Deposito che si forma sulle pareti metalliche di caldaie, recipienti, condotti ecc., originato dalla precipitazione dei sali disciolti con l’acqua.
Nelle caldaie le i. sono dovute sia all’evaporazione [...] , polifosfati); oppure, meglio, per l’alimentazione delle caldaie si usano acque preventivamente trattate al fine di eliminare in inconvenienti a esse connessi non è circoscritto soltanto alle caldaie, ma va preso in esame per tutte le apparecchiature ...
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Operazione con la quale si eliminano le incrostazioni, a base di sali di calcio, di magnesio ecc., che si formano nelle caldaie e nelle tubazioni degli impianti termici alimentati con acque dure e che, [...] formazione di incrostazioni si utilizzano particolari sostanze, dette disincrostanti, che aggiunte durante il funzionamento della caldaia, provocano la deposizione dei sali disciolti nell’acqua come precipitati incoerenti, e quindi eliminabili sotto ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] seguente: 36% per il processo, 26% per i servizi e gli usi sanitari, 23% per il raffreddamento, 12% per le caldaie, 3% per altri usi. Questi dati di consumo hanno valore soltanto orientativo in quanto dipendono in misura rilevante dagli accorgimenti ...
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Applicazione di un rivestimento a base di alluminio a oggetti metallici (ferro, rame, acciaio) o anche di legno o tela, allo scopo di proteggerli dagli agenti atmosferici. Può essere fatta con vernici [...] contenenti polvere di alluminio, per oggetti di legno, di metallo, di tela (per es., aerostati), per caldaie e apparecchi di riscaldamento ecc., oppure mediante alluminio fuso, sia immergendovi oggetti metallici preventivamente stagnati, sia ...
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schiuma Aggregato instabile di bolle d’aria che si forma alla superficie di un liquido, quando venga agitato o fatto bollire.
In chimica, sistema eterogeneo costituito da una fase disperdente liquida e [...] e a volte viene combattuta. Si cerca di evitarla perché può produrre la fuoriuscita o il trascinamento di liquidi nelle caldaie, negli evaporatori ecc., o perché può portare alla formazione di strati discontinui o porosi nelle vernici ecc. Si può ...
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Sull'origine dell'acido borico nei soffioni si discusse molto nella seconda metà del sec. XIX e all'inizio dell'attuale; le varie ipotesi formulate si possono così riassumere: 1. L'acido borico deriva [...] con m. 70.000 di perforazioni.
Con un nuovo tipo di caldaie e serpentine, alimentate dal vapore dei soffioni, si ottiene il vapore vengono concentrate per l'ottenimento dell'acido borico nelle caldaie stesse sino al punto migliore per passare ad altri ...
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ZOLFO (fr. soufre; sp. azufre; ted. Schwefel; ingl. sulphur)
Alfredo QUARTAROLI
Carlo RODANO
Federico MILLOSEVICH
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Elemento metalloidico, simbolo S, peso atomico [...] 75 kg. d'acqua - in apparecchi costruiti sullo stesso principio dei condensatori a miscela. Il vapore vivo viene fornito da grandi caldaie a tubi d'acqua. Dopo riscaldata, l'acqua viene ripresa da pompe e mandata ai pozzi sotto pressioni che possono ...
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Il comitato eletto dal VII Congresso internazionale della strada tenuto a Milano nel 1926 ha definito come bitumi le miscele di idrocarburi naturali o pirogenetici o di loro combinazioni, sovente accompagnati [...] e l'olio greggio che escono in contro-corrente gli cedono parte del loro calore.
L'olio riscaldato in tal modo passa nelle caldaie tubolari. L'insieme dei tubi forma un serpentino da 500 a 600 metri di lunghezza e ogni tubo ha il diametro di 10 ...
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Ione NH4+ che si forma in soluzione acquosa di ammoniaca. Si comporta come un metallo alcalino, di cui sono noti un gran numero di sali. Acetato di a. Esistono due acetati, l’uno neutro, CH3COONH4, e [...] tessile per sgrassare la lana, come ingrediente di sostanze ignifughe, nella fabbricazione di prodotti farmaceutici, nella disincrostazione di caldaie, di scambiatori di calore ecc. Cloruro di a. Sale dell’acido cloridrico, NH4Cl, noto anche con il ...
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caldaia
caldàia (ant. caldara) s. f. [lat. tardo caldaria, der. di cal(ĭ)dus «caldo»]. – 1. Capace recipiente di rame o altro metallo usato per farvi bollire liquidi: presa un’altra scodella, l’andò a empire alla c. (Manzoni); soffiare nel...
caldaio
caldàio (o caldaro) s. m. [lat. caldarium; v. caldaia]. – Grosso recipiente, per lo più di rame, in cui si fa bollire acqua, ranno o altro (sinon. quindi di caldaia, nel sign. 1, rispetto alla quale può avere dimensioni minori): coceva...