La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Traduzioni e sviluppi ebraici
Y. Tzvi Langermann
Traduzioni e sviluppi ebraici
La tradizione filosofica che si sviluppò nelle comunità [...] la città di Aleppo. Gli ebrei iracheni continuarono a comporre e a copiare gli scritti astronomici, principalmente quelli concernenti il calendario. Un esempio di questo tipo di scritti è il Kanfê Yônāh di Šemû᾽ēl ben Yônāh Mizrāḥî, scritto nel 1696 ...
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Olimpiadi estive: Atene 1906
Elio Trifari
Giochi intermedi
Data: 22 aprile-2 maggio
Nazioni partecipanti: 20
Numero atleti: 843 (837 uomini, 6 donne)
Numero atleti italiani: 68
Discipline: Atletica, [...] che si svolse ad Atene fra il 22 aprile e il 2 maggio 1906 (il 9 e il 19 aprile, secondo il calendario giuliano in uso in Grecia)? Quale che sia la decisione che adotteremo, quella che si disputò fu un'edizione degna e totalmente rappresentativa ...
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Ricerche e studî su questo personaggio eseguiti in occasione del terzo centenario della sua nascita hanno fatto nuova luce sulla vita e l'opera di lui. Egli nacque a Venezia (non a Ravenna) il 15 aprile [...] a Venezia e fu iscritto come chierico studente al Convento dei Minori Conventuali. Nel 1666 pubblicò la sua prima opera, un calendario sacro e profano; fu poi inviato a compiere gli studî a Roma, conseguì il titolo di dottore in teologia (1673) e ...
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Matematico ebreo, visse nella prima metà del sec. XII a Barcellona; per qualche tempo sembra aver dimorato in Provenza. Rivestì cariche pubbliche, per cui ebbe il titolo ebraico di Nāṡī (principe) e quello [...] dei corsi delle stelle), trattato di astronomia; 4° Lūḥōt (Tabelle astronomiche); 5° Sēfer ha-‛Ibbūr (Libro del calendario), sul calendario giudaico; 6° Ḥibbūr ha-Meshiḥāh we-ha-Tishbōret (Trattato della misurazione e del calcolo geometrico) che fu ...
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SISTO I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Eusebio di Cesarea assegna al suo episcopato la durata di dieci anni, dal 119 fino al 128 (Historia ecclesiastica IV, 4; 5, 5; Chronicon, ad aa. 119, 128). [...] cui S. (ΞύστοϚ, Xystus, Sixtus, Syxtus) era tra i predecessori di Vittore che, pur non celebrando la Pasqua cristiana secondo il calendario giudaico alla data del 14 del mese di nis¯an, non avrebbe imposto l'uso della Chiesa romana a quanti si ...
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negligere
Antonio Lanci
Latinismo esclusivo della Commedia, che ricorre solo al participio passato, o in forme verbali composte col participio.
Vale fondamentalmente " trascurare ". Con l'idea implicita [...] 143 prima che gennaio tutto si sverni / per la centesma ch'è là giù [" in terra "] negletta, " non calcolata ", v. CALENDARIO GIULIANO.
Il participio con valore attributivo in Pd VI 47 Quinzio, che dal cirro / negletto fu nomato, con allusione a ...
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Complesso delle regole e delle usanze relative all’arte culinaria, che nella preparazione dei cibi privilegia l’aspetto del godimento dei sensi rispetto ai bisogni meramente nutrizionali. La g. ha per [...] parti tra i commensali, nonché le differenze qualitative e quantitative tra i vari pasti della giornata, della settimana e del calendario annuale, la funzione distintiva di un pranzo di nozze o di gala, le modificazioni del gusto. Il termine viene ...
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NETTUNO
Nicola Turchi
. Neptunus, etr. Nethuns, nome d'incerta etimologia (sono da scartare quelle antiche da nubes o da nare) ma di origine certamente italica (Nept-unus; cfr. Port-unus, trib-unus, [...] finché al dio, identificato con Posidone (v.) non fu attribuito anche il dominio del mare e la relativa mitologia.
Nell'antico calendario romano la sua festa, Neptunalia, cade il 23 luglio, durante i calori estivi e subito dopo le Lucarie (19 e 21 ...
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È il titolo d'un opuscolo pubblicato a cura di una diocesi, d'un gruppo di diocesi, o d'un ordine religioso, in cui sono annotate giorno per giorno, per tutto un anno, le varie particolarità da osservarsi [...] alle costumanze delle varie diocesi e ordini religiosi. Spesso è intitolato Ordo divini officii; in molte parti d'Italia, a causa della sua forma si chiama semplicemente "calendario". Ve ne sono di quelli che rappresentano vere rarità bibliografiche. ...
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Pseudonimo del poeta ceco Antonín Bernášek (Kokovice, Boemia Centrale, 1877 - Praga 1946). Legato a gruppi anarchici, esordì con versi ricchi di motivi simbolisti (Pohádky krve "Favole di sangue", 1898), [...] grazie a un rinnovato rapporto con la natura, seguirono i versi di Hlas ticha ("La voce del silenzio", 1923), segnati dall'esperienza della guerra, mentre Stoletý kalendář ("Il calendario secolare", 1926) sancisce il ritorno ai temi degli esordî. ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo...
calendarista
s. m. e f. Chi ama posare per le fotografie pubblicate nei calendari, in particolare quelli di nudo artistico. ◆ le spezie piccanti erano una pattuglia di belle ragazze, le protagoniste dei calendari del 2005: […] Più il solito...