HIPPOMENES (῾Ιππομένης)
G. Scichilone
Figlio di Megareus e Merope secondo alcune tradizioni, figlio di Ares secondo altre, è il vincitore della mitica gara di corsa con la eroina beota Atalante, figlia [...] dei sette contro Tebe.
Del mito di H. ci è giunta una sola rappresentazione figurata, ed è quella di un cratere a calice da Bologna, conservato nel museo di quella città (Inv. n. 300). Nel vaso attribuito dal Beazley al Pittore del Dinos e databile ...
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CROCE, Piede di
P. Springer
Locuzione che in senso stretto definisce ogni oggetto che serva a porre una croce sulla mensa dell'altare, in senso lato qualsiasi congegno con cui si possa fissare o portare [...] , ancora oltre il sec. 13°, non faceva necessariamente parte della caratterizzazione figurativa dell'altare e veniva piuttosto sostituita dal calice e/o dall'evangeliario. In ogni caso, i piedi di c. conservati non hanno nessun riscontro con il tipo ...
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GIUSTO da Firenze
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo orafo attivo a Firenze nella seconda metà del XV secolo. Incerte sono le notizie relative alla sua famiglia di [...] della chiesa di S. Ambrogio a Firenze, databile intorno al 1480. Quest'opera riprende, semplificandola, la tipologia del calice di Assisi di Guccio di Mannaia, con un accento però più moderno rispetto alla tradizione gotica, presentando negli alveoli ...
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GAGGINI (Gagini), Nibilio (Annibale)
Rita Bernini
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo orafo e argentiere siciliano, figlio di Giacomo (nato nel 1517) e nipote di Antonello, entrambi [...] - si trovavano ancora nella bottega.
Anche di Giuseppe non si conosce l'anno di nascita. Nel 1607 egli si impegnò a eseguire un calice d'argento per l'abbazia di S. Martino e a terminare la cassa reliquiaria di Caltagirone (Di Marzo, 1883, pp. 335 s ...
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ESIONE (῾Ησιόνη, Hesiŏne, Hesiŏna)
C. Caprino
Figlia di Laomedonte, signore di Troia.
Poiché il padre non volle pagare a Posidone e ad Apollo le mercedi pattuite per l'erezione delle mura della città, [...] di produzione etrusca E. appare su uno specchio del IV sec. a Perugia accanto però a Telamone; infine un cratere a calice di produzione campana a Monaco. Incerta è l'identificazione con E., Eracle e Laomedonte di tre personaggi di un'anfora di Napoli ...
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Vedi ZURIGO dell'anno: 1966 - 1973
ZURIGO (v. vol. vii, pag. 1291)
H. Bloesch
Collezione Archeologica dell'Università. - La Collezione Archeologica dell'Università di Zurigo fu fondata negli anni dopo [...] ed acquisti per lo più di vasi, fra cui meritano interesse uno stàmnos del Pittore della Dokimasia e un cratere a calice del Pittore di Villa Giulia.
Bibl.: R. Kekulé von Stradonitz, Griechische Tonfiguren aus Tanagra, Stoccarda 1878, tavv. 4-5; U ...
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MYSON (Μύδων)
E. Paribeni
Ceramista e ceramografo attico, la cui attività può esser fissata intorno al 500 e nei primi due decennî del V sec. a. C. I frammenti di un cratere a colonnette dall'Acropoli [...] la grande anfora G. 197 del Louvre (F. R., tav. 113) con il re Creso in trono sul rogo funebre, il cratere a calice del British Museum E 458 e la squisita anfora panatenaica 3982 di Firenze. Queste opere per l'incisività delle figurazioni e per la ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] a una croce di Malta - con quattro potenti teste di profeti che aggettano dalla superficie della conca, dalla stessa desueta forma a calice di quella del Patírion (Zinzi, 1985). Ad ambedue le vasche si salda sia il sarcofago di Luca (m. nel 1149) sia ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] 13°: le quattro colonne erano collegate da arcate e il tetto era costituito da una piramide ottagonale coronata da un fiore a forma di calice, su cui era posto un globo con la croce; il c. era inoltre ornato da vasi d'argento, da corone votive d'oro ...
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Anglonormanna, Arte. Metalli lavorati
M. Campbell
METALLI LAVORATI
L'arte della lavorazione dei metalli nel periodo della dominazione normanna dell'Inghilterra non conobbe grandi mutamenti tecnici [...] tratti stilistici indubbiamente inglesi.Le categorie di oggetti liturgici in metallo di quest'epoca più largamente conservatisi sono i calici e le patene, in genere d'argento, in gran parte sopravvissuti in quanto sepolti assieme ai sacerdoti che ...
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calice1
càlice1 s. m. [dal lat. calix -ĭcis]. – 1. a. Bicchiere di forma caratteristica, con bocca larga, che si va restringendo verso il fondo, ed è fornito di un gambo lungo e sottile poggiante su una base circolare (differisce dalla coppa,...
calice2
càlice2 s. m. [dal lat. calyx -y̆cis, gr. κάλυξ -υκος]. – In botanica, involucro esterno del fiore, costituito da sepali (liberi o concresciuti, verdi o variamente colorati, caduchi o persistenti), che serve a proteggere gli organi...