VENEZIA
I. Baldassarre
Città lagunare tra le foci del Piave e del Brenta, fondata dalle popolazioni del retroterra (Vèneti) fuggite in seguito alle invasioni barbariche (e in particolare quelle dei [...] sköphos di onice; un vaso "murrino" del I sec. d. C., trasformato in calice e decorato di smalti all'epoca dell'imperatore Romano II (959-963) e un altro calice ricavato, sempre all'epoca di Romano II, da una sardonica sfaccettata antica (v. vetro ...
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PISSIDE
V.H. Elbern
La denominazione della p. (gr. πυξίϚ; lat. pyxis 'vasetto o scatola di bosso', dal gr. πύξοϚ 'bosso') ha avuto in Occidente molteplici alternative, a seconda della varietà delle [...] finché, a partire dal sec. 13°, la pyxis pediculata si impose, sempre più avvicinandosi alla forma del calice e quindi sviluppandosi nel calice-ciborio.Dal sec. 13° le p. in avorio vennero sostituite in misura crescente da recipienti in metallo. Un ...
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Vedi LUCANI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LUCANI, Vasi
A. D. Trendall
Il termine vasi l. dovrebbe riferirsi ai vasi a figure rosse fabbricati nella provincia di Lucania durante il IV sec. a. C.; la mancanza [...] ) simile al secondo tipo, ma senza i dischi. Sono anche popolari i crateri a volute, a campana (il cratere a calice è estremamente raro), le anfore di forma panatenaica (assenti invece le anfore a collo distinto o con manico alzato), hydrìai, lebètes ...
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APOLLONIA (᾿Απολλωνία, Apolonĭa)
P. C. Sestieri
2°. - Antica città che sorgeva sul posto dell'attuale villaggio di Pojani nell'Albania meridionale, tra la foce del Semen e quella della Voiussa, ad O [...] fronte a esso era una fila di semicolonne ioniche, il cui capitello, assai interessante, ha le volute costituite da fiori a calice. Tra esse era una balaustra di calcare, ornata di un reticolato a rilievo.
Tempietto ellenistico: a E del portico, in ...
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FALISCI, Vasi
P. Mingazzini
Nell'ambito della ceramica etrusca del IV sec. a. C., occupa un posto distinto una classe di vasi dipinti, che può con grande probabilità essere assegnata al territorio dei [...] , da lei sedotto, il quale la guarda con rapimento estatico.
Di mano dello stesso artista è forse un cratere a calice dello stesso museo, sul quale gli amori di esseri mitici sono espressi con atteggiamenti concreti e tuttavia lontani dal minimo ...
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TALTIBIO (Ταλϑύβιος, Talthybius)
E. Paribeni
È il più famoso tra gli araldi della tradizione epica e colui che illustra più compiutamente la dignità del suo sacro ministero. Da tardi autori è paragonato [...] a quello di Odisseo che attende Tiresia presso il bòthros riempito di sangue a richiamo delle ombre.
Un cratere a calice del Pittore di Achille nel Museo dell'Università di Vienna con storie che si fanno risalire ad una Achilleia di Eschilo ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] ; per Napoli si è supposto che fossero stati lavorati, tra il 1317 e il 1320, due capolavori dell'oreficeria senese, il calice del British Mus. firmato da Tondino di Guerrino e Andrea Riguardi e la croce stazionale ora nella chiesa parrocchiale di S ...
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TROILO E POLISSENA
E. Paribeni
A) Troilo (Τρωίλος, Troilus). - Principe troiano figlio di Priamo, ucciso da Achille in un'imboscata notturna nei primi tempi della guerra di Troia. Il suo nome è ricordato [...] indicare il tema della fuga successivo a quello dell'agguato. Segue la raffigurazione dello stesso mito sul grande calice chiota da Pitane-Çandarli (Istanbul, museo), dagli scavi dell'Akurgal (inedito).
2. - Una classe di figurazioni peloponnesiache ...
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PELEO (Πηλεύς, Peleus)
E. Paribeni
Eponimo del monte Pelion, come indica il nome, con ogni probabilità una antica divinità tessala, che presto ebbe figura e destino di un principe e di un eroe. Accanto [...] di Syleus (Louvre G 226), mentre eccezionale per il ritorno al vecchio schema e per la quieta ampiezza dello sviluppo il cratere a calice di Spina che ha dato il nome al Pittore di Peleo in cui l'eroe è in atto di ascendere sul carro accanto alla ...
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GIARDINI, Giovanni
Antonella Capitaniio
Figlio di Giacomo e Innocenza Guardigli, nacque nel 1646 a Forlì, nella cui chiesa cattedrale venne battezzato il 24 giugno dello stesso anno.
Quarto di sette [...] di committenza pontificia, furono "un calamaro grande, con suo polverino, e pennarolo dorato dentro e fuori", una croce d'argento, un calice d'argento completo di patena, una rosa d'oro e le guarnizioni d'argento per la cassa che doveva contenere il ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...