L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] di apporti di lingue straniere alla Penisola. Ma la carta linguistica italiana all’altezza del IX secolo è un mosaico di lingue diventano comuni per via delle divise delle squadre di calcio: la squadra nerazzurra, i rosanero) sulla lingua comune ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] 64, 68). Anche i pettegolezzi sono tradotti in una veste linguistica impeccabile, nutrita di buone letture: «Giacché sono a parlare di le labbra) ‘serrare’ e nella Vita di Alberto Pisani calchi dialettali come andare co’ suoi piedi ‘essere ovvio’ ( ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] i capelli in lunghe ciocche aggrovigliate»), a calchi o adattamenti (sniffo «sniffata», tiro « Laterza, pp. 192-230.
Sobrero, Alberto A. (1990), Varietà linguistiche giovanili fra passato e futuro, in Seduzioni di normalità. Linguaggi giovanili e ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] (è più diffuso nelle regioni meridionali) o a calchi arcaicizzanti in traduzioni dal francese o dall’inglese ), pp. 41-58 (trad. it. Logica e conversazione, in Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, a cura di M. Sbisà, ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] adattamenti alla struttura della parola italiana, nonché come calchi semantici e strutturali: nierlàsug ← ted. Niederlassung Milano, Franco Angeli.
De Mauro, Tullio (1963), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza.
Giunchi, Paola (1986), ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] del franc. peau-rouge e questo a sua volta calco dell’ingl. redskin).
Mentre interferenze, prestiti e calchi sono fenomeni che riguardano la struttura del sistema linguistico, la commutazione di codice (ingl. code-switching) si manifesta nel discorso ...
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Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] evoluzione tendenziale, o costituire la fonte per prestiti o calchi (Dal Negro & Iannàccaro 2003: 437).
I repertori aumenta di un’unità il numero dei codici nel repertorio linguistico, ma ciò non è necessariamente avvertito dai parlanti: lo è ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] In sostanza – si tratti di valutare gli eventuali calchi, integrazioni o sostituzioni dei forestierismi oppure i moduli da quelle di uso incipiente o ancora oscillante. E nell’esame linguistico non ci si limita al piano formale della fonetica e della ...
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calco1
calco1 s. m. [der. di calcare3] (pl. -chi). – 1. Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre dalla forma così ottenuta copie dell’oggetto originale: trarre un calco. Anche la copia ottenuta...
area
àrea s. f. [dal lat. area]. – 1. Superficie circoscritta di terreno: nell’area prospiciente alla villa. In partic., a. fabbricabile, spazio di terreno utilizzabile per la costruzione di edifici; a. pubblica, ogni strada, piazza o altra...