MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] si trovano anche nelle decorazioni ad affresco: dal famoso calendario nell'oratorio di S. Pellegrino di Bominaco (prov. Giovanni Boccaccio, Genealogia deorum gentilium, a cura di V. Romano, 2 voll., Bari 1951; John Ridevall, Fulgentius metaforalis, a ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] delle bibbie spagnole venne introdotto per la prima volta il calendario perpetuo, generalmente di forma circolare, e in qualche caso con mostri dai colori squillanti. Lo scriptorium giudaico romano più importante fu quello della famiglia Anav, da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Tolomeo e la formalizzazione del cosmo
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Personaggio enigmatico quanto all’aspetto [...] si situa a cavallo fra la tradizione scientifica greca e il mondo romano. Della sua vita non si conosce quasi nulla, eccetto che la misura del tempo (con l’annessa definizione del calendario) e l’interpretazione astrologica degli eventi astrali. Non ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Osservatori, laboratori e orti botanici
Mara Miniati
Alessandro Tosi
Osservatori, laboratori e orti botanici
Osservatori e laboratori
di [...] 'Università Gregoriana, così chiamata in onore di papa Gregorio XIII, il riformatore del calendario. Tra i protagonisti dell'attività scientifica del Collegio Romano, Clavio occupa una posizione di particolare rilievo. Egli aveva fatto parte della ...
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Evoluzione culturale umana, processi della
Pietro Scarduelli
Introduzione
Nella seconda metà dell'Ottocento il paradigma evoluzionistico si afferma in diversi ambiti disciplinari, dalla biologia alla [...] secondo include i regni indiani, l'Impero cinese e quello romano (ibid., pp. 50-98).
Parsons attribuisce quindi alla e possiede molteplici prerogative, come l'organizzazione del calendario delle attività cerimoniali e rituali, la soluzione delle ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Agronomia
Mohamed El Faïz
Expiración García Sánchez
Agronomia
῾Ilm al-filāḥa: l'agronomia fra scienza, arte e mestiere
All'agronomia (dal greco agrós 'campo' [...] dato dalla stesura del Kitāb al-Anwā᾽, noto con il titolo di Calendario di Cordova, scritto da ῾Arīb ibn Sa῾d. Quest'opera, diviso in ventotto libri, venne tradotto per ordine del Senato romano, in greco e in latino. Tuttavia, le prime compilazioni ...
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PIETRO, Santo
F. BiscontI
S. Manacorda
L'apostolo P., noto anche come Simone (At. 15, 14), nacque a Betsaida, presso il lago di Genesaret, ove svolgeva il mestiere di pescatore, insieme al fratello [...] febbraio e di cui esiste già memoria nell'antico calendario attribuito a Furio Dionisio Filocalo, il Cronografo del id., L'abbraccio tra Pietro e Paolo ed un affresco inedito del cimitero romano dell'ex Vigna Chiaraviglio, CARB 42, 1995, pp. 71-93; M. ...
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Costantino e la dottrina della regalità sociale di Cristo
Enrico Baruzzo
La dottrina della regalità sociale di Cristo rappresenta in ambito cattolico una delle risposte al processo di secolarizzazione, [...] romani, con l’enciclica Quas primas del 1925 introduce nel calendario liturgico la festa di Cristo Re, che sostituisce l’elemento in Costantino un personaggio capace di conciliare l’elemento romano con quello cristiano31, anche se non si può ...
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SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] ’occhio (Pensieri naturali..., cit., pp. 18-20, 25-27). Durante il triennio romano Sarpi, a contatto tra l’altro con le discussioni sulla riforma del calendario promossa da papa Gregorio XIII, accantonò la stretta associazione tra ottica e astronomia ...
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GAURICO, Luca
Franco Bacchelli
Nacque nel marzo 1475 a Gauro - un "casale" della contea di Giffoni (ora in prov. di Salerno) allora posseduta dai d'Avalos - da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] il Rilla (un personaggio sconosciuto, probabilmente dell'ambiente romano, indicato qui con un nomignolo osceno). Del 1522 proposte per la riforma del calendario nel Quis modus sit in posterum observandus in calendarii Romani reformatione et vera ...
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fasti
s. m. pl. [dal lat. fasti, pl. (sott. dies), der. di fas (v.)]. – 1. Nell’antico calendario romano, i giorni dell’anno in cui la trattazione degli affari non era vietata da impedimenti di carattere religioso. Per estens., il termine...
ottobre
ottóbre s. m. [lat. octōber -bris, agg., der. di octo «otto»]. – Decimo mese dell’anno nel calendario giuliano o gregoriano (l’ottavo nell’antico calendario romano, donde il nome): i primi, gli ultimi giorni d’o.; frutti che maturano...