BALDACCHINO
A. M. D'Achille
Tipo di copertura di varie forme, con valore protettivo e simbolico, onorifico e decorativo, destinato a persone e cose.Il termine b. (lat. medievale baldekinus), derivato [...] da Sedlmayr (1933) sarebbero: il 'sistema aquitanico', di cui esistono due sottotipi e il cui primo esempio è la cattedrale di Cahors del 1110; il 'sistema lombardo', che nasce autonomamente tra il 1120 e il 1130 e la cui forma completa si trova nel ...
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CARRILLO DE ALBORNOZ, Alfonso
AA. Strnad
Apparteneva ad una delle più nobili e rinomate famiglie della Castiglia, imparentata con i Trastamare.
Il padre, Gómez Carrillo de Cuenca, signore di Ocentejo [...] pp. 20 s.; K. A. Fink, Martin V. und Aragon, Berlin 1938, p. 27; A. Dondaine, Le frère prêcheur Jean Dupuy, évêque de Cahors, et son témoignage sur Jeanne d'Arc, in Arch. Fratrum Praedicatorum, XII(1942), pp. 142-45, 147; L. Serrano, Los conversos D ...
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UNIVERSITÀ
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Francesco GUIDI
. L'università nella sua storia. - Genesi e caratteristiche fondamentali. - La storia dell'istituzione scientifica e didattica che nella [...] suo insegnamento del diritto. Altre università francesi la cui genesi risale a questa età sono quelle di Angers, Avignone, Cahors e Grenoble. Nel secolo XV furono invece fondate (o acquistarono rango di studium generale, già sussistendo come scuole ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] sua presenza in Francia è attestata già il 22 sett. 1292, poiché in questa data egli si trovava a Cahors, dove, insieme con il priore del convento agostiniano, sottoscrisse un patto con il locale capitolo relativamente ad alcuni diritti rivendicati ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] con una variazione di progetto, dopo il 1119), nelle quali le c. radiali più spesso si aprono direttamente sull'abside (Cahors, Angoulême, Souillac, Solignac, tra la fine del sec. 11° e il 12°). Il modello più completo di coro ad ambulacro ...
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È quell'insieme di opere d'arte e di tubazioni che adducono l'acqua necessaria all'alimentazione idrica nei centri abitati.
I. - Storia.
L'acquedotto, nella sua consueta espressione monumentale, è certamente [...] m., i tre di Marsiglia, di cui uno soltanto ha lasciato vestigia, quello di Luynes, che aveva un ponte di 46 arcate, quello di Cahors che aveva un ponte a tre piani alto circa 50 m. ed esistente ancora nel sec. XIV, quelli di Aix, Fos, Vaison, Vienne ...
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TEATRO (v. vol. vii, p. 640 ss.)
G. Forni
Elenco dei teatri e odèa greci e romani, noti attraverso resti monumentali o fonti letterarie ed epigrafi, ivi comprese le testimonianze relative alle manifestazioni [...] Soc. Antiq. Centre, 1906, p. 13 ss.; Grenier, p. 929 ss.; id., in Comptes-rendus Acad. Inscr., 1957, p. 271 s.
Divona Cadurcorum (Cahors): F. A. Calvet, in Mém. Soc. Lettres, Sciences et Arts de l'Aveyron, iii, 1841-42, p. 61 ss.; Grenier, p. 837 ss ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] Amand-de-Boixe (presso Angoulême, dip. Charente), nella cattedrale di Notre-Dame a Clermont-Ferrand, in quella di Saint-Etienne a Cahors e ai Jacobins di Tolosa sono anch'essi in stile gotico ma, nel complesso, non presentano caratteri di particolare ...
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Vedi ANFITEATRO dell'anno: 1958 - 1994
ANFITEATRO (ἀμϕιϑέατρον; amphitheatron; l'una e l'altra voce sorte in età romana)
H. Kähler
G. Forni
La parola, che appare per la prima volta in età imperiale, [...] J. A. Brutails, in Rev. Ét. Anc., xv, 1913, p. 285 ss.; Mél. Écol. franç., xiv, 1894, p. 479;
Divona (Cahors): Valesius, Not. Gall., p. iii; Volhmann, Neueste Reisen durch Frankreich, ii, p. 482;
Limonum Pictonum (Poitiers): Millin, iv, p. 712; Stark ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] l'arte romanica debba molto all'Oriente: e sembra che il gruppo di chiese a cupola del sud-ovest della Francia (Cahors, Périgueux, ecc.) abbia trovato ispirazione nell'arte cristiana d'Oriente.
La scultura. - A differenza dell'arte classica, l'arte ...
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caorsino
agg. e s. m. (f. -a). – Propr., abitante o nativo di Caorsa o Caorse, nome italianizzato della città francese di Cahors, nota anticamente per l’usura esercitata dai suoi abitanti (e divenuta perciò in Dante simbolo dell’usura stessa:...