Nacque a Pau il 14 dicembre 1553 da Antonio di Borbone (v.) e da Giovanna d'Albret (v.). La morte immatura del padre (1562) lo fece a nove anni capo della casa di Borbone e primo principe del sangue. Divenne [...] , spezzando gl'intralci creatigli dalla corte. La cosiddetta "guerra degl'innamorati" (1580), iniziata con la brillante presa di Cahors (29 maggio), fu assai probabilmente un colpo di forza per scuotere il giogo del maresciallo di Biron, postogli al ...
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FALCONIERI
Michele Luzzati
Famiglia ad ampio sviluppo consortile, probabilmente originaria di Fiesole ed affermatasi in Firenze fin dagli inizi del sec. XIII, di orientamento guelfo e così "possente [...] Non pochi dei F. operarono in Francia nello stesso periodo, come quel Tuccio che nel 1289 è testimoniato in Alvernia e a Cahors a fianco di Cepparello Dietaiuti, il ser Ciappelletto del Boccaccio; o come quel Nerino che nel 1299-1300 era in Provenza ...
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MALABAILA, Giacomo
Renato Bordone
Nacque ad Asti sul finire del XIII secolo da Francescotto e da Beatrice Solaro, sorella di Leonardo, capo del clan guelfo che nel primo quarto del Trecento assunse [...] cedeva, a titolo di restituzione del debito, tutti i frutti della castellania per otto anni. Arnaldo de Rosette, originario di Cahors e già canonico di Saintes in Guascogna, prima di diventare vescovo di Asti nel 1327 era stato officialis della Curia ...
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BOSIO, Giacomo
Gaspare De Caro
Nacque a Chivasso da Gian Bartolomeo nell'anno 1544, in una famiglia che aveva già dato numerosi cavalieri all'Ordine gerosolimitano. Chiamato giovanissimo a Roma dallo [...] da gran tempo si lamentava.
Non erano mancati infatti i tentativi di colmare questa lacuna, ma Guglielmo di Cahors, Giacomo di Borbone, Giacomo Fontana, Nicola Durand de Villegagnon si erano preoccupati, nell'ultimo secolo, di illustrare episodi ...
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Figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici, ultimo re della stirpe dei Valois, nacque il 19 settembre 1551. L'ingegno penetrante, la vasta cultura, la parola calda e illuminata dal fine sorriso gli procurarono [...] col duca di Savoia e, alla fine, invadeva il marchesato di Saluzzo; Enrico di Navarra s'impadroniva di La Fère e di Cahors. L'effeminatezza del re, la sua intimità coi mignons, la creazione di una vera e propria clientela; la pressione tributaria, la ...
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CORRADO di Lützelhardt
Gerhard Baaken
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita di C. che è ricordato per la prima volta nel 1172 nell'entourage dell'arcivescovo Cristiano di Magonza. Sconosciuti [...] guerre conto la lega lombarda, condivideva il potere con il legato. Questo spiega anche perché il vescovo Geraldo di Cahors in una lettera scritta verso il 1170 poteva comunicare all'imperatore di essere stato catturato durante il ritorno dalla Curia ...
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STREGHE E STREGONERIA
Stefano LA COLLA
Raffaele CORSO
. Carattere essenziale che, nell'opinione volgare di tutti i tempi, distingue la stregoneria o magia nera dalla magia bianca, è lo scopo a cui [...] potentissimo e ricchissimo ordine.
Papa Giovanni XXII, dopo aver fatto condannare al rogo, nel 1318, Ugo Géraud vescovo di Cahors sotto l'accusa di avere attentato alla sua vita per mezzo d'incantesimi su figurine di cera, intensificò la persecuzione ...
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In latino claustrum significava qualcosa che chiude, un serrame (cfr. claudo "chiudo"), e poi un luogo chiuso di difficile accesso. Finalmente il vocabolo prese il senso d'un luogo abitato da religiosi. [...] di Toul, della cattedrale di Rouen, dell'abbazia del Monte San Michele, dell'abbazia di Fontfroide, della cattedrale di Cahors e della cattedrale di Langres, tutti dell'epoca gotica, di S. Giovanni di Toledo, della cattedrale di Pamplona, della ...
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DEL CARRETTO, Carlo Domenico
Tiziana Bernardi
Noto come marchese del Finale e in seguito come cardinale del Finale o cardinal Finario, svolse un'intensa attività diplomatica tra la corte pontificia [...] corte francese, il D. fu nominato arcivescovo di Tours (carica che mantenne fino al 1512 quando passò all'arcivescovato di Cahors (Gallia christiana, 1715-85, I, col. 147), ricevendo così un'ulteriore conferma della benevolenza di Luigi XII.
Nel 1509 ...
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DEL CARRETTO, Alfonso, marchese del Finale
Giovanni Nuti
Nacque verso la metà del secolo XV da Giovanni, marchese del Finale, e da Viscontina di Barnaba Adorno. Ancora giovane, venne adoperato dal fratello [...] al padre nel marchesato, Marc'Antonio, adottato da Andrea Doria (che sposò la vedova del D.), Paolo, vescovo di Cahors e abate di Bonacomba, e Orlando, arcivescovo di Avignone. Morto Giovanni nell'impresa dell'imperatore Carlo V contro Tunisi nell ...
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caorsino
agg. e s. m. (f. -a). – Propr., abitante o nativo di Caorsa o Caorse, nome italianizzato della città francese di Cahors, nota anticamente per l’usura esercitata dai suoi abitanti (e divenuta perciò in Dante simbolo dell’usura stessa:...