Scultore greco (sec. 5º a. C.), forse originario della Beozia, attivo soprattutto in Beozia, ad Atene e ad Olimpia. Le fonti ricordano 12 opere fra cui l'Afrodite Sosandra (dedicata da Callia, genero di Cimone, nei propilei dell'Acropoli, identificata in un tipo noto in 24 copie, generalmente usato come statua-ritratto di dame romane del 2º sec. d. C.), la statua di Apollo Alexìkakos (che era nel Ceramico ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.), discepolo di Calamide il Giovane. Secondo Pausania eseguì alcune delle sculture frontali del tempio di Apollo a Delfi (ricostruito 373 a. C.), i cui frontoni rappresentavano [...] , lavorò al fregio dell'Eretteo (fine sec. 5º); due firme di un P. (seconda metà sec. 4º) si sono trovate a Delo e nell'Anfiareo di Oropo, ma non sappiamo se siano da riferire all'allievo di Calamide o se si tratti di uno o due scultori omonimi. ...
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Archeologo (Jaslo, Galizia, 1860 - Lipsia 1929), prof. nelle univ. di Friburgo (1889) e di Lipsia (1896). Socio straniero dei Lincei (1923). Si occupò soprattutto, con grande cultura filologica, di arte [...] greca e d'iconografia, pubblicando varî studî sul costume greco, su Calamide (1907), sul fregi dell'Ilisso, sul ritratto di Menandro. ...
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Oltre al precedente P., si conoscono cinque scultori greci di questo nome: 1. Ateniese del demo di Eiresìdai; avrebbe lavorato nella seconda metà del sec. 5º a. C., ma la sua esistenza rimane una ipotesi [...] su una notizia di Plinio, che attribuisce a un P. una statua bronzea posta a completare una quadriga del bronzista Calamide; notizia che può essere riferita però anche al grande P., pensando a una sostituzione o a un completamento posteriore. 2 ...
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Scultore greco (sec. 1º d. C.), forse asiatico; secondo Plinio costruì per Nerone la statua colossale con la sua effigie, alta 119 piedi, trasformata da Vespasiano in un'immagine del dio Sole; Adriano [...] Flavio e Commodo la fece trasformare in una figura d'Ercole con la sua fisionomia. Plinio ricorda un'altra statua colossale, opera di Z., il Mercurio per il santuario gallico degli Arverni. Fu anche cesellatore, perché imitò due tazze di Calamide. ...
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Scultore greco; nato (fine sec. 6º a. C.) a Eleutere, è detto anche ateniese e ad Atene dovette infatti svolgere la sua attività. Fiorì nella prima metà del sec. 5º, mentre il figlio Licio, pure scultore, [...] del Discobolo lo qualifica contorto e artificioso nel ritmo, ma che ne loda la novità e la complessità, ponendo M. avanti a Calamide, a Egesia, e a Callone; da Cicerone, che ammira le sue opere, per quanto prive di naturalezza. In sostanza M. ci ...
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