NEW YORK
N. E. Scott
K. C. Wilkinson
D. von Bothmer
W. H. Forsyth
A. Priest
Metropolitan Museum of Art. -
1. - Generalità. - Il Metropolitan Museum of Art fu fondato nel 1870 a New York City. Secondo [...] origine siriaca e la loro datazione nel VI sec. sono indicate non soltanto dallo stile, ma anche da iscrizioni su un secondo calice e su una croce processionale: v. G. Downey, The Inscription on a Silver Chalice from Syria in the Metropolitan Mus. of ...
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AITHRA (Αἴϑρα o Αἔϑρα)
G. Bermond Montanari
Figlia di Pitteo, re dei Trezeni. Presa in sposa con uno stratagemma da Egeo, nella stessa notte giacque con lei Posidone, cosicché il figlio di lei Teseo, [...] la spada del padre; la scena è raffigurata su una gemma e su un rilievo già a Villa Albani (Roma). In un cratere a calice del Museo Civico di Bologna A. è raffigurata con Teseo in una scena di commiato. Nella tazza di Codro (Bologna, Museo Civ.) A. è ...
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NYMPHAIA (Νυμϕαία)
H. Sichtermann
Figura femminile che appare su un'anfora a punta, a figure rosse, del Pittore di Copenaghen a Londra (E 350), in atto di assistere Dioniso nella libagione versandogli [...] come menadi; di fatto esistono altre rappresentazioni vascolari che raffigurano il dio servito da ninfe o menadi (cratere a calice di Amburgo), cosicché si può designare anche N. una di queste senza stabilire una particolare connessione con Nysa ...
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TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] , A Silver Plate from Antioch, in News Bulletin and Calendar, Worcester Art Museum, XIX, 1954, pp. 15-16; G. di Lamòn, Il calice del diacono Orso, Treviso 1937; M. C. Ross, A Silver Treasure from Daphne-Harbie, in Archaeology, VI, 1953, pp. 39-41; id ...
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ALCESTI, gruppo di
P. Bocci
Gruppo di vasi tardo-etruschi a figure rosse, che prende il nome dal cratere vulcente a volute della Bibliothèque Nationale di Parigi con la rappresentazione di Admeto, di [...] del vaso, non lascia dubbî sull'etruschicità del vaso, evidente del resto anche dallo stile. Affine a questo è il cratere a calice di Trieste con due dèmoni che portano via una donna; sopra un'ansa è una grande foglia della stessa specie di quella ...
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CERAMICA
D. Lollini
M. T. Lucidi
M. T. Lucidi
D. Lollini
S. Bosticco
P. Mingazzini
V. Bianco
A. Stenico
La c., nata dalla scoperta che l'argilla umida mediante il calore perde il suo carattere [...] fine del V o agli inizi del IV; il cratere a campana è legato allo stile a figure rosse e così pure quello a calice; quello a volute è quasi esclusivamente legato agli stili italioti; quello a mascheroni lo è del tutto. Il dèinos e lo psyktèr ebbero ...
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SIMOS (Σῖμος)
C. Saletti
Nome di satiro, documentato molto frequentemente, che deriva dall'aggettivo σιμός (camuso). La sua etimologia ne spiega la diffusione, ben addicendosi questo nome ai satiri, [...] , della cerchia di Polygnotos. Assiste alla consacrazione di un tripode coregico a Dioniso da parte di due Nikai sul cratere a calice di Bologna, PU 286, della maniera del Pittore del Deinos. Compare una seconda volta sul citato cratere di Ruvo, come ...
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CHICAGO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo intorno e immediatamente dopo la metà del V sec. a. C. Come generazione e come indirizzo personale appartiene quindi alla classicità più consapevole [...] momento compromesso e come intaccato da questa troppo morbida sensibilità lineare. Il nome proviene da un cratere a calice del museo di Chicago con menadi sacrificanti: il temperamento lirico dell'artista si esprime in effetti con maggior compiutezza ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] ), in Occidente era necessaria la presenza di un supporto rigido consacrato, generalmente di pietra, sul quale poggiare almeno il calice e la patena. Dal punto di vista formale, sin dall'età paleocristiana si diffusero altari di varie fogge, non ...
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CECROPE (Κέκροψ, Cecrops)
G. Becatti
Primo re dell'Attica, eroe autoctono, detto geminus, biformis per la sua natura dal corpo di uomo terminante in coda di serpente. Sposa Agraulo ed è padre di Erysichthon, [...] , e forse nella metopa XIII S del Partenone, dove C. è in piedi accanto alla figlia Pandroso. Con Atena compare in un cratere a calice del Pittore di Kekrops (v.) nella Coll. del Principe d'Assia, e con Nike in un rhyton a sfinge, a Londra (E 788) da ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...