Botanica
Base della nocella (➔) dell’ovulo nelle piante superiori, ove si arresta il fascio vascolare del funicolo. La penetrazione del budello pollinico nell’ovulo attraverso la c. è detta calazogamia o basigamia. zoologia
Nell’uovo degli Uccelli (v. fig.), nome dei due cordoni spiralati che, partendo dal tuorlo si estendono nell’albume verso i due poli, ottuso e acuto, dell’uovo. Hanno funzione ...
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Ovulo tipico delle piante Fanerogame, ripiegato a ‘u’ nel senso della lunghezza, in modo che la calaza venga a trovarsi circa al livello del micropilo. Si trova frequentemente nelle Brassicacee, nelle [...] Chenopodiacee e anche nelle Cariofillacee ...
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Particolare percorso intercellulare (endotropico) del tubetto pollinico, consistente nella penetrazionc del tubetto pollinico per la base morfologica (calaza) dell'ovulo. Viene perciò anche denominato [...] calazogamia (esempio Casuarina; v. polline) ...
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MESOGAMIA
Fabrizio Cortesi
. Con questo nome s'indica un particolare modo di penetrazione del tubo pollinico nell'ovulo di alcune Angiosperme inferiori.
Si credeva che il tubo pollinico penetrasse [...] ; ma M. Treub nel 1891 trovò che nelle Casuarinacee il budello pollinico penetra nell'ovulo per la base, cioè per la calaza. Lo stesso fatto osservarono S. Nawaschin e M. Benson nelle Betulacee e nelle Corilacee e, più tardi, il Nawaschin anche nella ...
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JUGLANDACEE (latino scient. Juglandaceae)
Fabrizio Cortesi
Famiglia di piante Dicotiledoni Archiclamidee con fiori diclini, monoici, aclamidi o aploclamidi. I fiori staminiferi hanno 3-40 stami; i pistilliferi [...] due carpelli saldati con ovario infero uniloculare con un ovulo basale monotegminato. La penetrazione del tubo pollinico avviene per la calaza. Si ha un falso frutto drupaceo o a noce. Sono piante legnose ricche di tannino e resina, però senza canali ...
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In botanica, corpicciolo per lo più rotondeggiante che è il primo abbozzo del seme. L’o. corrisponde, nelle Spermafite, al macrosporangio delle Archegoniate eterosporee, e può pertanto chiamarsi anche [...] si inserisce sulla parete carpellare mediante la placenta e che, dalla parte opposta, termina alla base della nocella, detta calaza. A seconda delle rispettive posizioni della nocella e del funicolo si distinguono tre tipi di o.: ortotropo, anatropo ...
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Anatomia e medicina
Qualsiasi formazione (detta anche cordone) che per la disposizione degli elementi costitutivi ricordi la struttura di una funicella: f. spinale, il tratto extra-meningeo della radice [...] ovulo delle piante Angiosperme: è un organo piuttosto allungato, percorso, al centro, da un fascio vascolare che si sfibra nella calaza, l’estremità prossimale dell’ovulo. Il f. ha vario aspetto ed è in relazione alle disposizioni dell’ovulo note con ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] trova situato verso il becco del seme, con la radichetta volta alla punta di esso, e i cotiledoni in direzione della calaza.
I semi maturi sono facili da conservare; per agevolarne la germinazione, è bene rammollirli per alcuni giorni in acqua. Posti ...
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Questo interessante fenomeno è proprio dei vegetali ed è stato finora osservato principalmente nei Muschi, nelle Felci e affini e nelle Fanerogame. Per comprenderlo è opportuno premettere poche parole [...] femminile o sacco embrionale trae origine da una cellula vegetativa qualunque dell'ovulo, appartenente alla regione della calaza, oppure all'epidermide della nocella, o infine al tegumento. Tale cellula ingrandisce e produce nel suo interno ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] sia producendo austori di struttura diversa, generalmente ai due estremi opposti del sacco, cioè in corrispondenza della calaza e del canale micropilare. Tali austori possono prendere origine dalle sinergidi, dalle antipodi, più frequentemente dal ...
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calaza
calaża s. f. [dal gr. χάλαζα «granulo»]. – 1. Ciascuno dei due ispessimenti dell’albume dell’uovo degli uccelli che, in forma di cordoni a spirale, funzionano da cuscinetti elastici e sostengono in posizione il tuorlo. 2. Nella morfologia...
calazio
calàżio s. m. [dal lat. tardo chalazium, gr. χαλάζιον, dim. di χάλαζα «granulo»]. – In medicina, tumefazione circoscritta della palpebra, generalmente di quella superiore, dovuta a infiammazione di particolari ghiandole sebacee contenute...