CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] 106). La prospettiva gradualistica, più che da un calcolo machiavellico, nasce dall'idea della continuità, sentita dal Rapporto organizza la scuola in tre ordini (elementare, medio, sublime) e, consentendo l'insegnamento ai privati, riserva allo Stato ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] la civiltà nacque a opera della fantasia e delle sue invenzioni di sublime poesia, grazie alla quale la natura si animò e cominciò a Vico del tutto assenti la razionalità e il calcolo dei suoi fondatori, dominanti viceversa nei sistemi politici ...
Leggi Tutto
BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] 1762, tra oro e argento. Proponeva una tabella da lui calcolata della "Tariffa di Milano col prezzo e metallo fino di monumento di riconoscenza avete eretto, o milanesi, a quel sublime genio che fra le tenebre comuni osò il primo slanciarsi ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] di platonica divinità», sicché «ciò che il Doria ammirava di sublime, grande e nuovo in Renato, il Vico avvertiva che era ’algebra e i suoi algoritmi, mentre differenziali, integrali, calcolo infinitesimale, lungi dal portare «ancora più oltre, che l ...
Leggi Tutto
JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] forza della declamazione e la varietà armonica e sublime dell'accompagnamento, sono di una drammaticità estrema, in Italia per diversi impegni a Venezia e a Roma. Questo calcolo coinciderebbe con l'affermazione del Mattei, secondo cui egli passò a ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel secolo dell’evoluzionismo darwiniano, mentre alcuni generi, quali la tragedia, l’epica [...] viene progressivamente estendendosi dalla meccanica dell’universo al calcolo delle implicazioni psicopatologiche della vita sociale.
A più incline al verso sciolto, nel porsi come accento sublime di una diversa percezione delle cose che, secondo il ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione a Roma
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A differenza dei Greci, i Romani non hanno avuto una poesia epica [...] delle competenze di base, quali lettura, scrittura, calcolo: non si sente parlare di scuole pubbliche fino al e nel labor limae e, se Omero tocca le vette del sublime (eminentibus), Virgilio gli è superiore per la mancanza di punti deboli ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fama del filosofo maiorchino Raimondo Lullo è soprattutto legata all’ars combinatoria, [...] possono elevarsi in virtù di quella fede a tanto sublime intelligenza che la stessa fede, cibo della volontà di lettere), che permettono di costruire con la sicurezza di un calcolo tutti i discorsi possibili attorno alla realtà (Anthony Bonner, The ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’atteggiamento satirico che pervade la cultura settecentesca si esplica spesso attraverso [...] conosciuti ovvero ad essi affatto indifferenti. Un errore di calcolo de’ più grossolani fatto da un algebrista non farà , trovasi tristo ed abbattuto potentemente. So pure che il sublime del diletto che provasi nella società è quello che si manifesta ...
Leggi Tutto
Foscolo, Ugo
Mario Scotti
Il F. attese allo studio sistematico e all'interpretazione di D. negli anni della sua vita inglese (1816-1827); ma il nome di D. compare nelle sue opere di poesia e di critica [...] uomo ". La lingua poetica di D., " talvolta sublime, talvolta strana, e spesso ineguale ", non può lo spirito indomito, che nelle imprese antepone lo slancio della fantasia al calcolo della prudenza. Il suo scopo era di fondare una " nuova scuola ...
Leggi Tutto
sublime
(ant. sublimo) agg. [dal lat. sublimis (con la variante sublimus), comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta»]. – 1. letter. Altissimo, più elevato di ogni altro: un ampio, antico, augusto...
panciometro
s. m. (scherz. iron.) Strumento per misurare la circonferenza della vita e verificare un’eventuale prominenza della pancia; meccanismo per il controllo dell’ingrassamento. ◆ [tit.] Ci mancava il panciometro [testo] […] È bastato...