A giudicare dai repertori lessicografici italiani solo un ristrettissimo numero di termini della matematica deriva da nomi propri: tenendo conto unicamente delle monorematiche, ad esempio, il GRADIT registra [...] come tali, come nel caso di algoritmo ‘sistema di calcolo con cifre arabe, inclusive quindi dello zero’ (lat. mediev Mersenne [1588–1648] matematico e filosofo francese), un operatore differenziale (di Laplace o laplaciano, vedi sopra) e uno ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un trattamento d.; pedagogia d., che distingue...
calcolo1
càlcolo1 s. m. [dal lat. calcŭlus, propr. «pietruzza» (cfr. càlcolo2), attrav. il sign. di «gettone per fare i conti»]. – 1. a. Successione più o meno lunga di operazioni atte a fornire la soluzione di un dato problema aritmetico,...
calcolo differenziale
calcolo differenziale parte dell’analisi matematica che si occupa delle nozioni di → derivata e di → differenziale e delle loro applicazioni. La potenza del calcolo differenziale dipende dal fatto che le derivate si calcolano...
. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali funzioni, il metterne in rilievo le proprietà...