L'Ottocento: fisica. La teoria cinetica dei gas
Stephen G. Brush
La teoria cinetica dei gas
Le prime teorie dei gas
Le origini della teoria cinetica dei gas vanno ricercate nell'antica concezione [...] di temperatura e pressione, ogni specie di gas contiene lo stesso numero di molecole. Questa ipotesi, che fu generalmente adottata dai chimici dopo il 1860, permise di calcolare in modo definitivo i pesi atomici degli elementi quando essi potevano ...
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L'Ottocento: fisica. Raggi e onde luminosi
Jed Z. Buchwald
Raggi e onde luminosi
Dal XVII al XIX sec., due immagini fisiche fondamentali dominarono la speculazione e, talvolta, persino la matematizzazione [...] si riduceva a una linea ‒, consisteva semplicemente nel problema di come calcolare meglio i valori degli integrali. Fresnel tentò la strada più rapida, ossia l'integrazione numerica, invece che ricorrere, per esempio, alle serie, anche se in seguito ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La relativita ristretta
Arthur I. Miller
Giulio Peruzzi
La relatività ristretta
Può essere particolarmente utile studiare le origini della 'teoria [...] esatte. Einstein comprese così che l'alto valore numerico della velocità della luce non aveva permesso di della quantità
[14] ∆E=-(v/c)2γ(∑ξKξ),
dove, per il calcolo dell'integrale in K, Einstein suppone che la forza sia o lentamente variabile ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] sviluppo in serie di v−3 fino all'ordine dei quadrati delle eccentricità, e dunque a calcolare i coefficienti b nella terza riga della [37]. Calcolandonumericamente (B−eD) nella [36], egli ottenne un valore prossimo a zero; usando allora le formule ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Relativita e gravitazione
Clive W. Kilmister
Relatività e gravitazione
Problemi relativi alla gravitazione newtoniana
Il successo della teoria [...] esistenza di Vulcano. Nel 1911, grazie a osservazioni e a calcoli più accurati, si era arrivati ad affermare che la discrepanza residua unità di misura in grado di rendere il valore numerico della costante gravitazionale pari a 1).
Nel 1919 si ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Sistemi di organizzazione della conoscenza
John S. Major
Sistemi di organizzazione della conoscenza
Armonia, sistemi di unità di misura e calendario
Il pensiero [...] prende la prima nota pentatonica (gong) come fondamentale (assegnandole arbitrariamente, o piuttosto su base numerologica e per facilità di calcolo, il valore numerico 81) e la si moltiplica in sequenza per 2/3 e 4/3 (eccetto tra la sesta e l'ottava ...
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misura
misura [Der. del lat. mensura, dal part. pass. mensus di metiri "misurare"] [LSF] Il valore di una grandezza, espresso come rapporto tra la grandezza data e un'altra grandezza della stessa specie [...] fisiche, anche per quanto riguarda le regole per eseguire calcoli con m. (questi sono resi complicati dal fatto che le m. non sono numeri ordinari ma sono numeri affetti da errore, cioè numeri approssimati: v. misura e integrazione: IV 51 a). ◆ [ANM ...
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modello
modèllo [Der. del lat. modellus, dim. di modulus (→ modulo)] [FAF] (a) Costruzione che riproduce, di solito in scala ridotta, un sistema fisico, un impianto, una macchina, una zona della superficie [...] , lo stato del sistema determinato da date sollecitazioni (m. matematico; in partic., m. numerico, o digitale, se espresso in tale forma o ottenuto mediante un calcolatore elettronico): v. modello e modello e analogia. ◆ [FSD] M. a gellio per metalli ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] in soluzione acquosa progredisce grazie al danese Ole Jannik Bjerrum, che introduce un nuovo metodo di calcolo delle costanti di stabilità basato sul concetto di numero medio di ligandi, e a Gerold Schwarzenbach, che studia le proprietà chelanti di ...
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L'Ottocento: fisica. Il caso francese
Matthias Dörries
Il caso francese
A metà del XIX sec., il laboratorio di Henri-Victor Regnault (1810-1878) al Collège de France di Parigi figurava come il più promettente [...] forse anche a causa della loro attitudine al lavoro solitario e al numero esiguo rispetto a quello dei chimici. Peraltro, all'epoca, la tra il lavoro effettivo di una macchina e il suo calcolo teorico. Immaginò che la differenza fosse dovuta solo in ...
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numerico
numèrico agg. [der. di numero] (pl. m. -ci). – 1. a. Di numero, di numeri, costituito da numeri: segni n., i numeri stessi; caratteri n., i caratteri tipografici che rappresentano numeri, e, in informatica, i simboli (diversi da quelli...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...