Seconda dinastia dei sultani mamelucchi d’Egitto (1382-1517). Furono scelti tra quelle milizie di origine mongola o circassa acquartierate nelle torri (in arabo burǵ) della cittadella del Cairo. ...
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Pittore, nato a Bologna il 15 maggio 1628, morto a Forlì il 6 settembre 1719. Dalla scuola del mediocre Giovan Battista del Cairo passò a quella dell'Albani, suo primo vero maestro. Sono di questo tempo [...] gli affreschi condotti col Taruffi nel secondo piano del palazzo pubblico in Bologna. Nel 1662 si recò a Roma dove lasciò due dei suoi mlgliori affreschi in S. Andrea della Valle. Tornato a Bologna nel ...
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SESOSTRIS
A. M. Roveri
Nome appartenuto a tre faraoni della XII dinastia (2000-1785 a. C.) Kheperkara S. I, conquistatore e colonizzatore della Nubia; Khakheperra S. II, il cui regno è poco conosciuto, [...] un'importanza assai minore e in qualche caso non sono sicuramente attribuibili a 5.111: Berlino, 9526 e 20175; Vienna, 6; Cairo, 487; Londra, British Museum, 36258, 36298; tre teste di Cambridge (senza numero); un busto a Gotha (C. A e i); Boston ...
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ZAGAZIG
S. Donadoni
Località in Egitto, nel Delta, presso l'antica Bubaste, dove è stato trovato nel 1898 un tesoro di argenterie e ori, oggi al Cairo.
Sono patere di vario tipo, vasi a collo e ad anse, [...] e uno in particolare porta, al posto del manico, una vivacissima figura di capra che si spinge a bere entro il vaso stesso. Per quanto la decorazione figurata e i geroglifici riproducano motivi e formule ...
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Pseudonimo dello scrittore Giulio Tavernari (Torino 1917 - Roma 1986). Legato al gruppo di C. Pavese e L. Ginzburg, dopo essere stato fatto prigioniero in guerra fuggì al Cairo, dove si unì a un gruppo [...] di esuli antifascisti. Nel dopoguerra collaborò al Politecnico e fu poi giornalista corrispondente dai Balcani e dal Medio Oriente. Nei suoi romanzi, l'ispirazione legata alle vicende storico-politiche ...
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Architetto ed egittologo (Berlino 1863 - Parigi 1938). Studiò con particolare interesse i problemi delle costruzioni monumentali e della cronologia dell'Egitto faraonico. Fondò (1931) l'Istituto Germanico [...] del Cairo, da cui fu allontanato dopo l'avvento del nazionalsocialismo. ...
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JOUGUET, Pierre
Ellenista e papirologo francese, nato a Bessèges nel 1869, professore alle università di Lilla e Parigi (1919), direttore dell'Institut français d'archéologie orientale del Cairo. Si [...] è specializzato nella storia e archeologia dell'Egitto ellenistico e romano, utilizzando la sua forte preparazione papirologica.
Iniziò con P. Collart, J. Lesquier e M. Xoual la pubblicazione dei papiri ...
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WĀDĪ HALFA (A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
HALFA Città del Sudan Anglo-Egiziano (Bassa Nubia) situata a 8 km. dal confine dell'Egitto e 1240 km. dal Cairo, circa 10 km. a valle della seconda cateratta [...] del Nilo, sulla riva destra di questo. Wādī Halfa aveva 4000 ab. nel 1935; con la sua moschea e il bazar, fu chiamata dapprima Taufikiya e fu fondata nel 1884 dagl'Inglesi, per i quali costituì una base ...
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Uno dei fondatori (m. 1020) della setta estremistica musulmana dei Drusi, che da lui ebbero il nome, pur avendolo poi sconfessato. Morì di morte violenta in Siria o al Cairo. ...
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SIUT (o Assiut, Asyūṭ; A. T., 115)
Giuseppe Stefanini
Città dell'Alto Egitto e capoluogo di provincia, situata sulla riva sinistra del Nilo a 379 km. dal Cairo. Al centro di una vasta fertile pianura, [...] larga tra la catena libica e l'arabica circa 20 km., la città godette fin dall'antichità notevole importanza economica, anche come punto di partenza delle carovane dirette alle oasi libiche e al Sudan, ...
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cairota
cairòta agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Del Cairo (propriam. Il Càiro, arabo al-Qāhira), capitale della Repubblica Araba d’Egitto e del governatorato omonimo; come sost., abitante o nativo del Cairo.
articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando se si tratta di un essere od oggetto...