BOVIO, Giovanni Carlo
Adriano Prosperi
Nacque a Brindisi il 3 genn. 1522 da Andrea, bolognese, che vi si trovava in qualità diluogotenente di Ferrante Gonzaga, una gentildonna della famiglia Fornari.
Durante [...] interventi furono sulla questione dell'Indice dei libri proibiti, e in seguito si occupò del catechismo, della concessione del calice ai laici e del sacramento del matrimonio; ma il problema sul quale si impegnò in maniera esclusiva fu quello dell ...
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GIOVANNI di Bartolo da Siena
Elisabetta Campolongo
Non si conosce la data di nascita di questo orafo senese documentato dal 1364 al 1404.
Si deve a Müntz (1888, al quale si rimanda per i documenti citati [...] rose d'or du Musée de Cluny, in La Revue du Louvre, XXXVI [1986], pp. 383 s.)
Nel 1367 eseguì due rose d'oro, dodici calici d'argento dorato e un'idria d'argento. Restaurò inoltre un pontificale e un turibolo e assolse alla doratura e argentatura di ...
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CRIVELLI, Giovan Pietro
Alessandra Uguccioni
Nacque a Milano nel 1463, Come si ricava dalla lapide in S. Lucia del Gonfalone a Roma, da una famiglia di orefici alla quale apparteneva Maffeo, console [...] nome Giovan Pietro, abitante di fronte a S. Lucia (quasi certamente da identificare col C.), ricevette la commissione di un calice (Bertolotti, 1881, I, p. 271).
Il 13 giugno 1508 il C. era presente alla prima riunione dei maestri orefici fondatori ...
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CARAFA, Giuseppe Maria
Agostino Lauro
Nacque a Nola da Giovan Battista signore di Rivonigro e successivamente duca di Montenero e da Fortunata Carmignano il 15 marzo 1717 e fu battezzato nella cappella [...] s'usarono nell'antica Chiesa e qual fu la loro forma; quanti ve n'erano in ciascuna chiesa e del loro sito in esse (19 ott. 1741); III) Tra' calici antichi quale detto fusse il santo o primipiale,il ministeriale,l'ansato,il fondaco,il pendente,et il ...
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NINGUARDA, Feliciano
Alexander Koller
NINGUARDA, Feliciano. – Nacque intorno al 1524 da Marco e da Brigida Castelli Sannazzaro a Morbegno in Valtellina, che all’epoca faceva parte del territorio dei [...] di Lavant, Martin Herkules Rettinger von Wiespach, al Concilio di Trento, dove si distinse come deciso oppositore della concessione del calice ai laici.
Nell’autunno del 1566 papa Pio V lo invitò a Roma per presentare i suoi progetti di riforma per ...
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D'ANGELO
Francesca Campagna Cicala
Famiglia di argentieri messinesi, attivi dalla seconda metà del sec. XVII fino al XVIII.
Mario abitava nella via degli Orefici ed Argentieri, era amico di Pietro e [...] massiccio con incisione a fasce parallele con lo stemma di Enna e relativo aspersorio per il duomo di Enna, il Calice in argento per il convento dei riformati a Petralia Soprana, oppure in collaborazione con altri argentieri messinesi.
Con Girolamo ...
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CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] mesi dal primo, anche se porta la data dell'anno successivo, 1905; si tratta di quarantuno pagine intitolate L'amaro calice e contenenti dieci composizioni, in cui la maturità e la precisione del tono, legato a pochi motivi prediletti, dimostrano la ...
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MAGALOTTI, Gregorio
Filippo Crucitti
Nacque a Roma nella seconda metà del Quattrocento da Giorgio Lorenzo, esponente di antica e nobile famiglia toscana stabilitasi a Roma nel secolo XIII, e da Marsilia [...] , con Benvenuto Cellini, che, tra la fine del 1533 e l'inizio del 1534, non avendo ancora portato a termine un calice d'oro commissionatogli da Clemente VII e rifiutandosi di consegnare l'opera incompiuta, fu condotto davanti al M. e al procuratore ...
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CATALUCCIO (Cataluzio) da Todi
Silvestro Nessi
Figlio di Pietro di Rinaldo, nacque probabilmente in Todi verso il 1340. Esercitò l'attività di orafo nella sua città, dove abitò nella regione Nidolo [...] (cfr. A. Rossi, in Giorn. di erudiz. artistica, I [1872], pp. 333 s.). Appartengono però a questo periodo il pregevole calice e la patena diargento dorato, arricchiti di smalti e nielli, eseguiti per la sacrestia di S. Domenico in Perugia (oggi nella ...
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BONUCCI, Stefano
Boris Ulianich
Nacque ad Arezzo (il Cappelletti lo dice invece, confondendo, "aretino di origine, ma nato a Modena") con ogni probabilità nel 1520.
Tale data sembra più rispondente [...] ratio afferri potest, ut calix alicui regno vel nationi concedatur, vel quod sint catholici, vel haeretici, vel qui eo calice utuntur, ab ecclesia petunt". La posizione del B., stando a quanto risulta dagli Atti, è intransigente, senza sfumature, più ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...