CICCARELLO di Francesco di Bentevenga
Ezio Mattiocco
Nato da Francesco di Bentevenga nella città di Sulmona, dove esercitò l'attività di orafo e dove il bisavolo Pietro di Girardo da Raiano era immigrato [...] dalla scritta "Hoc opus fecit. Ciccar̄lus Frācisci", apposta su una fascetta smaltata inserita alla base del fusto di un calice d'argento dorato, conservato nel Tesoro della cattedrale di S. Panfilo in Sulmona. Nelle carte d'archivio, infatti, la ...
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Vedi BUCCHERO dell'anno: 1959 - 1994
BUCCHERO
D. Lollini
Sotto questo nome si intende un particolare tipo di ceramica fatta al tornio, uniformemente nera tanto all'interno quanto all'esterno e lucidata [...] scavo, devono tuttavia venire annoverati tra i più antichi vasi di b., se, come tutto induce a credere, da loro derivano quei calici di forma analoga, ma con il piede ed il corpo formanti tutt'uno, nei quali il ricordo del piede smontabile è evidente ...
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Vedi VOLSINIESE, Ceramica dell'anno: 1966 - 1997
VOLSINIESE, Ceramica
I. De Chiara
Produzione attribuita alla città di Bolsena, la Volsinii Novi, databile alla fine del III - II sec. a. C. I vasi sono [...] volsiniesi hanno un rilievo più piatto. Per i crateri a calice le matrici sono state sei; corrispondenti a sei figure che il sulle situle di fronte a Diotima, sui crateri a calice è stato raggruppato con altre figure che non costituiscono un ...
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HISCHYLOS, Pittore di
E. Paribeni
In margine alla personalità di H. ceramista, J. D. Beazley isola un Pittore di H., partendo dalla coppa di Monaco 2588 in cui appare solamente il nome di Hischylos [...] aggiungono due frammenti di Atene e un altro sempre da una coppa di New York, insieme a parte di un grandioso cratere a calice del Museo di Villa Giulia (n. 50590). La coppa di Monaco, che costituisce il punto di partenza e insieme il documento base ...
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Vedi FLIACICI, Vasi dell'anno: 1960 - 1994
FLIACICI, Vasi
A. D. Trendall
I cosiddetti vasi f. sono un gruppo di vasi, in prevalenza a figure rosse, dell'Italia meridionale, su cui sono dipinti singoli [...] Odisseo, riconoscibile dal pilos che ha sul capo, sono un tema abbastanza popolare: Odisseo ricevuto da Alcinoo e Arete appare su un cratere a calice del Louvre K 523 (C. 27; T. 79) e su un cratere àpulo a Ruvo (901, C. 23; T. 54) si vede Odisseo che ...
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KEPHALOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo intorno alla metà del V sec. a. C. Rientra nella cerchia del Pittore di Borea, da cui si distingue per un fare più sciolto e meno pesantemente [...] un fuggevole alito di grazia nervosa alle sue figure anche quando s'impegna in grandi vasi di forma elaborata quale il cratere a calice Bologna 283 con storie di Cefalo, da cui è stato tratto il nome.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 387; id ...
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FEDELI, Stefano
Maria Celeste Cola
Figlio di maestro Giovanni e di Maria Antonietta Montini, nacque a Roma nel 1794 (per le notizie a lui relative, se non altrimenti specificato, cfr. Bulgari, 1958).
Eletto [...] Cappellari. Il 20 ott. 1848, secondo l'iscrizione ancora leggibile, Luigi Costa donò al convento di S. Marcello a Roma un calice del F. in argento fuso, cesellato e dorato.
Per la presenza del punzone sulla coppa l'opera trova una precisa paternità e ...
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ANAGYRUS, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico che prende il nome da Anagyrus, località nei pressi di Vari, dove sono stati trovati due dei vasi che gli sono attribuiti. Il pittore, che decorò vasi [...] nell'anfora di Vari al Museo Nazionale di Atene, decorata con cinque zone di animali tra collo e corpo, e nel calice di Sparta nella collezione Vlasto di Atene, decorato anch'esso con animali, è evidente l'influenza corinzia, nel piatto proveniente ...
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PALERMO 1108, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il terzo decennio del V sec. a. C. J. D. Beazley lo considera operante sotto l'influenza di Makron e gli assegna tre grandi vasi [...] nitido e scorrevole non rimangono in verità molte tracce della calligrafia ridondante e barocca di Makron. In particolare il cratere a calice di Palermo, da cui gli viene il nome, appare un'opera così equilibrata e tersa da ricordare il Pittore di ...
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PELEO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo il 450 e il 430 a. C. Rientra nel gruppo di Polygnotos e gli vengono riconosciuti rapporti di stretta fraternità con il Pittore di Ettore. Si [...] . La scoperta dei vasi di Spina ha in seguito indotto lo stesso studioso a porre l'accento sullo splendido cratere a calice con le nozze di Peleo che è venuto per conseguenza a costituire il centro della produzione del pittore, mentre il cratere ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...