TERMINE (lat. dies; fr. terme; ted. Befristung o Betagung; ingl. time)
Guido DONATUTI
Diritto romano. - È una clausola aggiunta a un negozio giuridico, per la quale gli effetti di questo si fanno incominciare, [...] in modo diretto con l'indicazione di un giorno preciso del calendario o in modo indiretto col riferimento a un avvenimento futuro ( de droit, 1926, p. 9 segg.; S. Perozzi, Istituzioni di diritto romano, I, 2a ed., Roma 1928, p. 170 segg.; H. Siber, ...
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VESTALE
Giulio Giannelli
. Col nome di virgines Vestales si designavano, in Roma antica, le sacerdotesse addette al culto di Vesta. L'origine di questo sacerdozio risale indubbiamente a tempi remotissimi, [...] la vestale colpevole di tale negligenza. Il calendario religioso delle vestali contemplava poi la loro ed., Monaco 1912, p. 504 segg.; G. Giannelli, La donna nel sacerdozio romano, in Atene e Roma, XIX (1916), p. 60 segg. Iscrizioni di vestali ...
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OMERITI, MARTIRI
Enrico CERULLI
. Le tradizioni storiche circa una strage di cristiani nell'Arabia meridionale nel sec. VI d. C. sono conservate sia in varie letterature dell'Oriente (greca bizantina, [...] dello Yemen contro i mercanti provenienti dall'impero romano (per quanto Teofane conosca anche il martirio di ), i menologi giacobiti il 31 dicembre, e il vecchio calendario gerosolimitano (conservatoci in due manoscritti georgiani) il 4 ottobre ...
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TRIBONIANO
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
. Giurista ed erudito del sec. VI, nato a quel che pare in Pamfilia; ministro di Giustiniano e suo principale collaboratore nell'opera legislativa.
Poco sappiamo della [...] (Βασιλικὸς εἰς 'Ιουστινιανόν), una storia del calendario (περὶ μηνῶν ἀπαλλαγῆς). È buona congettura che byzantine, Parigi 1901, p. 103 segg.; P. Krüger, Geschichte der Quellen des röm. Rechts, 2a ed., Monaco 1912, p. 335 segg.; H. Krüger, Die ...
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G
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Guido Gasperini
- È la settima lettera dell'alfabeto romano e di quelli derivati da esso. Nell'alfabeto fenicio (gimel) e in quello greco essa occupa il terzo posto; la sua trasposizione al settimo [...] lasciato libero dalla Z, scomparsa nell'antico alfabeto romano e riammessa soltanto in epoca più tarda, in cui (′γ); ΓM, ΓM o Mγ = 3 miriadi (30.000).
Calendario. - Nel calendario ecclesiastico la g è l'ultima lettera domenicale e indica la domenica ...
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MESSALE (lat. missale)
Giuseppe De Luca
Libro ove sono contenute le preghiere e lezioni, i canti e le rubriche della messa (v.). Il concilio di Trento nel 1562 cominciò a trattare d'una edizione tipica [...] e gli Ordines. Da essi risulta il Messale Romano, con qualche contaminazione con altre tradizioni liturgiche, per ciclo liturgico, seguita dalla tabella delle feste mobili e da un calendario. Vengono poi le "rubriche generali" con le aggiunte di Pio ...
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NUNDINA (dal lat. novem, e dies)
Nicola Turchi
Si chiama così il periodo di otto giorni compiuti in cui era diviso l'anno romano. Al nono giorno (dies nundinarum, nundĭnum) si teneva il pubblico mercato [...] dall'A all'H) scritta a fianco di ogni giorno nel calendario: così se la lettera nundinale era, per es., A, Besnier, Nundinaet, in Daremberg e Saglio, Dictionn. des antiq. gr. et rom., IV, ii, pp. 120-122; v. anche le principali opere sulla ...
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INNOCENTI, Giorno degli
Bianca Paulucci
È la festa liturgica in cui la Chiesa romana celebra il martirio dei bambini che, secondo Matteo, II, 16-18, furono fatti uccidere da Erode (v.) a Betlemme, e [...] fra i quali Erode pensava che sarebbe stato incluso anche Gesù.
Non consta in che epoca questa festa entrasse nel ciclo liturgico romano. Essa è ignota al calendario Filocaliano (del 354), ma appare al 28 dicembre (come ancora oggi) già nel ...
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PARILIE (o Palilie; Parilia o Palilia)
Nicola Turchi
Nonostante l'ovvia derivazione da parĕre "partorire" già nota agli antichi, il nome di questa festa romana deriva da Pales dea della pastorizia, detta [...] II) che si trova registrata al 7 luglio nel Calendario anziate precesareo.
Comunque, le Parilie cadevano il 21 aprile una delle feste più antiche e meglio documentate del rituale romano. Esse avevano un valore purificatorio e propiziatorio insieme per ...
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ORCO (Orcus)
Giulio Giannelli
Divinità romana indigena dell'oltretomba, parallela a quel Dis pater, o Dite (v.), che i Romani trassero dalla mitologia greca, modellandone il nome su quello del greco [...] che la sua presenza non risulta in atti di culto né la sua esistenza è nota al più antico calendario religioso romano; onde alcuno ritiene che anche Orcus non sia creazione originariamente italica, ma soltanto una translitterazione del greco "Ορκος ...
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fasti
s. m. pl. [dal lat. fasti, pl. (sott. dies), der. di fas (v.)]. – 1. Nell’antico calendario romano, i giorni dell’anno in cui la trattazione degli affari non era vietata da impedimenti di carattere religioso. Per estens., il termine...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...