazia) da Francesco e da Luisa Couarde, ultimo di quattro figli.
Il padre, ingegnere friulano, era un rigido funzionario del Catasto; la [...] e greco-turca. Perennemente privo d'una casa e d'una famiglia, egli passava il suo tempo nelle redazioni, nei caffè o nei ristoranti, negli alberghi, nei teatri e ai concerti che l'appassionavano. La figlia adottiva Ofelia incominciò a comparire ...
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FORMALEONI, Vincenzo Antonio
Mario Infelise
Nacque a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) il 18 nov. 1752, figlio di Biagio, attuario di Giustizia a Castelnuovo Fogliani, e di Cristina Balduzzi.
Scarse sono [...] , con lo pseudonimo di Onocefalo Cinaglosa, la roboante orazione funebre dell'abate U. Bregolini (Elogio del cane Tabacchini, morto nel caffè del ponte dell'Angelo il dì 27 aprile 1792, Venezia 1792). Gli inquisitori di Stato colsero l'occasione per ...
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DIODATI, Ottaviano
Mario Rosa
Nacque a Lucca il 5 ott. 1716 da Lorenzo di Ottaviano e da Isabella Bellet (o Billet), appartenente a una famiglia di comandanti militari al servizio della Spagna.
Era [...] tra Nivelle de La Chaussée e Voltaire. La raccolta annovera cosi tra gli altri, affastellati, testi di Voltaire - tra cui Il caffè o La scozzese, tradotto dal D. -, di Alfonso Varano e del La Chaussée - con L'amore per amore, tradotto anch'esso ...
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CAJUMI, Arrigo
Felice Del Beccaro
Nato, di famiglia modenese, a Torino il 22 ott. 1899 da Catullo e da Imelda Zironi, iniziò gli studi di ragioneria, avendo quali insegnanti di materie letterarie A. [...] , ma non poteva sopportarne le implicazioni politiche. Dopo D'Annunzio tutto o quasi gli appare negativo: La Voce un "fenomeno da caffé di provincia". Egli se la prese anche col Panzini a causa del suo libro su Cavour che stroncò, documenti alla mano ...
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GUARESCHI, Giovannino
Domenico Proietti
Nacque a Fontanelle, frazione di Roccabianca, in provincia di Parma, il 1° maggio 1908 da Primo Augusto, negoziante di biciclette e macchine agricole, e Lina [...] di giornalista e scrittore dapprima in un'azienda agricola (che poi fu costretto a svendere), quindi nella gestione di un caffè vicino alla casa natale di G. Verdi (successivamente affiancato da un ristorante, che volle di nuovo gestire personalmente ...
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GRISELINI, Francesco
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 12 ag. 1717, da Marco (il cognome era Greselin, poi italianizzato dal figlio), tessitore e tintore di seta, e da Elisabetta Sperafigo, di famiglia [...] ed editoriali: nel 1765 dette vita a Il Corrier letterario (presso Graziosi), veicolo della diffusione dell'Enciclopedia, del Caffè e di altri libri e periodici dell'illuminismo europeo; nel 1766-67 diresse presso Paolo Colombani il Giornale della ...
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caffe
caffè s. m. [dal turco kahve, che è dall’arabo qahwa «vino; bevanda eccitante»]. – 1. Nome di alcune specie di piante del genere Coffea, dai cui semi, torrefatti e macinati in polvere, si ricava per infuso la nota bevanda. La specie...
caffo
agg. e s. m. [etimo incerto], tosc. – 1. Dispari: siamo in numero caffo. Più spesso s. m.: essere, lasciare in c., in numero dispari; uno dice pari e l’altro c., di due persone che dissentono nettamente l’una dall’altra; com. la locuz....