Pseudonimo dello scrittore Giulio Tavernari (Torino 1917 - Roma 1986). Legato al gruppo di C. Pavese e L. Ginzburg, dopo essere stato fatto prigioniero in guerra fuggì al Cairo, dove si unì a un gruppo [...] di esuli antifascisti. Nel dopoguerra collaborò al Politecnico e fu poi giornalista corrispondente dai Balcani e dal Medio Oriente. Nei suoi romanzi, l'ispirazione legata alle vicende storico-politiche ...
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Architetto ed egittologo (Berlino 1863 - Parigi 1938). Studiò con particolare interesse i problemi delle costruzioni monumentali e della cronologia dell'Egitto faraonico. Fondò (1931) l'Istituto Germanico [...] del Cairo, da cui fu allontanato dopo l'avvento del nazionalsocialismo. ...
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Giurista italiano (San Casciano de' Bagni 1907 - Roma 1976); prof. univ. dal 1939, insegnò diritto internazionale a Padova, Urbino, Pisa, Napoli, nelle univ. di Alessandria d'Egitto e del Cairo e, dal [...] 1971, nell'univ. di Roma. Socio corrispondente dei Lincei (1975). Opere principali: La giurisdizione degli stati stranieri (1941); Diritto internazionale pubblico (1949; 5a ed. 1968); Lezioni di diritto ...
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Nipote (m. Parigi 1393) di Guido di Lusignano (re di Armenia nel 1343-44), regnò nel 1374-75. Dopo aver combattuto valorosamente contro i Mamelucchi, fu fatto prigioniero e condotto al Cairo (1375). Liberato [...] nel 1382, si recò in Occidente ...
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Alpi, Ilaria. – Giornalista italiana (Roma 1961 – Mogadiscio 1994). Dopo aver studiato arabo all’università e grazie anche alla sua conoscenza delle lingue, ha iniziato la sua carriera come inviata dal [...] Cairo per i quotidiani Paese Sera e L’Unità. Successivamente è stata assunta dalla RAI, avendo vinto una borsa di studio, e ha iniziato a seguire per il telegiornale di RAI Tre le guerre in Libano, Kuwait e Somalia. Proprio in quest’ultimo Paese, a ...
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Viaggiatore portoghese (n. Covilhã, Beira, 1447 circa - m. 1521). Partì da Santarém (1487) per un viaggio commerciale in India, che raggiunse toccando l'Egitto e attraverso il Mar Rosso. Tornato al Cairo, [...] ne ripartì per l'Arabia e per l'Etiopia (1490), e in questo paese si trattenne fino alla morte ...
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LACCHINI, Giovanni Battista
Giuseppe Monaco
Nacque a Faenza il 20 maggio 1884 da Vincenzo e da Virginia Balestracci.
Nel 1906 divenne contabile presso la cassa del Tribunale misto del Cairo; due anni [...] dopo rientrò in Italia per ricoprire il posto di ufficiale postale. Cominciò allora a interessarsi di osservazione astronomica e acquisì buone conoscenze delle tecniche di osservazione, dedicandosi, in ...
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Agitatore religioso ebreo (Smirne 1626 - Dulcigno 1676). Si presentò come messia a Smirne (1648), ma fu scomunicato dai rabbini locali. Abbandonò allora la città, recandosi a İstanbul, a Gerusalemme e [...] al Cairo. Decisivo fu il suo incontro con il cabalista Nātān di Gaza, che lo convinse della sua identità messianica e ne divenne il sostenitore e l'ideologo. In breve tempo il mondo ebraico fu violentemente scosso dal più grande movimento messianico ...
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AGNESA, Giacomo
Carlo Zaghi
Nato a Sassari il 5 nov. 1860, si laureò in giurisprudenza a Roma nel 1884, ed entrò nel 1887 nella carriera diplomatica come vice-console al Cairo. Trasferito alla carriera [...] interna del ministero degli Esteri, fu destinato all'Ispettorato delle scuole italiane all'estero. Passò successivamente come segretario d'Ufficio coloniale, che era stato istituito dal Crispi con decreto ...
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Economista italiano (Verona 1882 - Milano 1963), prof. di statistica nelle univ. di Palermo e Genova, di economia a Bologna e Milano e - dopo la parentesi del periodo fascista in cui insegnò al Cairo - [...] di nuovo a Milano. Fu inoltre ministro del Commercio estero nel gabinetto Pella (ag. 1953 - genn. 1954), direttore esecutivo della Banca mondiale, presidente del Banco di Roma, socio nazionale dei Lincei ...
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cairota
cairòta agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Del Cairo (propriam. Il Càiro, arabo al-Qāhira), capitale della Repubblica Araba d’Egitto e del governatorato omonimo; come sost., abitante o nativo del Cairo.
articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando se si tratta di un essere od oggetto...