TYSZKIEVICZ, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro i primi decenni del V sec. a. C. Le sue ultime opere quasi classiche sono anzi da datare bene avanti entro il secondo venticinquennio [...] del secolo. Il nome è dovuto a una delle sue opere più notevoli e meglio conosciute, il grande cratere a calice un tempo nella Collezione Tyszkievicz e ora a Boston, i cui grandiosi duelli omerici sono stati ampiamente illustrati, tra gli altri, da C ...
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DANZATRICE, Pittore della (o Pittore della Danzatrice di Berlino)
A. Stenico
Ceramografo àpulo. La prima personalità artistica che si è riconosciuta nel gruppo B (proto-àpulo) della ceramografia protoitaliota [...] denominata Pittore della D. dalla scena piena di attica precisione ed armonia dipinta sulla faccia principale del cratere a calice di Berlino F 2400. La stretta dipendenza di questo maestro dalla pittura vascolare attica del terzo venticinquennio del ...
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NAZZANO, Pittore di
P. Bocci
Pittore falisco. Prende il nome dal cratere a figure rosse proveniente da Nazzano, ora nella collezione del principe del Drago a Roma. Vi è rappresentata Arianna dormiente, [...] del cratere attico del Pittore di Meleagro, dell'inizio del IV sec. a. C. Ma negli altri tre crateri a calice provenienti da Faleri, che gli vengono attribuiti, il pittore si allontana dai modelli attici nell'affollamento esagerato delle figure, che ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] dei papi Leone III (795-816) e Gregorio IV (827-844) figura invece nelle varianti sipho e sciphum in stretta pertinenza al calice (Lib. Pont., II, 1892, pp. 8, 77).Passato quindi in Francia in epoca carolingia, l'impiego di tale u. risulta essersi ...
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KLYTIOS (Κλυτίος, Κλύτιος)
G. Gualandi
1°. - Gigante, il cui nome si ricollega all'onomastica epica e che partecipa alla lotta contro gli dèi. Secondo lo Pseudo Apollodoro (1, 6, 2) fu ucciso da Ecate [...] infuocato di ferro. Come avversari di Efesto sono tuttavia documentati sulla ceramica Aristeo e Eurialo, mentre sul cratere a calice del Pittore dei Niobidi di Ferrara (tomba 313 di Valle Trebba), unica documentazione iconografica di K., il gigante è ...
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Vedi BUCCHERO dell'anno: 1959 - 1994
BUCCHERO
D. Lollini
Sotto questo nome si intende un particolare tipo di ceramica fatta al tornio, uniformemente nera tanto all'interno quanto all'esterno e lucidata [...] scavo, devono tuttavia venire annoverati tra i più antichi vasi di b., se, come tutto induce a credere, da loro derivano quei calici di forma analoga, ma con il piede ed il corpo formanti tutt'uno, nei quali il ricordo del piede smontabile è evidente ...
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Vedi VOLSINIESE, Ceramica dell'anno: 1966 - 1997
VOLSINIESE, Ceramica
I. De Chiara
Produzione attribuita alla città di Bolsena, la Volsinii Novi, databile alla fine del III - II sec. a. C. I vasi sono [...] volsiniesi hanno un rilievo più piatto. Per i crateri a calice le matrici sono state sei; corrispondenti a sei figure che il sulle situle di fronte a Diotima, sui crateri a calice è stato raggruppato con altre figure che non costituiscono un ...
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HISCHYLOS, Pittore di
E. Paribeni
In margine alla personalità di H. ceramista, J. D. Beazley isola un Pittore di H., partendo dalla coppa di Monaco 2588 in cui appare solamente il nome di Hischylos [...] aggiungono due frammenti di Atene e un altro sempre da una coppa di New York, insieme a parte di un grandioso cratere a calice del Museo di Villa Giulia (n. 50590). La coppa di Monaco, che costituisce il punto di partenza e insieme il documento base ...
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Vedi FLIACICI, Vasi dell'anno: 1960 - 1994
FLIACICI, Vasi
A. D. Trendall
I cosiddetti vasi f. sono un gruppo di vasi, in prevalenza a figure rosse, dell'Italia meridionale, su cui sono dipinti singoli [...] Odisseo, riconoscibile dal pilos che ha sul capo, sono un tema abbastanza popolare: Odisseo ricevuto da Alcinoo e Arete appare su un cratere a calice del Louvre K 523 (C. 27; T. 79) e su un cratere àpulo a Ruvo (901, C. 23; T. 54) si vede Odisseo che ...
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KEPHALOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo intorno alla metà del V sec. a. C. Rientra nella cerchia del Pittore di Borea, da cui si distingue per un fare più sciolto e meno pesantemente [...] un fuggevole alito di grazia nervosa alle sue figure anche quando s'impegna in grandi vasi di forma elaborata quale il cratere a calice Bologna 283 con storie di Cefalo, da cui è stato tratto il nome.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 387; id ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...