Matematico prussiano (Lublinitz, Prussia, 1888 - New Rochelle 1972). Allievo di D. Hilbert all'univ. di Gottinga, prof. a Münster e Gottinga dal 1920 al 1934, emigrò poi negli USA in seguito all'avvento [...] 'anni: ha compiuto lavori fondamentali nel campo dell'analisi infinitesimale (equazioni differenziali, calcolodellevariazioni, ecc.) e della fisica matematica, avendo sempre presenti le esigenze delle applicazioni, e seguendo un indirizzo concreto ...
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Matematico ungherese (Budapest 1885 - Szeged 1933), allievo di D. Hilbert, prof. di fisica-matematica a Kolozsvár (1912) e quindi (dal 1920) di matematica a Szeged. I suoi contributi scientifici vanno [...] dalle equazioni differenziali agli sviluppi asintotici, al calcolodellevariazioni e alla teoria dell'approssimazione. Fondamentale è poi una nozione di misura per i gruppi localmente compatti che generalizza una nozione già nota per i gruppi di Lie ...
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infinitesimale, anàlisi (o càlcolo) Parte della matematica (detta anche semplicemente analisi matematica) i cui metodi e sviluppi sono fondati sull'operazione di passaggio al limite. Suoi iniziatori sono [...] e di integrazione. L'approccio dell'a.i. ha dato origine a vari rami della matematica, tra cui la teoria delle equazioni differenziali e delle derivate parziali, il calcolodellevariazioni, la teoria delle funzioni, la geometria differenziale ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] e di una rilettura geometrica di risultati analitici. Con l’opera di H.M. Morse sui problemi globali del calcolodellevariazioni si è consolidato definitivamente l’uso dei metodi topologici nell’a.; tali metodi hanno ricevuto ulteriore impulso dalla ...
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Biologia
Controllo biologico
Il complesso dei processi, a livello molecolare, biochimico, cellulare, tissutale, ormonale e del sistema nervoso, che con la loro azione e interazione contribuiscono a regolare [...] riconduce a quello di minimizzare un’opportuna funzione di costo. In questo caso si usano metodi di calcolodellevariazioni e di teoria dell’ottimizzazione per programmare in maniera ottimale il sistema di c. a partire dalle condizioni iniziali date ...
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In matematica, variabile y che dipende non da una o più variabili, ma da una funzione f; in simboli: y=F(f). Un f. non è da confondere con una funzione composta (o funzione di funzione): la y è f. di f(x), [...] e di differenziale. L’analisi funzionale ha importanti applicazioni nella teoria delle equazioni differenziali, delle equazioni integrali, nel calcolodellevariazioni, nella fisica matematica, giovandosi, soprattutto nello studio di problemi non ...
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Matematico (Berlino 1873 - Monaco 1950), di famiglia turca d'origine greca (propr. Kαραϑεοδωρῆ; v. anche Karatheodorìs). Insegnò a Hannover, Breslavia, Gottinga, Berlino, Smirne, Atene, Monaco. Socio straniero [...] reale (concetto di misura lineare di un insieme di punti, definizione dell'integrale, ecc.), al calcolodellevariazioni. Notevoli anche le sue ricerche di termodinamica, nel corso delle quali pervenne a una sistemazione assiomatica di questo settore ...
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Matematico russo (Mosca 1869 - Kazan´ 1931); dal 1903 prof. di matematica all'univ. di Mosca. I suoi lavori concernono soprattutto il calcolodellevariazioni e la geometria differenziale, discipline per [...] le quali si considera tra i fondatori della scuola matematica russa. ...
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Matematico russo (Kamenec-Podol´skij 1894 - Mosca 1947), dal 1928 prof. all'univ. di Kazan´; esponente tra i maggiori della scuola matematica russa (algebra, topologia e calcolodellevariazioni). ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] dellevariazioni (di segno) nella successione dei coefficienti è uguale al numero delle radici positive (tenuto conto della loro molteplicità); lo stesso può affermarsi delle permanenze di segno e delle seguito a calcolatrici analogiche; ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento nell’aspetto, nell’ordine, nell’andamento...
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...